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100 anni di scuola di architettura a La Sapienza di Roma

 

Tra il 1919 e il 1920 nasceva a Roma la Regia Scuola Superiore di Architettura, la prima Facoltà di Architettura dItalia

Cento anni fa, tra il 1919 e il 1920, negli stessi anni nei quali veniva fondato a Weimar il Bauhaus, nasceva a Roma la prima Facoltà di Architettura d’Italia, allora denominata Regia Scuola Superiore di Architettura.

« In occasione di questo anniversario, che cade in un periodo in cui l’architettura e l’università si interrogano sul loro futuro, la Facoltà di Architettura della Sapienza ha inteso ricostruire la propria storia e proiettarsi verso il domani, proponendosi come il luogo di un grande confronto nazionale e internazionale: un anniversario che non vuole essere solo una celebrazione, ma soprattutto un’occasione per guardare avanti ripensando i percorsi di formazione, l’immaginario e la responsabilità sociale dell’architetto negli anni a venire» come sottolinea Anna Maria Giovenale, Preside della Facoltà.

Due i principali eventi che aprono le celebrazioni nella sede storica della Facoltà di Valle Giulia: una mostra multimediale e una di materiali darchivio pongono l’attenzione sulla figura dell’architetto, sul suo ruolo nella società e nella cultura urbana moderna, e sulle sfide che lo attendono in una realtà radicalmente trasformata.

L’esposizione Un viaggio tra storia, idee e protagonisti — curata da un gruppo di docenti della facoltà con Studio Azzurro che ne ha elaborato i contenuti in un’installazione multimediale — racconta come e grazie a quali personaggi sia nata la Scuola romana, riferimento per la formazione della figura dell’architetto del ‘900 in Italia e all’estero.

«Attraverso materiale d’archivio e filmati abbiamo cercato di raccontare la storia della più antica Facoltà di architettura d’Italia per mezzo di una multicolore Linea del Tempo progettata da Studio Azzurro che presenta – dall’anno della sua istituzione ad oggi – le figure, i libri, le opere e i maggiori avvenimenti, sincronicamente a confronto con gli accadimenti politici, culturali, scientifici e artistici della storia del mondo. Il pubblico scoprirà come fatti e figure apparentemente distanti tra loro siano invece coevi, come libri apparentemente antichi siano stati scritti in momenti in cui si costruivano i simboli della modernità e potrà leggere, nei punti di intersezione di questi due percorsi, eventuali allineamenti o considerevoli discontinuità. Una serie di dialoghi immaginari tra i maestri della scuola accompagneranno il visitatore in questo viaggio nel tempo. Sarà la narrazione, dichiaratamente trasversale e obliqua, di uno spazio fisico e di un progetto culturale a più livelli di percezione che guarda decisamente al futuro della nostra scuola» spiega Alfonso Giancotti, coordinatore dei curatori della mostra.

«Il tempo scorre e le parole della “storia”, nello stendersi del loro racconto, fermano o tentano continuamente di arrestare il suo fluire. Immaginiamo che questo tentativo sia imperfetto, immaginiamo addirittura di poter seguire, superare o rincorrere e ritornare, alle origini degli eventi. Senza bloccarli, senza arrestare il loro flusso. Immaginate infine di poter fare questo, muovendovi avanti e indietro in uno spazio architettonico, definito appunto “corridoio”. La nostra video-installazione sincronizzata, racconta questo, anche con le voci di testimoni del passato e del futuro» come spiega Leonardo Sangiorgi di studio Azzurro.

Inoltre, una selezione di inediti documenti di archivio comporrà l’anteprima di una mostra, curata da Bartolomeo Azzaro, Simona Benedetti e Filippo Lambertucci, dedicata ai progetti elaborati per le sedi della Scuola di Architettura dal 1919 al 1963, prevista nel corso del 2021.

 

 

Cenni storici

il 31 ottobre del 1919, si istituiva a Roma, con Regio R. Decreto n. 2593, la Scuola superiore di Architettura, per impulso di Gustavo Giovannoni, massima autorità della cultura architettonica del periodo dopo la scomparsa di Guglielmo Calderini che lo aveva preceduto.

Era stato quest’ultimo a lamentare nei suoi scritti, alla fine dell’Ottocento, l’ambiguità sostanziale della figura professionale dell’architetto, sino a quel momento formatosi nelle scuole di Ingegneria o, al contrario, nelle varie Accademie di belle Arti.

“Nelle esposizioni – scriveva Calderini – la gente si mette al trotto dinanzi ai progetti architettonici (..) se vi è un luogo il più oscuro, il più indecente, il più meschino, anche un pianerottolo di scala (..) questo lo si sceglie subito per l’architettura, perché quivi i visitatori non si fermano”.

Diviso tra accademie di belle arti e scuole di ingegneria fino al 1919, con l’istituzione della Scuola giovannoniana l’insegnamento dell’architettura individua finalmente una specifica figura professionale, quella delineata sino ai nostri giorni, con alcuni cambiamenti, dalla Facoltà di Architettura della Sapienza.

Nel 1932 su progetto di Enrico Del Debbio viene inaugurata, nella valle delle Accademie, la nuova sede della Scuola di Architettura, sede delle Celebrazioni dei 100 anni dalla fondazione della scuola, che sarà oggetto, in ragione del crescente numero di iscritti, di una serie di ampliamenti sempre a opera dello stesso Del Debbio.

 

 

 

INFORMAZIONI

Dal 22 ottobre al 22 marzo –  h 9-18 su prenotazione

Facoltà di  Architettura – Via Antonio Gramsci, 53 Roma

 

 

 

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