18/8/1830… 188 anni fa, nasceva l’Imperatore Francesco Giuseppe
FRANZ JOSEPH, un IMPERATORE IMPORTANTE… e non solo
Il 18 Agosto 1830, ben 188 anni or sono, nasceva Francesco Giuseppe d’Asburgo Lorena, uomo che ha reginato dal 2 dicembre 1848 sino al 21 novembre del 1916 sui destini dell’Impero Austriaco, trasformatosi poi nel 1867 nella duplice monarchia Austro-Ungarica. La così detta K.u.K che significava kaiserliche und königliche Doppelmonarchie, “Duplice Monarchia Imperiale e Regia”. Un regno lunghissimo durato 68 anni. In quello che oggi è il Sud Tirolo, il Trentino e le “vecchie Province” austro-ungariche, in qualche modo si avverte la presenza culturale di quella presenza asburgica di cui Francesco Giuseppe è stato l’ultimo grande rappresentante. Per dirla tutta, in diverse località – oggi italiane e che prima della “Grande Guerra” erano austro-ungariche – l’Imperatore è ancora amato. Forse per questo in alcune di tali realtà territoriali, ancora oggi, il 18 di agosto si festeggia la data di nascita di Francesco Giuseppe. In Trentino, in Val di Non, a Romeno, questo 18 agosto si ricorderà persino la visita fatta nel 1905 dall’Imperatore nella cittadina.
Non è semplice folclore, perché la celebrazione della nascita di Francesco Giuseppe è stata l’occasione in Friuli, sino a 5 anni fa, grazie alla Associazione Mitteleuropa e a Paolo Petiziol, di una grande manifestazione che attirava da diversi Paesi europei, gli appassionati della cultura asburgica. Stiamo parlando della “festa dei popoli della Mitteleuropa” che cominciò a tenersi a Giassico di Cormons, una località della provincia di Gorizia, sin dal 1975, per poi essere portata, negli anni successivi a Gorizia. Qui si davano appuntamento friulani, lombardi, austriaci, ungheresi, cechi, slovacchi e trentini, tutti riuniti per ricordare la figura di Franz Joseph, o di “Cecco Beppe”, così come rinominato dal popolo italiano, in modo forse poco ossequioso, ma anche per una serie di appuntamenti socio-culturali intesi a ridare spazio all’identità mitteleuropea. Una esperienza questa che ci si augura torni presto.
Francesco Giuseppe però non suscita solo la curiosità dei discendenti di quelli che furono gli abitanti dei “Regni Asburgici”, ma anche di quanti voglio comprendere, al di là, della vulgata risorgimentale italiana, chi fu veramente questo regnante. Così sono apparsi da anni una serie di libri intesi ad indagare la personalità di Francesco Giuseppe. Su tutti primeggia ancora la monumentale biografia di Franz Herre ma è curioso anche il “diario” del cameriere personale dell’Imperatore, Eugen Ketterl. Tra coloro che sono impegnati in una ricerca storia sugli ultimi anni dell’Austria-Ungheria e degli ultimi suoi due imperatori, c’è un giovane giornalista, Eugenio Parisi. Quest’ultimo ha pubblicato sul mensile Storia in Rete, due approfonditi articoli che raccontano gli ultimi due imperatori austro-ungarici, Francesco Giuseppe e Carlo I, secondo una visuale contrastante con l’immagine che qui in Italia si è avuta sino a ieri di questi due personaggi.
Il primo pezzo scritto da Eugenio Parisi ha riguardato l’ultimo imperatore austroungarico, Carlo I d’Asburgo, mentre il secondo ha esaminato, per l’appunto, la figura di Francesco Giuseppe, attraverso i ricordi dell’ultima Imperatrice Zita di Borbone Parma, la moglie di Carlo I, scomparsa nel 1989. Ne viene fuori un ritratto veramente inedito di Francesco Giuseppe, che qui in Italia, come già detto, non ha goduto fino a pochi anni fa di una buona stampa.
Ed allora vediamolo un po’ più da vicino questo Francesco Giuseppe. Nell’immaginario collettivo degli Italiani, l’Imperatore per antonomasia potrebbe essere identificato proprio con lui, Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria e Ungheria; egli regnò su buona parte della Mitteleuropa, come già detto, per quasi 68 anni. Salì sul trono appena diciottenne, se ne andò in piena Prima guerra Mondiale. Francesco Giuseppe è stato senz’altro l’antagonista del popolo italiano nelle guerre risorgimentali e nelle rivolte che hanno caratterizzato la seconda metà del XIX secolo.
Figlio dell’Arciduca Francesco Carlo e di Sofia di Baviera, all’età di 5 anni, fu designato come futuro imperatore, ricevendo una rigida educazione prevista dalle regole di corte; nel 1848, anno definito “la primavera dei popoli”, scoppiarono numerose rivoluzioni in tutta Europa e anche a Vienna il popolo si rivoltò chiedendo una costituzione democratica; l’imperatore Ferdinando I si ritirò e abdicò, di conseguenza il giovane Francesco Giuseppe divenne imperatore.
Aveva uno stile di vita molto sobrio, quasi spartano; lavorava dalla mattina alla sera senza concedersi lussi privati e su ciò si basava la sua popolarità; consumava la colazione, consistente in un piatto unico di carne e verdure, quasi sempre nel suo studio; indossava sempre la stessa uniforme in coerenza col suo spirito spartano; conscio del suo ruolo e dei suoi doveri, fu un burocrate modello ma, forse, poco sensibile verso i grandi problemi dell’epoca. Fu uomo di vasta cultura, ma non seppe scegliersi collaboratori validi; nonostante fosse un conservatore, cedette alle pretese della borghesia liberale, consentendo la trasformazione dell’Austria in uno stato moderno.
In politica estera dovette confrontarsi con due politici di razza: Bismarck e Cavour, molto abili nel portare avanti le istanze dei paesi che rappresentavano e realizzarle; Bismarck, la politica di espansione e unificazione della Prussia, mentre il Conte Cavour il desiderio di rivincita del regno piemontese.
Nel 1854 sposò la quindicenne Elisabetta di Baviera, si trattò di un matrimonio combinato dal quale nacquero 4 figli e che ben presto entrò in crisi; dopo anni di esperienze dolorose, Elisabetta, più nota con il nome di Sissi, imparò a imporsi e Francesco Giuseppe cominciò e temere la moglie per le stravaganze che potevano offuscare la sua immagine di imperatore e di marito. La sua vita privata su funestata da diverse sciagure: la morte, per mano dei rivoltosi, del fratello Massimiliano in Messico, il suicidio misterioso dell’unico figlio maschio Rodolfo e l’assassinio della moglie Sissi a Ginevra per mano di un anarchico; egli stesso subì nel 1853 un grave attentato, da quale uscì illeso.
Nel castello di Schonbrunn era nato nel 1830 e nel castello di Schonbrunn concluse la sua vita terrena nel 1916, pochi anni prima della dissoluzione del suo impero; infatti la Grande Guerra spazzò via le strutture sovranazionali dalle cui ceneri sorsero la maggior parte degli stati moderni. I suoi funerali si tennero con una processione aperta dai palafrenieri con fiaccole, seguiti da uno squadrone di cavalleria; venne seppellito a Vienna nella Cripta dei cappuccini, i sotterranei della chiesa di Santa Maria degli Angeli, luogo di sepoltura di Imperatori ed arciduchi, tra i sarcofagi della moglie e del figlio.
Deve essere comunque riconosciuto ad onore di Francesco Giuseppe, nonostante le pressioni del Generale Conrad – Capo di Stato Maggiore, il suo rifiutò di dichiarare guerra al Regno d’Italia in ben due occasioni che sarebbero state molto favorevoli per l’Impero Austro-Ungarico. Ciò avvenne, precisamente, nel dicembre del 1908 (Terremoto di Messina), e nuovamente nel 1911 durante la guerra Italo-Turca per la conquista da parte nostra della Cirenaica e della Tripolitania. Un comportamento ben difficilmente comprensibile se non collegato ai valori e sentimenti insiti in una certa “aristocrazia” a cui l’Imperatore apparteneva, valori comuni anche a Zita di Borbone Parma, l’ultima imperatrice, a suo marito Carlo d’Asburgo e al loro figlio Otto d’Asburgo, uno degli ultimi nobili e gentiluomini eletto nel Parlamento Europeo ed ivi deputato per circa un ventennio.
SVEVA MARCHETTI