UN BREVE OMAGGIO ad ELEONORA GIORGI, postato su fb dal nostro Massimiliano Serriello e ripreso dalla Consul-Press
In pratica mentre il Brasile vince lo strameritato Oscar come miglior film internazionale con AINDA ESTOU AQUI, mirabile apologo al femminile sul valore della memoria e dei vincoli di sangue, compreso quello aggiunto, il nostro cinema piange la scomparsa di Eleonora Giorgi. Che, tra i tanti personaggi interpretati con brio ed eleganza, consegna alla storia quello dell’inobliabile Claudia, in coppia con la talentuosa ed energica Mariangela Melato, nel ruolo dell’affiatata sorella, in “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati.
Un altro affresco muliebre, contrassegnato dalla forza significante dell’amore materno, dai legami di suolo e dal dolore di prendervi obtorto collo commiato, che sarebbe doveroso far riscoprire ai cinefili dalla memoria corta o far scoprire a quelli del sabato sera. Perché rimarrà sempre scolpito nella mente, nel cuore, nell’animo degli schietti seguaci della fabbrica dei sogni per la struggente urgenza, dettata dalla necessità pratica, di dimenticare il filo che lega le due donne alla Madre. Simboleggiata dalla città lagunare.
Addio, poliedrica attrice romana. Magnifica interprete di Verdone in “Borotalco”, nella tua Caput Mundi sulla scorta del valore terapeutico dell’umorismo; superba attrice, nell’acme dell’età verde, in trasferta nella campagna settentrionale vagheggiando la laguna per poi optare, extrema ratio, per la metropoli lavorativa.
Per provare a dimenticare. Ma certi vincoli restano indimenticabili. Al pari delle foto, delle diapositive, delle istantanee ora meste ora catartiche di AINDA ESTOU AQUI.
Addio, Eleonora. Eterna Ragazza. Non ti dimenticheremo mai. Sei una 
davvero.
