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4 Musicisti Russi al “Salotto Romano”

 L’ OTTOCENTOCLUB   di MOSCA al Salotto Romano

   Un’esperienza incantevole

Giovedì 5 aprile nella Sala Capitolare di Santa Maria sopra Minerva ll  consueto incontro letterario mensile organizzato da “Voce Romana”, grazie al Direttore  Sandro Bari e alla Prof.ssa Francesca Di Castro, ci ha  offerto – come un vero dono –  un’ eccezionale rappresentazione artistica di un gruppo di musicisti venuti da Mosca, l’Ottocentoclub.

Il Quartetto di giovani,  rappresentando la migliore tradizione musicale e sociale nella Sala gremita, semplici ed elegantissimi, sovranamente avvincenti tanto da fare quasi il vuoto d’ogni altro pensiero che non fosse quel filo d’oro di note che, venuto dalla Russia, avvolgeva l’intero pubblico  consapevole che la nostra Italia è Patria del bel canto e che il musicista vero si rende ad essa fratello. Non c’è legame più leggero e forte che la musica; l’arte, ma quella sentita, capace nella sua eccezionalità di negare ogni miseria, ogni meschinità. La musica è potenza.

Quattro russi bellissimi e dalle dita, dalle voci angeliche: Margarita Votchel al violino, Anna Mitronova al pianoforte, Alexiey Yuzhin, baritono e direttore del gruppo, Anna Koshkina, soprano. Quest’ultima dotata di una voce senza  nodi, luminosa, piena di sole. Il repertorio, anche, è stato interessante: oltre ai classici Bach e Tchaikowsky, sono state offerte canzoni popolari dal sapore e dal metro tipici della Federazione Russa, confermati nell’esecuzione particolare al pianoforte delle “Danze del Principe Igor” ,  alla quale il violino, ora di sfondo, ora solista, accentuava l’incanto, come negli altri brani musicali. Un’ innovazione si è avuta con l’esecuzione di tanghi, la seconda innovazione per chi è appassionato di musica: il jazz dei musicisti azeri, il tango da questi campioni russi, che non ha tolto nulla alla passionalità di questo genere musicale, anzi ha dato ad essa una dimensione nuova.

Scelta sapiente di brani, che ha visto Alexiey Yuzhin saper accostare classico a popolare in modo insolito: i voli a raggera di Bach, la sonorità incisiva di Tschaikowsky , ma anche la canzone napoletana,- “Core ‘ngrato” – e la notissima  “Ochichornaya”. La voce dominante dello stesso Yuzhin, l’esecuzione scorrevole come un fiume sereno hanno conquistato tutti.

    E’ stato, sinceramente, un evento assolutamente nuovo ed assolutamente pregevole. Si è certi che il gruppo OTTOCENTOCLUB avrà presto la notorietà e l’apprezzamento che merita.

                                                               Marilù Giannone

Salotto Romano