50 Anni di Teatro alla Quercia del Tasso, a Roma
1965 / 2019, ben 50 STAGIONI della “COMPAGNIA PLAUTINA”
A ROMA, in questi ultimi giorni di agosto, nell’anfiteatro della Quercia del Tasso sulla sommità del Gianicolo, sono proseguite con grande successo di pubblico, le rappresentazioni di un’antica commedia romana che si mostra ancora fresca, gradevole ed esilarante, nonostante siano trascorsi più di 2000 anni dalla sua stesura.
La commedia è uno degli ultimi capolavori scritti da Plauto, un autore di teatro vissuto a Roma nel III secolo A.C. della cui vita si conosce molto poco; le commedie plautine continuarono a essere allestite e a riscuotere trionfi anche dopo la morte dell’autore.
Nel II secolo circolavano più di 100 commedie sotto il nome di Plauto, fino a quando Terenzio Varrone, nel I secolo, sottomise a un severo vaglio la copiosa produzione e accettò come autentiche solo 21 commedie, quelle, appunto, arrivate fino a noi.
La commedia Càsina (ragazza del caso) ha una struttura molto semplice e la comicità scaturisce dal ribaltamento delle posizioni sociali, i servi e le mogli comandano sul pater familias, e dagli inganni perpetrati ai danni del senex libidinosus.
Quest’anno è un anno speciale per la Compagnia, infatti cade il cinquantenario della fondazione, avvenuta nel 1965 (*1), quando la cavea dell’anfiteatro posto sul Gianicolo, divenne la sede di spettacoli classici e contemporanei ad opera della cooperativa che si chiamò “plautina” in omaggio all’autore latino il cui repertorio è stato messo quasi tutto in scena.
La “Compagnia Plautina”, diretta da Sergio Ammirata è tra le più antiche della capitale; infatti vanta numerosissime rappresentazioni, vanta critiche positive e premi prestigiosi e straordinari.
Tutto questo pare non bastare alle “Istituzioni locali”…. e non solo; infatti la Compagnia plautina sembrererbbe non aver mai usufruito di alcuna sovvenzione e sostegno economico; tutto quello che fa e realizza, avviene con le uniche entrate rappresentate dalla vendita dei biglietti.
Il comune di Roma, invece di coltivare e far crescere questo genere di iniziative culturali che danno lustro alla città, pare faccia di tutto per alzare paletti e steccati burocratico-amministrativi e per creare difficoltà a una realtà culturale di grande spessore, che lavora con passione, maestria e competenza.
(*1) con un fermo delle rappresentazioni per lavori urgenti da parte dell’ Amministrazione Capitolina previsto per circa 3 mesi e protrattosi per oltre 3 anni, dato che i tempi tecnici comunali risentono – nel bene e nel male – gli influssi della “Aeternitas Romana”
LIDIA D’ANGELO
In un successivo spazio verranno segnalati i prosssimi eventi in progrmma in settembre,
le cui rappresentazioni – nel periodo post estivo –
proseguirenno presso il Teatro Afitrione in via di San Saba, nel quartiere Aventino in Roma