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7 Gennaio 1978, sono trascorsi ben 46 anni….
sempre in ricordo di Acca Larenzia

UNA PREGHIERA ED UN “PRESENTEPER I NOSTRI CADUTI  # A ROMA,  ACCA LARENZIA  AL  TUSCOLANO,  LA “PRATI” IN  VIA OTTAVIANO, IL ROGO DI PRIMAVALLE  # A PADOVA, LA SEZIONE IN VIA ZABARELLA  

Mercoledì 10 Gennaio,  Alberto Giaquintogiovane militante del M.S.I. assassinato mentre manifestava nel I° anniversario della ‘Strage di Acca Larenzia’ – verrà ricordato, come ogni anno, presso la Sala Convegni del C.I.S. – Centro Iniziative Sociali (piazza Tuscolo), con una conferenza organizzata dal Sen. Domenico Gramazio, Segretario del CIS, alle ore 17,30.
La commemorazione si inserisce in un ciclo di iniziative del Cis già iniziate il 7 gennaio con il ricordo dei “Caduti di Acca Larenzia”, alle 10 alla Sezione Tuscolano, per proseguire il 18 gennaio con la presentazione del libro di Giorgio Cirillo “I RACCONTI della RIVOLUZIONE”, sempre nella sala convegni del Cis, per poi arrivare il 25 gennaio alla presentazione del Libro: “PAGINE di DIARIO 1940-1945”.

Qui di lato la locandina con il calendario delle iniziative come sopra sintetizzate e a seguire alcune note di approfondimento  
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Alberto Giaquinto aveva 17 anni quando venne ucciso da un poliziotto in borghese, mentre partecipava alla commemorazione della Strage di Acca Larentia, avvenuta un anno prima. Era il 10 gennaio 1979 ed uccidere un fascista non era reato, chiunque lo facesse.
Così per lui, come per tanti altri giovani missini che pagarono con la vita la loro militanza, non ci fu giustizia.
L’agente Alessio Speranza, quattro processi e quasi 10 anni dopo, ricevette sì una condanna, ma non per omicidio.
“Eccesso colposo di legittima difesa”, sentenziò la Cassazione. Pena comminata: 6 mesi.
DA  RAMMENTARE  ANCHE

 

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La COMMEMORAZIONE ISTITUZIONALE  ha registrato la doverosa e sentita partecipazione di Francesco Rocca – Presidente della Regione Lazio, insieme a Roberta Angelilli e Fabio Rampelli di F.d’I., nonché di Miguel Gotor in rappresentanza del Sindaco di Roma Capitale.
Successivamente, difronte alla soglia della storica sezione, si sono radunati moltissimi giovani ed antichi militanti di una comune “Area Identitaria” – con il braccio teso romanamente e scandendo il “Presente !” – per rendere un ulteriore doveroso omaggio a quei Ragazzi del M.S.I., Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi da Terroristi Rossi in un agguato di stile brigatista e in un conseguente scontro (mai chiarito) da un proiettile di un ufficiale dei Carabinieri (Sic !)
Questo Omaggio Rituale di “Area”, sempre puntualmente verificatosi in ogni Anniversario, ha fatto ora sbavare rancorosamente alcuni ben noti “Esponenti del P.D. & Co”, sia Politici, sia Intellettuali, quali attuali Eredi od Orfani dell’ex P.C.I., essendo proprio ora Giorgia Meloni Presidente del Governo. A tutti questi Personaggi che definiscono “vergognosa” tale manifestazione – pretendendone sia l’abolizione e le “pubbliche scuse”, sia la condanna in sede giudiziaria – bisognerebbe rispondere che dovrebbero essere loro a vergognarsi per aver scritto sui muri ed urlato nei cortei, durante gli anni di piombo sino ai giorni d’oggi,  il trucido slogan “uccidere un fascista non è un reato !”
E al riguardo, pur consapevole che le autocitazioni dovrebbero essere evitate, desidero segnalare quanto già pubblicato nell’agosto del precedente anno sulla CONSUL-PRESS in una lettera aperta indirizzata ad Elly Schlein – Segretaria del P.D., ovviamente restata senza alcun riscontro, come ignoti o non perseguiti sono quasi sempre rimasti i responsabili della stragi contro i militanti della “nostra Area”.

_______________________________________Giuliano Marchetti

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Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.