Halloween, oltre cosa c’è oltre la moda
Non manca molto al Natale, festa che, nonostante i problemi, rimane ancora un momento di serenità per tante persone che ritrovano la gioia di stare insieme e di condividere gli affetti anche se, in molti casi, dimenticando che si festeggia il compleanno di Gesù Bambino, comunque, lo scambio di auguri, dei regali e il cenone non saranno di certo dimenticati.
In questo contesto di festa prettamente occidentale e ancor meglio italiana, sono rimasto colpito sentendo in televisione intervistare dei bambini sulla festa dell’anno che aspettavano con maggiore partecipazione, la maggioranza ha risposto la festa di Halloween. Una cosa assurda, ormai in Italia importiamo di tutto pure le feste degli altri, lontanissime dalle nostre tradizioni perché ci rende “moderni” e quindi al passo con i tempi e dove qualsiasi novità viene esaltata come se fosse una sacrosanta conquista, così solo lo scorso mese si è festeggiato il mondo delle streghe.
Forse, sarebbe bene fare qualche precisazione.
Don Aldo Buonaiuto, esorcista e animatore del “servizio anti-sette” della Comunità Papa Giovanni XXIII, intervistato sul pericolo halloween ha dichiarato che, “al di là delle varie considerazioni e leggende, Halloween si rifà a superstizioni che esaltano spiriti e demoni maligni”.
Padre Gabriele Amorth, un esorcista di nomina vaticana, ha dichiarato che festeggiare la festa di Halloween è “rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona”.
Ma come…! Halloween non è una semplice ed innocente carnevalata per bambini?
Una festa magari utile per far quadrare i conti a qualche rivenditore di maschere e dolciumi?
Solo apparentemente…!
Nella realtà si nasconde un disegno sotterraneo che abbina al business l’occultismo i cui seguaci proprio il 31 ottobre festeggiano il capodanno satanico compiendo riti conseguenziali.
Vogliamo comprendere meglio la storia di questa festa che i mass media, con i loro spot pubblicitari, ci invitano a festeggiare?
Lo storico Nicholas Rogers ricorda che alcuni studiosi fanno risalire le origini di Halloween alla festa romana dedicata a Pomona, dea dei frutti e dei semi, o alla festa dei morti detta Parentalia; ma essa, in realtà, è una festività prettamente anglosassone che traendo origini da ricorrenze celtiche (variante scozzese di All-Hallows-Eve: vigilia di Ognissanti) si è diffusa negli Stati Uniti, dove in pratica ha preso forme prettamente macabre, per diffondersi poi in altri paesi.
Dalle sfilate ai giochi dei bambini che vanno girovagando recitando la formula “ricatta-toria” del dolcetto o scherzetto si passa alla tipica festa la cui simbologia è legata al mondo della morte, del male, dei mostri mitologici e dell’occulto con l’emblema della zucca intagliata, mentre i colori della festa sono il nero, il viola e l’arancione.
Dolcetto o scherzetto…! Trick or treat…! Ripetono i bimbi di lingua inglese. Cosa c’è di più innocente…!?
Trick or treat è la formula che, in questo caso più opportunamente, viene tradotta con le parole: sacrificio o (in alternativa) maledizione (altro che dolcetto o scherzetto).
Secondo il calendario celtico usato 2000 anni fa in Inghilterra, in Irlanda e nel nord della Francia l’anno iniziava il 1° novembre.
E nell’840 Papa Gregorio IV, in considerazione che la festa di tutti i Santi veniva celebrata in date diverse nei singoli paesi istituì la festa di Ognissanti proprio per il 1° novembre, giorno in cui per i celti terminava la fine della stagione calda ed iniziava la stagione del freddo e delle tenebre, sovrapponendo così una festività cristiana ad una più antica e prettamente pagana.
Nel mondo anglosassone il protestantesimo favorì la trasformazione di Halloween in una festa sempre più laica e consumistica e l’immigrazione irlandese negli Stati Uniti ne ha fatto una delle principali festività.
Inizialmente la tradizione voleva che si creassero delle lanterne, intagliando le rape, per ricordare le anime del Purgatorio, ma, una volta negli USA, gli immigrati irlandesi e scozzesi presero ad intagliare le zucche perché più abbondanti, più grandi e più facilmente intarsiabili.
Quest’usanza, che risale in America al 1837 ed era collegata inizialmente al tempo del raccolto, venne associata ad Halloween verso la metà del secolo scorso.
Gli atteggiamenti delle varie Chiese cristiane verso Halloween non sono univoci. Gli anglicani enfatizzano la festa cristiana di Ognissanti. Altri protestanti festeggiano la ricorrenza del Giorno della Riforma Protestante. Per gli evangelici è la festa più importante per i seguaci di Satana. Se per alcuni Halloween rappresenta tutto ciò che è “cold, dark e dead” (cioè freddo, nero e morto), altri vi notano legami con la tradizione cristiana, tanto che alcune scuole americane cattoliche, riscontrandone dei lati positivi, non hanno problemi a festeggiare questa ricorrenza sebbene il cristianesimo in genere non l’approvi in quanto le pratiche ad essa connessa, specialmente al giorno d’oggi, sono di natura incompatibile con la fede cristiana.
Negli Stati Uniti, dove Halloween è un’ottima occasione per costosi e allegri festeggiamenti, sembra che gli americani, per il 31 ottobre, spendano almeno due milioni e mezzo di dollari.
Gianfranco Cannarozzo