Arte/ A Desenzano del Garda, “1600: l’epoca di Van Dyck / 1900: il viaggio da De Chirico”
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura e prodotta da MV Arte, la mostra è curata da Pietro Quattriglia Venneri e Matteo Vanzan, con interventi, nel catalogo,. di Francesco Boni e Michele Ciolino.
Filo conduttore è un’originale direzione di ricerca: i possibili, spesso imprevisti, legami tra la pittura del Realismo nata, nel Seicento, con la stagione barocca in senso ampio (dall’antimanierista Caravaggio a Velazquez, Ribera, Rembrandt, Rubens, Salvator Rosa e gli altri napoletani) e quella del primo Novecento. Quando il clima culturale europeo, pur sempre caratterizzato da una generale coloritura positivistica, inizia però ad aprirsi anche alle direzioni dell’irrazionale e dell’inconscio; e anche l’arte, di conseguenza, ricerca nuove strade, dal Futurismo all’Espressionismo, al Surrealismo (intanto, il mondo è sconvolto dalla Prima guerra mondiale, e già si preparano i germi della Seconda)..
La realtà, sondata da artisti come Giorgio de Chirico (1888-1978), il belga Paul Delvaux (1897-1994) e l’altro belga René Magritte (1898-1967), sarà filtrata con l’introspezione dell’inconscio (singolare, aggiungiamo, che proprio due grandi indagatori della psiche umana, come Freud e Pirandello, hanno avuto, rispettivamente, un nipote e un figlio pittori di fama). Ma specialmente de Chirico, rilevano i curatori della mostra, grazie alla sua pittura di matrice classicista (“pictor classicus sum”, diceva di sé stesso), diventa un punto di congiunzione tra le due epoche, Seicento e Novecento. Teorizzando una Metafisica che influenzerà la nascita del Surrealismo e, insieme all’irlandese Francis Bacon (1909-1992, non a caso accostato ancora a Caravaggio nella grande mostra romana del 2009 alla Galleria Borghese), del Realismo esistenziale. Nello stesso tempo, Giorgio de Chirico sarà fondamentale per un “Ritorno all’ordine” che darà vita al Realismo Magico (la corrente, piu’ che movimeNto organizzato, di arte europea e statunitense degli anni ’20 –‘30 che produce opere dal forte realismo, con l’inserimento, però, di elementi surrealisti): con la sua “versione” tedesca della Nuova Oggettività (Georg Grosz, Otto Dix, e altri), destinata poi a tramontare con l’avvento del nazismo.
Ospitata presso il Castello, l’esposizione è organizzata in due sezioni distinte, ma strettamente collegate: la prima dedicata alle opere del Seicento nazionale e internazionale, la seconda, che ospita le ricerche pittoriche relative ai primi quarant’anni del Novecento italiano, in un excursus complessivo di 50 opere. .Nella prima sezione, campeggiano le opere di artisti come il belga van Dyck, universalmente noto per i ritratti della nobiltà genovese e del “rivale di Cromwell”, Carlo I d’Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte; e gli italiani Reni e Guercino.
“L’obiettivo”, afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Desenzano, Pietro Avanzi, “era quello di alzare il livello delle mostre, di elevare sempre di più la qualità delle esposizioni proposte nella Capitale del Garda, una città che vuole essere tale anche nel settore della cultura. E con “1600 – 1900, il Tempo di Van Dyck, il Viaggio da De Chirico”, organizzata da MatteoVanzan… siamo arrivati al top. Non solo per i nomi che vedremo esposti, ma anche per questo viaggio lungo quattro secoli, che viene percorso attraverso capolavori che hanno segnato la nostra epoca moderna e contemporanea”.
“Questa mostra”, aggiunge l’altro curatore Pietro Quattriglia Venneri, è un “percorso audace che muove da alcuni dei più importanti dipinti del Seicento, post-caravaggeschi e barocchi, fino ai più temerari esempi contemporanei…In un mondo che vuole vedere tutto per compartimenti stagni, questo evento è invece capace di riportare l’attenzione su una lettura generale dei fenomeni artistici nell’arco di quasi quattro secoli”. Questi grandi artisti ci “raccontano storie che non sono poi così lontane da noi, e non parlo esclusivamente in termini cronologici. L’obiettivo è…visitare la mostra con attenzione,… soffermarsi sui dipinti fondamentali del percorso provando a cambiare il punto di vista di una società che ci vuole sempre più specializzati. con il rischio di perdere la visione generale dell’evoluzione delle cose, nella storia, nell’economia, nella società come nell’arte”.
La mostra, aperta al pubblico da domenica 12 agosto a domenica 8 ottobre 2023, avrà i seguenti orari: lunedì chiuso. Aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.30
INFORMAZIONI
Castello – via Castello, 63 Desenzano del Garda (Bs)
ORARI
Lunedì chiuso. Aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.30
BIGLIETTI
Intero € 10,00 – Ridotto € 8,00 per under 18, over 65 e gruppi di visitatori di almeno15 persone
Ingresso a € 5,00 per residenti, scolaresche (alunni + insegnanti; n.1 ingresso gratuito per gli insegnanti ogni 15 alunni) e gruppi di visite guidate (+ € 3,00 per visita guidata)
Ingresso gratuito per bambini fino a 10 anni, disabili con 1 accompagnatore, accompagnatori di gruppi (1 gratuità ogni 15 visitatori paganti)
VISITE GUIDATE
Visita guidata su prenotazione al costo di 3 euro a persona + biglietto d’ingresso
(gruppo minimo di 20 persone) / Prenotazioni: mv-arte@libero.it