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Passato, presente e futuro a Torino

Tempesta

Una lodevole iniziativa di Intesa San Paolo a Palazzo Tuninetti, in Piazza San Carlo a Torino, sede storica dell’Istituto Bancario, ha inaugurato la quarta sede delle Gallerie d’Italia, cinque piani rivisitati dall’architetto Michele De Lucchi, che accolgono due mostre ( fino al 4 settembre p.v.) e la collezione permanente d'arte. un prezioso nucleo di opere del barocco piemontese con dipinti, sculture, arazzi e arredi dal XIV al XVII secolo. Di grande rilievo le nove grandi tele realizzate nella seconda metà del Seicento per l'antico oratorio della Compagnia di San Paolo.
Chi ama la fotografia e l'arte potrà scegliere dove iniziare la scoperta di meraviglie del nostro passato che ci interrogano sul presente e propongono idee e spunti interessanti per il futuro dell’umanità. Nella mostra fotografica dedicata alla natura sempre più fragile, il fotografo Paolo Pellegrino propone una serie di scatti che, a suo giudizio, illustrano i cosiddetti cambiamenti
climatici che riguardano tutti i continenti, con come filo conduttore il rapporto tra l’uomo e l’ambiente: il progetto é durato un anno ed ha visto il fotografo muoversi in diverse zone del mondo, come l’Africa nera, il Centro America, l’Asia e anche l’Italia: di particolare interesse le fotografie che documentano la Tempesta Vaia, un uragano che ha interessato il Nord Est italiano nell’autunno del 2018 provocando la distruzione di 42 milioni di alberi, evento mai registrato in epoca recente; l’idea della mostra é comunque interessante e costringe l'uomo a riflettere sul proprio ruolo nel mondo e al proprio rapporto con l’ambiente.
Molto bella anche la mostra fotografica dedicata all’agenzia Publifoto, fondata nel 1937 da Vincenzo Carrese, con la collaborazione di Tino Petrelli e Carlo Ancillotti, che racconta con perlopiù in bianco e nero ma anche a colori, la storia d'Italia dal dopoguerra al 1969, quando tutto il mondo si riunl davanti alla televisione per assistere alla più grande avventura della storia dell’uomo: dalle rovine della guerra (materiali e morali) si documentano alcuni avvenimenti importanti come la ricostruzione del nostro paese dopo la guerra, l'emigrazione dal sud al Nord Italia, la nascita  della Repubblica, l'avvento della televisione, gli avvenimenti sportivi, Miss Italia, le grandi sciagure come l’alluvione di Firenze e il disastro del Vajont.
Nella collezione d'arte sono presenti alcuni esemplari del Rinascimento piemontese, con opere di maestri quali Gerolamo Giovenone e Gandolfino da Roreto, mentre il nucleo centrale del percorso propone dipinti, sculture e arredi mobili del Seicento e del Settecento: in questo contesto, al piano nobile del palazzo, si inserisce il percorso delle nove grandi tele realizzate nella seconda metà del Seicento per decorare l'antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, cui appartenevano mercanti,
banchieri, notai. ma anche esponenti della corte e i decurioni del Municipio di Torino; intorno alla Conversione di San Paolo, dipinta da Alessandro Ardente nel 1580, si snoda una storia che illustra gli episodi della vita di San Paolo. con tele eseguite tra il 1683 e il 1680, che sintetizzano il contesto della cultura figurativa torinese della seconda metà del Seicento, con artisti come Bartolomeo Garavoglia, Charles Dauphin e Giovanni Angelo Sacchetti.

francesca marti