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CioccolaTò 2023

Torino

Apertura con il botto per la kermesse annuale dedicata al cioccolato che ha visto numerose persone, tra le quali anche stranieri, darsi appuntamento tra Via Roma e Piazza San Carlo a Torino per gustare questo prezioso alimento: un festival che nel tempo è diventato un must per giovani, coppie e famiglie con bambini già immersi nell’atmosfera di Halloween che in pieno autunno celebrano un peccato di gola ormai diventato anche e soprattutto un business economico non da poco e che è anche uno spot per una città che si riscopre come vetrina per un turismo piuttosto diversificato e con un giro d’affari in costante aumento.
Il tema di CioccolaTo 2023 è “Il Cioccolato delle meraviglie” ispirato dall’articolo dedicato dalla rivista alla città di Torino, definita la città delle 7 meraviglie: gli organizzatori promettono infatti per questa per questa nuova edizione un meraviglioso itinerario tra praline, tazze di cioccolato fumanti e bonbon, alla scoperta di laboratori che rimandano all’uso antico del cacao ma, attraverso il costante amore degli artigiani, sempre proiettati verso un uso più moderno e creativo dell’ingrediente.
Dal 27 Ottobre al 5 Novembre inizia un viaggio lungo dieci giorni fatto di gusto, spettacoli e visite guidate che coinvolge tutti i sensi e regala emozioni ad ogni assaggio, sia che si tratti del cioccolato declinato in tutte le sue versioni, dal bombolone ripieno ai krapfen fino ai gianduiotti, emblema classico di Torino: il tema scelto per l’edizione 2023 è “Il cioccolato delle meraviglie” e Torino è pronta a meravigliare il suo pubblico di golosi; l’ultima edizione di CioccolaTò ha presentato come suo biglietto da visita dei numeri importanti, con oltre 400.000 partecipanti solo nel primo weekend, 72 mila kg di cioccolato venduto, 150 eventi tra Piazza San Carlo e le location diffuse in città, 8000 presenze alle degustazioni che anche quest’anno si prevedono affollate, con i vari stand presi d’assalto. Torino è, senza dubbio, la capitale italiana del cioccolato, vera tappa fissa in Europa insieme a Bruxelles, Vienna e Parigi per i turisti che ogni anno restano affascinati dalle vie del cioccolato, percorsi di viaggio dove il cacao, prezioso alimento arrivato in Europa dopo la scoperta dell’America, è un bene da tutelare e tramandare: Torino è anche la prima città italiana in cui è arrivato il cioccolato, merito del duca Emanuele Filiberto (1528-1580) che nel 500’ portò a corte le preziose fave di cacao e, nel 1560, per festeggiare il trasferimento della capitale da Chambery, servì ai torinesi una tazza fumante di cioccolata calda; fu amore a prima vista, anzi al primo sorso e da quel momento nulla è stato più come prima. Sempre a Torino nacque il gianduiotto ormai vero e proprio simbolo della città, geniale escamotage dei maestri cioccolatieri che utilizzarono le nocciole per sopperire alla carenza di cacao dovuta al blocco continentale imposto da Napoleone (1769-1821), una tradizione unica che ha fatto di Torino una indiscussa capitale del cioccolato.
Cuori pulsanti della kermesse saranno le centralissime Piazza San Carlo e Via Roma, che ospiteranno eccellenze nazionali ed internazionali ed accoglieranno migliaia di visitatori italiani e stranieri per un incredibile viaggio nel cioccolato tra cultura, arte, divertimento, talk, giochi, laboratori e masterclass a Casa CioccolaTò: in Piazza San Carlo saranno allestite vere e proprie fabbriche del cioccolato, dalla tostatura delle fave al cioccolatino, sarà ospite inoltre la città di Modica (Ag), i cui cioccolatieri porteranno a Torino il loro tipico cioccolato di derivazione azteca dal gusto inconfondibile per un incontro tutto da scoprire; tanti gli abbinamenti da provare, da quelli dei vini dei consorzi di tutela piemontesi, guidati da esperti sommelier, alla pasta al caffè.
Tra le novità di quest’anno un importante progetto di beneficenza in cui i visitatori potranno donare del cioccolato che verrà inserito in una speciale chocobox in Piazza San Carlo e verrà donato al Sermig di Torino.
Unica nota parzialmente negativa sono i prezzi delle prelibatezze, dovuto al costo delle materie prime, ma siamo sicuri che i torinesi e tutti colro i quali avranno la fortuna di passare almeno qualche ora in dolcezza non staranno a guardare il portafoglio e, almeno per un po’, si dimenticheranno del vizio della gola, soddisfacendo il palato e lo stomaco e contribuendo a smuovere l’economia locale e nazionale.

G .Porcella

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