La Consul-Press “in agitazione”…..
a causa di una nevicata dolomitica !
Sabato 13 gennaio della scorsa settimana, Sveva M. – il nostro “Direttore” – è stata ricoverata nell’Ospedale di Brunico (Az. Sanitaria Alto Adige) per ulteriori controlli, dopo la sua dimissione dall’Ospedale Giovanni Paolo I di Agordo, ivi trasportata il precedente venerdì, a seguito di un rocambolesco capitombolo su una pista innevata di Corvara.
Senza preavvertire doverosamente la Redazione, forse nel tentativo (maldestro) di emulare le impareggiabili Sofia Goggia e Federica Brignone, Sveva (il “nostro” Direttore) ha effettuato un’acrobazia non prevista, ruzzolando e rompendosi rovinosamente, in ossequio alla trilogia delle “Tre Erre”.
Solo grazie ad un celeste intervento della Madonna delle Nevi, non è stata provocata una pericolosa valanga ! Comunque, dopo essere stata rigorosamente assistita, amorevolmente coccolata e sapientemente curata in questi Ospedali Territoriali (eccellenti come strutture sanitarie pubbliche, nonché accoglienti come strutture alberghiere private), lunedì 15 in mattinata Sveva (il “Nostro Direttore”) – interamente fasciata ed arrotolata in un lenzuolo (come a suo tempo una famosa Regina d’Egitto in un tappeto) – è stata posizionata in una autombulanza della Croce Medica Italiana e ricondotta a Roma presso il reparto Ortopedia del Policlinico Gemelli.
Ritornata dopo 2 giorni a casa, Sveva dovrà ora osservare una convalescenza di circa un mese in completa immobilizzazione mentre, per reazione, uno stato d’agitazione risulta avviato da parte della Redazione Romana e dai collaboratori esterni, tutti in completo abbandono, senza più alcuna direttiva e o guida. Voci di corridoio parlano di un coinvolgimento dei Sindacati, nonché dell’Associazione Magistrati, dei Centri Sociali, della Caritas, ecc. eccc.
In contrapposizione l’Editore – dopo i sinceri elogi e ringraziamenti rivolti alle Strutture Ospedaliere e alla Croce Medica – sta comunque valutando, con modalità autocratiche e teocratiche, eventuali soluzioni alternative, auspicando – qualora necessario (…,.Noblesse Oblige !) – un intervento del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, nonché del Ministero della Cultura.
Tali notizie sono trapelate nonostante una ferra censura anche per il malumore derivante, purtroppo, da un non previsto trasferimento avvenuto ad inizio gennaio della nostra Sede Redazionale ubicata nel prestigioso Palazzo degli Ambasciatori ….. stiamo pertanto attraversando una perfetta “Tempesta Diplomatica” !