NIKOLAJEWKA – Per Non Dimenticare……..
la Commemorazione di un’epica battaglia
NELL’ LXXXI° ANNIVERSARIO
un commento di Antonio Parisi*
Domenica 28 Gennaio si è svolta a Roma, sulla via Cassia di fronte al Monumento Nazionale nel “Giardino dei Caduti in Russia”, la Cerimonia per ricordare l’81° Anniversario della “Battaglia di Nikolajewka”. La cerimonia, voluta dal COMITATO NIKOLAJEWKA – PER NON DIMENTICARE, istituito alla scopo di celebrare il ricordo dei caduti e dispersi in Russia durante la gigantesca battaglia combattuta nel gennaio del 1943, a Nikolajewka, dove l’eroismo degli Alpini della Tridentina consentì di riportare in Patria una parte dei nostri soldati impegnati nella campagna sul fronte orientale.
Si trattò di uno scontro epico – non è agiografia – in cui gli Alpini, comandati dal Generale Luigi Reverberi, riuscirono a rompere la sacca in cui erano state rinchiuse le truppe italiane. Per dare una misura di quanto avvenne a gennaio 1943 in Russia, basti pensare che il corpo degli Alpini era costituito da 61 mila uomini. Dalla sacca di Nikoajewka riuscirono a sfondare l’accerchiamento 13420 combattenti, più 7500 feriti o congelati.
Circa 40 mila uomini rimasero indietro e, come dicono le fonti, molti morirono nella gelida steppa; altri risultarono dispersi o catturati dai sovietici e trasferiti nei loro tremendi campi di concentramento. Solo una piccola parte di quei prigionieri furono rimpatriati dopo la fine della guerra nel 1945. Della sorte degli altri nulla più è stato dato sapere.
Alla cerimonia di commemorazione sono intervenuti il V.Presidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, mentre a portare il saluto del Presidente del Senato è stato il Senatore Giulio Terzi di Sant’Agata. Per il Ministero della Difesa è intervenuto il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale.
Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha inviato il “Gonfalone del Comune” e a rappresentarlo c’era il Presidente della XV Circoscrizione, Daniele Torquati.
Anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha inviato una lunga ed articolata lettera/messaggio letta da Sabrina Leonardi, figlia di Silvano Leonardi, creatore del Comitato Nikolajewka e di cui fanno parte oltre alla figlia di Leonardi, Sabrina, anche Achille Iacovelli e Sandro Bari (le cui poliedriche iniziative in ambito culturale più volte sono ampiamente segnalate sulla Consul-Press …. N.d.R.).
Interessanti le osservazioni esposte da Fabio Rampelli e da Giulio Terzi, su quella epica battaglia. Rampelli, tra i vari argomenti puntualizzati, nel ricordare il dolore e le sofferenze dei combattenti, di tutti i combattenti, anche dei nostri avversari, ha voluto mettere in rilievo che oggi l’Italia ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie. Nell’intervento di Terzi si è voluto ricordare anche i nostri prigionieri di Russia mai più rientrati in Patria.
Proprio in favore di questi prigionieri, nel 1945 e nei mesi successivi, il Governo Italiano allora in carica avrebbe potuto operare in modo senz’altro più efficiente, astenendosi però di intervenire, forse per non porsi in contrasto con alcune forze politiche dell’epoca che temevano il rientro di moltitudini di prigionieri, i quali avrebbero potuto gettare cattiva luce sul “Regime Sovietico” e danneggiare determinati schieramenti e partiti politici.
*Antonio Parisi – Giornalista, Saggista e Scrittore
Cavaliere dell’ Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro/
dell’Or.ne della Corona d’Italia e del Sacro Militare Or.ne Costantiniano
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Con vero piacere abbiamo ricevuto e pubblicato questo intervento trasmessoci da Antonio Parisi, già “Nostro Direttore”, che – unitamente all’On. Fabio Rampelli e al Sen. Giulio Terzi di Sant’Agata (con lui nella foto) – ha partecipato alla Cerimonia di Commemorazione di questa “Epica Battaglia”, così definita dal Gen. Tullio Vidulich.
Per quanto riguarda la tragedia della moltitudine dei nostri prigionieri come già esposta sia da Giulio Terzi, sia da Antonio Parisi (sollevando altresì personalmente sottotaciute tremende ipotesi) si ritiene opportuno ricordare anche un intervento già pubblicato sulla Consul Press oltre 10 anni fa e riguardante Palmiro Togliatti, indiscusso Segretario del P.C.I.