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FALSI MITI DI PROGRESSO –
il convegno organizzato da “Se Questo è l’Uomo”

FALSI MITI DI PROGRESSO
Torna a Roma il Convegno organizzato da “Se Questo è l’Uomo”:
un momento di confronto sul “Trans-Umano”-(*1) che avanza

«Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso»: queste parole iconiche che Franco Battiato musicava quarant’anni fa, se rilette oggi, rappresentano una chiave di lettura dei nostri tempi. Proprio per dibattere e smontare i miti e i totem che rappresentano il fondamento politico e culturale di un Occidente in crisi di identità, sabato 24 febbraio si è svolto a Roma il nuovo appuntamento del tavolo di confronto “Se Questo è l’Uomo”.

SE QUESTO E’ L’UOMO – iniziativa animata da Cinabro Edizioni, ProVita & Famiglia e dalla Rivista FUOCO (2*) – è tornato ad incontrarsi Roma, precisamente nella cornice del Teatro Italia, proprio con un Convegno dal titolo “Falsi miti di progresso. Dall’Agenda 2030 al nuovo (dis)ordine globale”.
L’evento conferma la vocazione di questo network, quale tavolo di confronto e riflessione pubblica, per affermare, difendere e trasmettere l’autentica ‘Visione’ dell’uomo e della donna ….una Convocazione degli STATI GENERALIdel pensiero politicamente scorretto e controcorrente, per lanciare questo messaggio: l’Umanità – in cui ci riconosciamo – è sotto attacco.
Un momento di confronto oggi quanto mai attuale, rappresentando una risposta ai miti, alle ideologie e ai dogmi laici il cui obiettivo finale è l’affermazione di una “cultura della cancellazione” che travolge la dignità e sacralità della vita umana.

Così, nella splendida cornice di uno dei più antichi Teatri ancora in attività a Roma nel Quartiere Italia-Nomentano, i lavori sono iniziati alle 16 nel pomeriggio con i saluti degli Organizzatori, tramite Toni Brandi, Presidente/Fondatore di Pro Vita & Famiglia, ribadendo e rinnovando lo spirito di verità e testimonianza del Convegno, per poi passare la parola a Daniele Dell’Orco, giornalista e saggista, che ha introdotto e guidato i lavori, come coordinatore delle due successive “Tavole Rotonde”.

La prima – “UN FUTURO “SENZA FUTURO”? Difesa della vita e dell’identità: oltre cancel culture, censura e politicamente corretto” – ha ospitato il portavoce di “ProVita e Famiglia” Jacopo Coghe, il docente e saggista Gianluca Marletta ed il giornalista Marcello Foa, già Presidente RAI.

Jacopo Coghe ha subito denunciato come l’attacco alla famiglia e alla natalità sia il vero obiettivo della teoria gender: uno spettro che si aggira nei nostri tempi e che, innestandosi in un abile piano di manipolazione delle coscienze, sta ancor più squilibrando i sani rapporti tra uomo e donna, rivolgendo il proprio attacco ai sani processi di sviluppo armonico e naturale dell’identità sessuale dei bambini e degli adolescenti. Ogni giorno di più, assistiamo a ciniche strumentalizzazioni per alimentare questi falsi miti, con cui accelerare l’attacco alla famiglia, quale metodo e via maestra per la distruzione dell’identità sociale e collettiva.

Gianluca Marletta ha inquadrato tali tendenze corrosive nell’ambito di un più vasto piano di manipolazione di massa, che da secoli, ma oggi con sempre più ferocia, sta scagliando ormai l’ultimo attacco alle identità. Fino a quelle più elementari e naturali, avendo ormai già annichilito gli ultimi bastioni dell’etica e della morale, creando una società che non conosce più né la saggezza degli anziani (ormai addomesticati dal terrore), né il fuoco rivoluzionario dei giovani, che l’hanno barattato per un selfie.

Ma questo lavoro di manipolazione e rimbecillimento, ci ha ricordato Marcello Foa, è stato condotto tramite la negazione, mascherata da sicurezza, della libertà di pensiero, incanalata nei ‘dogmi’ del politicamente corretto e di un mainstream creato ad arte ormai da decenni. Gli interrogativi per l’umanità di oggi sembrano legati a doppio filo all’ideologia ambientalista, idolatria di un’indefinibile ‘Madre Terra’ a cui, come un Moloch, sembra si debba essere pronti a sacrificare tutto, anche i nostri figli, in nome della ‘sostenibilità’.
In sintesi, tutto ciò non è altro che la maschera della deriva transumanista: ultimo atto di quell’inganno che, complice l’idolatria della tecnica, sta deformando l’uomo, definitivamente privandolo di quell’immagine divina che ne è – questa sì – la più vera e profonda essenza.

Dopo una breve pausa dei lavori, Daniele Dell’Orco ha aperto la seconda Tavola Rotonda, dal titolo “SUDDITI O SOVRANI? La postmodernità tra Agende globali, tirannie delle emergenze e conflitti”, che ha visto in prima linea il fotoreporter di guerra Giorgio Bianchi, il medico neuro-endocrinologo Giovanni Frajese e il fondatore di Visione-TV Francesco Toscano.

Si è subito acceso un vivace dialogo tra gli ospiti e il moderatore, un botta e risposta trasversale e davvero plurale, esattamente come le identità dei relatori coinvolti. Il tema cardine, ossia il ‘Grande reset’ (*3) e la fatidica ‘scadenza’ del 2030, è stato ben centrato da Francesco Toscano, seguito da Giorgio Bianchi e Giovanni Frajese.
Sono stati delineati gli elementi chiave di un’accelerazione sempre più frenetica verso la fatidica data: disordine globale e scenari di guerra. Elementi che si incardinano e favoriscono l’imperante tirannia delle emergenze che, volta per volta, crisi dopo crisi, sta delineando uno scenario di precarietà sempre più permanente, normalizzato e ‘orwelliano’.
Di fatto, solo dal 2019 abbiamo visto affastellarsi in rapida successione il Covid-19, la guerra russo-ucraina, la crisi energetica, la crisi climatica e ora la guerra in Terra Santa che, prossima ad espandersi in tutto il Vicino-Oriente, minaccia di fagocitare il mondo… quale sarà la prossima emergenza? Quale futuro ci riserverà la situazione internazionale? Molti gli spunti e le riflessioni suscitati da questi interrogativi.

Infine, sul palco un ospite “in maschera”, in arte Boni Castellane: i suoi sono stati consigli di sopravvivenza per essere nel mondo ma non del mondo, per sopravvivere in quella ‘terra ostile’ in cui le ideologie illuministe trovano compimento nelle visioni e nei progetti transumanisti, per cui l’uomo non è altro che il luogo per l’attuazione e il superamento di tutto ciò che è possibile solo perché pensabile, per la sperimentazione di ogni nuova ‘libertà’ artificiale.
È filantropia? No. È la sinistra consapevolezza che ogni ‘libertà’ ha un prezzo e che, dunque, chi vuole essere artificialmente libero è sempre a debito.

Si è giunti alla fine dei lavori ed ai saluti finali degli organizzatori: Cinabro Edizioni, la rivista FUOCO e ProVita & Famiglia, nella persona di Jacopo Coghe, hanno lanciato una sfida: promuoverci “Testimoni del Vero, del Bene e del Bello” che è l’autentica essenza dell’essere umani.
I lavori di ‘Se Questo è l’Uomo’, quale laboratorio di confronto permanente, non si fermano ma proseguono: aperti alla partecipazione ed al contributo di tutti coloro che sono pronti a mettersi al servizio della Vita e della Verità  …..Oltre tutti i falsi miti di progresso.

 

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NOTE A MARGINE /
*1) –
Personalmente ho partecipato a questo Convegno su invito di Cinabro Edizioni ed in quanto in contatto con la Comunità Militante Raido, di cui forse da oltre un “Ventennio” continuo a seguire con vivo interesse le loro attività ed iniziative in ambito culturale, in base alle mie possibilità,
Tale incontro – sia per le tematiche svolte, sia per la autorevolezza dei Relatori, sia per la presenza di un uditorio qualificato ed attento – mi ha rammentato un altro Simposio di analoga caratura  – “L’Era del Post-Umano” del 14.03.2015 – a cui ho partecipato nella Sala Umberto, altro importante e storico Teatro Romano, ivi organizzato dal Quotidiano online “L’Intellettuale Dissidente” in collaborazione con i Circoli Proudhon.
Un simposio che ha annoverato eccezionali Ospiti ed eminenti Relatori, tra i quali Paolo Becchi, Alain de Benoist, Giuseppina Barcellona, Eric Zemmour, Diego Fusaro e Tiziana Ciprini, su i cui contenuti la Consul Press ha pubblicato a suo tempo e successivamente ben 4 interventi, che cercheremo di recuperare dai nostri archivi per renderli nuovamente visionabili.   

*2) – Mi piace altresì rammentare di aver partecipato come ospite ad una conferenza della Rivista Fuoco e della Comunità Raido svoltasi nel novembre dello scorso anno (precisamente sabato 25) presso il Caffé Letterario Hora Felix incentrata sul tema “Sovrani, non sudditi” (esaminato sulla Rivista) e sul recente Libro “La grande finanza e l’occidente” a firma di Marco Rossi, brillante autore di numerosi ed interessanti Testi.    
Molti i temi affrontati durante l’incontro, tra cui le principali tensioni geopolitiche, come quella palestinese e ucraina, nonché gli scenari politico-finanziari europei e mondiali, analizzati anche nelle loro dimensione storiche spesso  ignorate o sconosciute.

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libro di Ilaria Bifarini Grande Reset*3) – Il Grande Reset è una di quelle tematiche a cui la Consul-Press ha spesso dedicato la dovuta attenzione, pubblicando numerose recensioni su  articoli, libri e saggi a firma di Ilaria Bifarini, più volte anche applaudita e gradita ospite presso la Libreria Hora Felix, sia direttamente come autrice, sia come partecipante in dibattiti e Tavole Rotonde con altri Relatori.
Qui di seguito si riporta, tramite link, un articolo a firma di Alessandro Benini su Blackout- La Deriva dell’Occidente”, riguardante (se non erro) l’ultima conferenza del 28.1.2023 svolta dalla nostra brillante ricercatrice presso l’Hora Felix …..ed essendo trascorso oramai quasi oltre un anno, sarebbe auspicabile ospitarla nuovamente !

____________________Giuliano Marchetti

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Cinabro Edizioni, L'era del Post-Umano, La Società Trans-Umana, Pro-Vita e Famiglia, Raido, Rivista il Fuoco.