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La Famiglia

Giornata europea della cultura ebraica

Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 11:00 presso il Museo Ebraico di Roma si è tenuta la conferenza di presentazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta alla sua venticinquesima edizione e che quest’anno avrà luogo domenica 15 settembre, quest’anno toccando dal profondo il tema della “famiglia”.

Nel corso della conferenza è stato illustrato il programma ideato dall’Assessorato alla Cultura e dal Centro di Cultura della Comunità Ebraica di Roma, offrendo una panoramica affascinante degli elementi storici, cultuali, archeologici, filosofici e artistici che definiscono la ricca tradizione ebraica. Sono intervenuti il Rabbino Capo di Roma, Rav Riccardo Di Segni, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun, la Vicepresidente e Assessore alla Cultura della CER Antonella Di Castro, l’Assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre, e Massimo Bray, Direttore Generale Enciclopedia Treccani che ha ricordato gli stretti legami tra gli studi dell’Enciclopedia e il mondo ebraico. L’aria sembra ferma tra le meraviglie che si possono osservare durante la mostra: libri di preghiera con filature d’argento, decorazioni e coperture che sono sopravvissute ad un numero stupefacente di secoli, sedili di pietra e ancor più un focolare di ferro usato dai ragazzi per scaldarsi durante le lezione di rabbini inducono a una riflessione sul susseguirsi delle stesse pratiche in così tanti secoli, stupende tessiture che parlano dell’arte ebraica nei secoli passati, piccoli e grandi tesori qui radunati per testimoniare l’importanza dell’unità familiare all’interno della comunità ebraica. Tutto questo non dimenticando che tante arti non potevano essere praticate dagli ebrei in quanto gli erano negate visto che sono stati considerati gli artefici della morte del Cristo e quindi erano stati relegati all’esercizio dell’usura.

Al termine della conferenza, in anteprima per la stampa, sono state presentate le tre mostre realizzate per l’occasione, vedendo lo sviluppo in particolare della famiglia Del Monte nei secoli, ma porgendo lo sguardo anche ad altre famiglie di cui ci restano testimonianze.

Arte, storia e memoria, con l’esposizione di preziosi argenti,tessili, fotografie e manoscritti: spesso accadeva nei primi tempi del Cristianesimo che le tradizioni ebraiche come la shabbat venissero confuse con le prime manifestazioni della Religione Cristiana e nel museo, giustamente, se ne prende nota.

Ritratti familiari di artisti ebrei del Novecento, un percorso tra dipinti e sculture con l’intento di scorgere uno sguardo intimo e profondo sui legami familiari degli artisti in mostra. Le opere venivano commissionate ai tempi agli stessi artisti che lavoravano per il papato romano o per le grandi famiglie nobiliari. Infine, la mostra fotografica Centoventi anni di matrimoni al Tempio Maggiore: famiglia e tradizione degli ebrei di Roma, allestita sulla cancellata del Tempio, lungo via Catalana: venti scatti, dagli anni Dieci del Novecento ai giorni nostri, raccontano la storia della comunità capitolina attraverso le iconografiche foto di famiglia sugli scalini d’ingresso della Sinagoga, simbolo di continuità e legame familiare.

Hanno accompagnato i giornalisti nella visita guidata alle mostre il Direttore del Museo Ebraico di Roma Olga Melasecchi e il Direttore del Centro di Cultura Ebraica Giorgia Calò.

© Spuntarelli Francesco

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