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Implicazioni e Accessibilità dell’Operazione Laser agli Occhi

Scritto da Fulvio Muliere il . Pubblicato in .

a cura di Fulvio Muliere

In un mondo in cui la ricerca del miglioramento della qualità della vita e dell’autosufficienza visiva è sempre più al centro dei bisogni individuali, l’operazione laser agli occhi emerge come una soluzione sempre più diffusa. Tuttavia, dietro alla promessa di una visione chiara senza l’uso di occhiali o lenti a contatto, si nascondono sfumature filosofiche e riflessioni economiche che meritano di essere esplorate. L’intervento non solo risponde a necessità fisiche, ma si inserisce in un contesto di scelte finanziarie che spaziano dalle politiche sanitarie ai costi per i singoli pazienti. In un’analisi che abbraccia non solo la tecnologia e la medicina, ma anche le implicazioni economiche, ci interroghiamo su chi ha realmente accesso a questa opportunità e su come l’operazione laser possa essere percepita come una questione di classe sociale, benessere economico e parità di accesso ai benefici della medicina avanzata.

Le operazioni laser agli occhi, come la LASIK (Laser-Assisted in Situ Keratomileusis), sono diventate una delle soluzioni più popolari ed efficaci per correggere difetti visivi, come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Questi interventi, minimamente invasivi, sono in grado di restituire una visione nitida e naturale senza la necessità di occhiali o lenti a contatto. Tuttavia, non tutti sono candidati ideali per sottoporsi a queste operazioni. La scelta di accedere a un trattamento laser dipende da una serie di fattori, che vanno dalla salute generale degli occhi alla stabilità della visione, fino ad arrivare ad altri aspetti individuali, come l’età e le condizioni mediche preesistenti.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio chi può sottoporsi all’operazione laser agli occhi, chi non può e quali sono i criteri che determinano la possibilità di accedere a questo trattamento.

Cos’è l’operazione laser agli occhi?

L’operazione laser agli occhi è una procedura chirurgica avanzata che viene utilizzata per correggere i difetti refrattivi, ossia i difetti che impediscono una messa a fuoco corretta della luce sulla retina. Tali difetti comprendono la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. Questi difetti causano difficoltà nella visione a distanza, nella visione da vicino o una visione distorta. La chirurgia laser si propone di correggere queste imperfezioni rimodellando la cornea, la parte anteriore dell’occhio che riflette la luce sulla retina. Il laser ad eccimeri, infatti, agisce per rimuovere in modo preciso microscopici strati di tessuto corneale, modificando la sua curvatura e permettendo una corretta focalizzazione dell’immagine sulla retina.

Tra le tecniche più diffuse, la LASIK è quella più utilizzata per trattare la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. Durante la LASIK, il chirurgo crea un sottile lembo di cornea che viene sollevato, e il laser rimodella il tessuto sottostante. Successivamente, il lembo viene riposizionato, senza bisogno di punti. Un’altra tecnica diffusa è la PRK (cheratectomia fotorefrattiva), in cui il trattamento laser viene eseguito direttamente sulla superficie della cornea, senza creare un lembo, e la guarigione avviene in modo più graduale. Anche la LASEK è una variante della PRK, che prevede un trattamento simile ma con una tecnica di gestione del lembo differente.

Chi può fare l’operazione laser agli occhi?

L’intervento laser agli occhi può essere una soluzione efficace per molte persone, ma non tutti sono idonei a sottoporsi a questa chirurgia. Vi sono specifici requisiti da soddisfare per essere considerati idonei per il trattamento. Questi fattori comprendono l’età, lo stato di salute oculare, la stabilità della vista e alcune condizioni generali di salute.

1. Età appropriata

La fascia di età ideale per l’intervento laser agli occhi si colloca tra i 20 e i 40 anni. Sebbene la soglia minima di età sia generalmente di 18 anni, è consigliato attendere fino al raggiungimento della piena stabilità della vista. Infatti, durante l’adolescenza e i primi anni da adulto, la vista può continuare a evolversi, quindi correggere un difetto visivo prima che sia completamente stabile potrebbe non garantire risultati duraturi. Molti professionisti suggeriscono di attendere almeno un anno senza cambiamenti significativi nel difetto visivo prima di sottoporsi all’intervento. Inoltre, l’età massima per l’intervento laser non è rigidamente definita, ma spesso i medici raccomandano di valutare attentamente i rischi per persone con più di 45 anni, in quanto l’insorgere della presbiopia (difficoltà a vedere da vicino legata all’età) potrebbe complicare il risultato.

2. Difetti visivi correttibili

L’operazione laser è particolarmente indicata per la correzione della miopia (difficoltà di vedere da lontano), dell’ipermetropia (difficoltà di vedere da vicino) e dell’astigmatismo (visione sfocata a causa di una curvatura irregolare della cornea). La possibilità di correggere questi difetti dipende dall’entità del difetto stesso. Per esempio, nei pazienti con miopia superiore a -8 diottrie, o astigmatismi particolarmente elevati, il trattamento potrebbe non essere sufficientemente efficace a restituire una visione perfetta.

Secondo una ricerca pubblicata da The American Academy of Ophthalmology, la LASIK è generalmente efficace nel correggere miopie fino a -12 diottrie, astigmatismi fino a 5 diottrie e ipermetropie fino a +6 diottrie, con risultati molto soddisfacenti nella maggior parte dei casi. Tuttavia, per difetti superiori o particolarmente complessi, esistono altre soluzioni, come l’impianto di lenti intraoculari (ICL), che possono essere una valida alternativa.

3. Salute oculare generale

Un requisito fondamentale per essere idonei all’intervento laser è che l’occhio sia sano. Le persone con patologie oculari preesistenti, come il glaucoma, la cataratta o il cheratocono, sono generalmente escluse dalla chirurgia laser. Il glaucoma è una malattia che danneggia il nervo ottico e può influire negativamente sulla capacità di recupero post-operatorio, mentre la cataratta implica la presenza di una nuvolosità del cristallino, che può compromettere la visione e interferire con l’intervento laser. Il cheratocono, una malattia degenerativa della cornea che provoca un assottigliamento e un allungamento della sua superficie, esclude la LASIK, poiché il rimodellamento della cornea in questi casi risulterebbe problematico e rischioso.

4. Stabilità della visione

Un altro criterio importante per decidere se una persona può o meno sottoporsi all’intervento laser è la stabilità del difetto visivo. Un candidato ideale deve presentare una visione stabile da almeno un anno. In caso contrario, se la vista continua a cambiare, l’intervento laser potrebbe non risultare efficace, in quanto il difetto potrebbe evolversi anche dopo l’intervento. Secondo il National Institutes of Health, è fondamentale che il difetto refrattivo non subisca variazioni significative negli ultimi 12 mesi prima dell’intervento per garantire risultati a lungo termine.

5. Condizioni generali di salute

La salute generale del paziente è altrettanto importante per determinare se un intervento laser è adatto. Malattie sistemiche come il diabete, in particolare se non controllato, o condizioni autoimmuni che influenzano la capacità del corpo di guarire, possono precludere l’intervento. Inoltre, malattie come l’herpes zoster o altre infezioni virali o batteriche che colpiscono gli occhi potrebbero complicare il processo di guarigione post-operatoria.

Altre condizioni, come il grave occhio secco, possono anche essere un ostacolo all’intervento laser. L’occhio secco grave, infatti, potrebbe essere esacerbato dal trattamento, con sintomi di irritazione e visione sfocata che potrebbero non migliorare dopo l’intervento. Come avverte la European Society of Cataract and Refractive Surgeons (ESCRS), l’occhio secco deve essere trattato prima dell’intervento per evitare complicazioni.

6. Gravidanza e allattamento

Le donne in gravidanza o in fase di allattamento dovrebbero evitare di sottoporsi all’intervento laser. Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali possono alterare temporaneamente la vista, provocando fluttuazioni nei difetti visivi. Gli ormoni possono influire sulla forma della cornea e sulla produzione di lacrime, e questo può influenzare il risultato dell’intervento. Di conseguenza, è raccomandato aspettare almeno sei mesi dopo il parto o la fine dell’allattamento per valutare se il difetto visivo è stabile prima di procedere con l’intervento.

7. Aspettative realistiche

Infine, un candidato ideale è colui che ha aspettative realistiche riguardo all’intervento. Sebbene la chirurgia laser possa migliorare significativamente la qualità della visione, non è garantito che elimini completamente la necessità di occhiali o lenti a contatto. È importante che i pazienti comprendano che, sebbene i tassi di successo siano molto alti, i risultati possono variare a seconda delle caratteristiche individuali dell’occhio e dei difetti refrattivi. Inoltre, alcune persone possono sviluppare una lieve miopia o ipermetropia a lungo termine, che potrebbe richiedere una correzione supplementare.

Chi non può fare l’operazione laser agli occhi?

Nonostante la chirurgia laser sia una soluzione sicura ed efficace per molti, esistono alcune categorie di persone per le quali l’intervento non è consigliato. Queste esclusioni sono dovute a rischi per la salute oculare o alla probabilità che il trattamento non porti a risultati ottimali.

1. Patologie corneali e retiniche

Le persone con patologie corneali, come il cheratocono, sono generalmente escluse dalla LASIK. Il cheratocono è una condizione che provoca un progressivo assottigliamento della cornea, la quale perde la sua forma regolare. Poiché il trattamento LASIK modifica la forma della cornea, in presenza di cheratocono la chirurgia potrebbe danneggiare ulteriormente la struttura della cornea e compromettere la visione. Altri difetti strutturali o cicatrici corneali possono anch’essi impedire una correzione efficace.

Le patologie retiniche come la degenerazione maculare o la retinopatia diabetica sono anch’esse controindicazioni all’intervento laser. Queste condizioni influenzano direttamente la capacità della retina di ricevere immagini e possono complicare il recupero post-operatorio. Come sottolinea la American Academy of Ophthalmology, qualsiasi condizione che minacci la salute della retina esclude generalmente l’intervento laser.

2. Difetti visivi troppo elevati

Pazienti con difetti visivi estremamente elevati, come miopie superiori a -12 diottrie, o astigmatismi particolarmente gravi, potrebbero non essere candidati idonei. La capacità del laser di rimodellare la cornea ha limiti fisici, e quindi per alcune persone potrebbe non essere possibile ottenere un miglioramento adeguato della visione. In questi casi, l’impianto di lenti intraoculari (ICL) potrebbe rappresentare una soluzione alternativa.

3. Malattie sistemiche non controllate

Le malattie sistemiche non controllate, come il diabete grave o le malattie autoimmuni, sono condizioni che possono interferire con la guarigione post-operatoria. Persone con queste condizioni potrebbero non essere idonee all’intervento in quanto potrebbero avere una risposta infiammatoria anomala che può compromettere il risultato e aumentare il rischio di complicazioni.

4. Occhio secco grave e altre condizioni oculari

Le persone con grave occhio secco, che soffrono di una mancanza cronica di lacrime o una funzione lacrimale insufficiente, possono trovare l’intervento laser controindicato. Sebbene il trattamento possa ridurre temporaneamente la necessità di occhiali, il rischio di complicazioni come l’irritazione e la secchezza oculare post-operatoria è maggiore. In questi casi, i medici raccomandano di trattare prima la secchezza oculare con trattamenti specifici prima di considerare l’intervento.

Conclusioni

L’operazione laser agli occhi è un’opzione eccellente per correggere difetti visivi in molte persone, ma non tutti sono candidati ideali per questo trattamento. La scelta di sottoporsi a un intervento laser dipende da numerosi fattori individuali, dalla salute oculare alla stabilità visiva, passando per le condizioni generali di salute. È fondamentale che ogni paziente consulti un chirurgo oculista esperto per una valutazione completa e per comprendere i rischi e i benefici specifici del trattamento. L’intervento laser offre ottimi risultati, ma deve essere scelto solo da chi soddisfa i criteri di idoneità, per garantire i migliori risultati possibili a lungo termine.

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