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La Cataratta tra Diagnosi, Trattamento e Impatti Sociali
Scritto da Fulvio Muliere il . Pubblicato in Costume, Società e Religioni, Salute e Sanità.
a cura di Fulvio Muliere
Un’analisi approfondita delle implicazioni mediche, sociali ed economiche del trattamento chirurgico della cataratta, con un focus sugli avanzamenti tecnologici, la prevenzione, i costi sanitari e l’impatto sulla qualità della vita delle persone anziane e la sostenibilità dei sistemi sanitari globali.
Intervento Cataratta cosa c’è da sapere?
La cataratta è una delle principali cause di cecità a livello globale, ma oggi, grazie agli straordinari progressi della medicina e della chirurgia oftalmica, è trattabile con un intervento chirurgico che ha tassi di successo estremamente elevati. La chirurgia della cataratta è una delle procedure più comuni e sicure nel campo della medicina oftalmologica, con oltre 20 milioni di interventi eseguiti ogni anno nel mondo (WHO, 2019). Questo articolo esplorerà in dettaglio che cos’è la cataratta, quali sono le sue cause principali, i sintomi associati, le modalità diagnostiche e i trattamenti, con un focus particolare sull’intervento chirurgico e la sua evoluzione negli anni.
Cos’è la Cataratta?
La cataratta è una condizione oculare caratterizzata dall’opacizzazione del cristallino, la lente naturale dell’occhio che svolge un ruolo cruciale nella messa a fuoco delle immagini sulla retina. In uno stato di salute ottimale, il cristallino è trasparente, permettendo alla luce di passare senza ostacoli per proiettare immagini nitide sulla retina. Tuttavia, quando il cristallino diventa opaco, la luce non può più passare correttamente e la visione diventa progressivamente distorta. Inizialmente, la cataratta può non essere percepita, ma con il passare del tempo, i sintomi possono diventare abbastanza gravi da compromettere le attività quotidiane, come la lettura, la guida o la visione a distanza (Barton et al., 2020).
Il cristallino dell’occhio è costituito principalmente da proteine e acqua, ed è altamente trasparente in stato normale. Con l’età, queste proteine subiscono cambiamenti biochimici che ne alterano la struttura, creando grumi o accumuli che causano l’opacizzazione del cristallino. La visione sfocata e la riduzione del contrasto sono quindi i sintomi principali associati alla cataratta. La condizione può svilupparsi in uno o entrambi gli occhi, ma, a differenza di altre malattie oculari, la cataratta non è contagiosa e non si diffonde da un occhio all’altro (Harvey et al., 2018).
La cataratta è una condizione che tende a progredire lentamente, e se non trattata, può portare alla cecità completa. Tuttavia, è importante sottolineare che la cataratta è una delle patologie oculari più trattabili, e l’intervento chirurgico rappresenta una soluzione altamente efficace.
Cause della Cataratta
Sebbene la causa principale della cataratta sia l’invecchiamento, esistono numerosi fattori che possono accelerare o aumentare il rischio di sviluppare questa condizione. Comprendere le diverse cause può aiutare a prevenire o minimizzare i rischi associati alla cataratta. Tra i principali fattori di rischio, troviamo:
- Invecchiamento: L’invecchiamento è il fattore di rischio principale. Con il passare degli anni, il cristallino perde la sua elasticità e trasparenza. L’opacizzazione del cristallino è un processo naturale legato all’età, ma diventa clinicamente rilevante a partire dai 60 anni. Secondo uno studio del National Eye Institute (2019), la prevalenza della cataratta tra gli over 65 anni è di circa il 50%, con una crescita esponenziale della condizione tra gli over 75.
- Fattori genetici: La predisposizione familiare gioca un ruolo importante nello sviluppo della cataratta. Diversi studi hanno evidenziato che le persone con una storia familiare di cataratta hanno una probabilità significativamente maggiore di svilupparla rispetto alla popolazione generale. In alcuni casi, la cataratta congenita può essere diagnosticata nei neonati o nei bambini molto piccoli (Smith et al., 2017).
- Traumi oculari: Lesioni all’occhio, come quelle causate da incidenti o esposizioni a sostanze chimiche, possono danneggiare il cristallino e portare alla cataratta. La cataratta traumatica può svilupparsi anche anni dopo l’evento iniziale, rendendo difficoltosa la diagnosi precoce.
- Malattie sistemiche: Alcune patologie sistemiche sono correlate ad un aumentato rischio di sviluppare cataratta. Il diabete mellito, per esempio, è un noto fattore di rischio. Un’alta concentrazione di zuccheri nel sangue può danneggiare i vasi sanguigni degli occhi e accelerare il processo di opacizzazione del cristallino (Glynn et al., 2015). Anche l’ipertensione e l’obesità sono stati associati ad un rischio maggiore di cataratta (Jones et al., 2016).
- Esposizione ai raggi UV: L’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (UV) è un altro importante fattore di rischio. Studi epidemiologici hanno mostrato che coloro che trascorrono molto tempo all’aperto senza protezione solare, come occhiali da sole con filtro UV, sono più suscettibili alla cataratta (Taylor et al., 2000).
- Fumo e alcol: Fumare e consumare alcol in eccesso sono abitudini che aumentano il rischio di cataratta. Il fumo in particolare è stato collegato alla produzione di specie reattive dell’ossigeno, che danneggiano le proteine nel cristallino e ne accelerano l’opacizzazione (Gould et al., 2013). L’alcol, se assunto in quantità elevate, può compromettere il metabolismo del cristallino e favorire l’insorgenza della cataratta.
- Farmaci: L’uso prolungato di alcuni farmaci, in particolare i corticosteroidi, è un altro fattore di rischio. I corticosteroidi sono comunemente prescritti per trattare condizioni infiammatorie, ma il loro uso a lungo termine è stato associato ad un incremento significativo della probabilità di sviluppare cataratta (Williams et al., 2012).
Sintomi della Cataratta
La cataratta si sviluppa in modo graduale, con sintomi che peggiorano lentamente nel tempo. I segni iniziali della malattia possono essere lievi e passare inosservati, ma con l’avanzare della patologia, i sintomi diventano più evidenti e influenzano notevolmente la qualità della vita del paziente. I principali sintomi della cataratta includono:
- Visione sfocata o offuscata: La visione diventa sempre più imprecisa, come guardare attraverso una finestra appannata o nebbiosa.
- Difficoltà a vedere al buio: La capacità di vedere in condizioni di scarsa luminosità diminuisce, un problema che può rendere difficile la guida notturna o la lettura in ambienti poco illuminati.
- Aloni e bagliori: Le luci, soprattutto di notte, possono apparire circondate da aloni o bagliori. Questo fenomeno è particolarmente fastidioso quando si guida di notte o quando si è esposti a luci intense.
- Visione doppia: La cataratta può causare la percezione di due immagini sovrapposte, una condizione che rende difficile focalizzare gli oggetti.
- Perdita di contrasto: La capacità di distinguere tra toni di colore simili diminuisce. Questo può compromettere attività come la lettura o l’identificazione di oggetti a bassa luminosità.
- Cambiamenti frequenti nella prescrizione degli occhiali: I pazienti con cataratta spesso notano un cambiamento continuo nella prescrizione degli occhiali, poiché il cristallino perde la sua capacità di accomodare e focalizzare correttamente le immagini.
Diagnosi della Cataratta
La diagnosi di cataratta è relativamente semplice e si basa su una serie di esami oculistici. Il primo passo è un esame approfondito della storia clinica del paziente, seguito da una serie di test visivi e strumentali:
- Test dell’acuità visiva: Durante questo esame, il paziente deve leggere una tabella ottometrica a diverse distanze per determinare la gravità della perdita della visione.
- Esame con lampada a fessura: Questo strumento consente all’oculista di esaminare dettagliatamente la parte anteriore dell’occhio, inclusa la lente del cristallino, per identificare la presenza di opacità.
- Pachimetria: La pachimetria è utilizzata per misurare lo spessore della cornea e la pressione intraoculare, un dato importante per escludere altre condizioni oculistiche.
- Esame del fondo oculare: L’esame della retina e del nervo ottico è fondamentale per escludere altre patologie oculari che potrebbero causare sintomi simili alla cataratta, come il glaucoma.
Chirurgia della Cataratta
Quando la cataratta interferisce significativamente con la qualità della vita del paziente, l’intervento chirurgico è l’unica soluzione. La chirurgia della cataratta è una delle operazioni più sicure e efficaci al mondo, con un tasso di successo che supera il 98% (Oetting et al., 2018). L’intervento prevede la rimozione del cristallino opacizzato e la sua sostituzione con una lente intraoculare (IOL), una piccola lente artificiale che ripristina la visione.
Tipi di intervento
La tecnica chirurgica più comune per trattare la cataratta è la facoemulsificazione. Questo approccio utilizza ultrasuoni per frammentare il cristallino opaco, che viene quindi aspirato. L’intervento viene eseguito in anestesia locale, e il paziente può tornare a casa lo stesso giorno. Le fasi principali includono:
- Anestesia locale: L’occhio viene anestetizzato con colliri o tramite iniezione per ridurre il dolore durante l’intervento.
- Incisione corneale: Viene praticata una piccola incisione corneale di circa 2-3 millimetri per inserire lo strumento chirurgico.
- Frammentazione e rimozione del cristallino: Il cristallino opacizzato viene frantumato tramite ultrasuoni e aspirato attraverso l’incisione.
- Inserimento della lente intraoculare (IOL): Una lente artificiale viene inserita nell’occhio per ripristinare la visione. Le IOL possono essere monofocali o multifocali, a seconda delle esigenze del paziente.
In alcuni casi, quando la cataratta è più avanzata o complessa, si ricorre ad un’altra tecnica chirurgica, come l’estrazione extracapsulare. In questo caso, l’intervento richiede una maggiore incisione per rimuovere il cristallino.
Recupero post-operatorio
Il recupero dopo l’intervento chirurgico per la cataratta è generalmente rapido, e la maggior parte dei pazienti inizia a notare miglioramenti significativi della visione entro poche ore o giorni. I pazienti devono seguire una serie di raccomandazioni post-operatorie, come l’uso di colliri antibiotici e anti-infiammatori per prevenire infezioni e ridurre l’infiammazione.
Complicazioni e Prognosi
Nonostante l’intervento sia sicuro, esistono alcuni rischi e complicazioni. Le principali includono:
- Infezione (endofthalmite): Un’infezione grave che può compromettere la visione.
- Infiammazione: Se non trattata correttamente, l’infiammazione può rallentare il recupero.
- Edema maculare: Accumulo di liquido nella retina che può ridurre la visione.
- Dislocazione dell’IOL: La lente artificiale può spostarsi dalla sua posizione.
- Cataratta secondaria: Un’opacizzazione della capsula del cristallino che può richiedere un intervento laser.
La prognosi per la maggior parte dei pazienti è generalmente molto buona. Il trattamento chirurgico risolve efficacemente la cataratta, permettendo ai pazienti di riprendere le loro attività quotidiane in modo indipendente e migliorato.
La cataratta è una condizione oculare comune, soprattutto negli anziani, ma grazie ai progressi della chirurgia oftalmica, può essere trattata con successo. L’intervento di facoemulsificazione, insieme all’uso di moderne lenti intraoculari, offre ottimi risultati. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per migliorare la qualità della vita e prevenire complicazioni gravi.