“Un Uomo per bene”
FRANCESCO PIETRAMICO, UN UOMO PER BENE
Ancor nessun riconoscimento per il Commissario Prefettizio assassinato dai partigiani settantatre anni fa
di PIETRO CAPPELLARI*
Pietramico era nato il 3 Aprile 1891 a Bagno (L’Aquila), da una famiglia di proprietari terrieri. Era giunto a Leonessa nel Maggio 1943 e si era distinto come fervente fascista e come Direttore dell’Ufficio Comunale per gli Accertamenti Agricoli. Era un amico del Capo della Provincia Ermanno Di Marsciano, con il quale aveva già lavorato ad Agrigento.
Dopo la costituzione dello Stato Nazionale Repubblicano, Pietramico era stato tra i primi ad aderire e si era distinto nella riorganizzazione del Partito Fascista Repubblicano di Leonessa in qualità di Commissario di Fascio, visto che l’ultimo Segretario locale del PNF si era ben guardato da aderire al risorto Partito Fascista.
L’azione di Francesco Pietramico nella repressione della borsa nera non poteva che scontentare più di qualcuno, tanto che venne anche affermato che furono gli stessi borsisti neri a chiedere ai ribelli la testa dello zelante Commissario del Capo della Provincia.
Le nubi della guerra civile si addensavano anche su Leonessa e, ben presto, scaricarono il loro carico di sangue su tutto l’altopiano. La mattina del 26 Febbraio 1944, Pietramico salì sulla corriera che doveva portarlo a Rieti, per informare i suoi superiori di cosa accadeva nel Leonessano. Era una corriera piena di giovani che si dirigevano nel capoluogo per presentarsi alla chiamata di leva dell’Esercito Nazionale Repubblicano.
Verso le 7:00, la corriera diretta Rieti, partita poco prima da Leonessa, arrancava tra la neve e le strette curve della vecchia strada che portava a Fuscello. Giunto a 300 metri da La Forca, dove la strada si stringeva ulteriormente e dove i partigiani avevano preparato l’imboscata, il mezzo si fermò annaspando nella neve. Ciò, naturalmente, non scoraggiò i ribelli che, visto fallito il proprio piano, si diressero armi in pugno verso la corriera. Una trentina di partigiani, armati anche di due fucili mitragliatori – travisati con dei passamontagna – circondarono il mezzo che aveva appena ripreso il cammino e imposero a tutti di scendere mani in alto e mostrare i documenti personali: «I ribelli eseguivano le loro intimazioni tenendo i fucili spianati verso i viaggiatori.»
I partigiani prelevarono Francesco Pietramico ed il Milite Forestale Giovanni Mercatali, e si diressero verso Leonessa, mentre al conducente Checco Crescenzi venne ordinato di sostare per qualche minuto e, poi, far ritorno con tutti i passeggeri da dove era partito.
Trascorsi alcuni interminabili minuti, Crescenzi decise di ritornare a Leonessa. Sulla strada del ritorno, nei pressi di un traliccio dell’alta tensione, zona Borgo Mataloni, notò un uomo steso a terra con la faccia sporca di sangue: era Francesco Pietramico.
La morte di Francesco Pietramico non diede origine a nessuna rappresaglia e unanime fu la condanna del gesto: “Don Concezio si recò a benedire il fucilato e pregò inginocchiato accanto”.
I funerali di Francesco Pietramico si svolsero nella Chiesa di Santa Maria di Leonessa – alla presenza delle più alte cariche della RSI, in primis Ermanno Di Marsciano – e durante l’omelia di Don Pio Palla riecheggiarono parole di condanna dell’insano gesto che gettava sull’orlo del baratro della guerra civile il paese. I risultati non tarderanno a venire.
Gli imponenti funerali furono l’ultima grande manifestazione fascista a Leonessa. Per l’ultima volta si videro sfilare i bambini delle scuole in divisa delle organizzazioni giovanili del PFR: Balilla, Piccole Italiane, Avanguardisti, ecc. assieme alle numerose Autorità giunte da Rieti.
Ancor oggi nessuno conosce il nome di colui uccise il Commissario Prefettizio di Leonessa e le richieste avanzate alla locale Amministrazione comunale tre anni fa dal Comitato Pro 70° Anniversario della RSI in Provincia di Rieti perché Pietramico fosse riabilitato non hanno avuto mai nessuna risposta.
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*Pietro Cappellari, nato a Latina il 21.4.1975, inizia con questo articolo la sua collaborazione con l’Agenzia Giornalistica CONSUL PRESS. Laurea in Scienze Politiche (2000 presso “La Sapienza”), A.U nel 185° Corso dell’ E.I. (2002 – 2° classificato in graduatoria nazionale), Master in Relazioni Internazionali (2010 presso Istituto “Enrico Mattei”), successiva Laurea Magistrale in Storia e Società (2012 presso “Roma Tre”), Coordinatore del Gruppo Ricerche Storiche Fondazione RSI (2012 presso Istituto Storico di Terranova Bracciolini, in Arezzo). Autore di numerosi articoli di storia, di pubblicazioni scientifiche sul ‘900 Italiano, nonché vincitore di vari premi letterari e scientifici.