Quando la fede può costare la vita.
il Centro Franciscano Internazionale per il Dialogo di Assisi, in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma,
vi invitano giovedì, 27 aprile 2017, ore 18.00, nella Sala Conferenze dell’Accademia, alla presentazione del libro
Quando la fede può costare la vita. La storia del medico francescano Martin Benedict di Angelo Montonati,
(Casa Editrice Salmone Belforte & C., 2017).
Interveranno S.E. Prof. Liviu -Petru Zăpîrţan – L’ambasciatore della Romania presso la Santa Sede, P. Adrian-Sorin Giurgi – Vicario Provinciale della Provincia Frati Minori Conventuali della Romania, Dott. P. Eusebio Bejan – Vicepostulatore della Causa Martin Benedict, Dott.ssa Germina Nagâţ – Direttrice del Dipartimento Investigazioni del Consiglio Nazionalel per lo Studio degli Archivi della Securitate di Bucarest, Prof.ssa Ornella Parolini – Ordinario Biologia Applicata Università Cattolica del Sacro Cuore Roma, Dr. Guido Guastala – Direttore Casa Editrice Salmone Belforte & C, Angelo Montonati – l’Autore, moderera Monica Leonetti Cuzzocrea – giornalista. In programma anche un momento musicale sostenuto P. Emanuel Chiricheş – organista della Chiesa San Francesco in Assisi.
Martin Benedict – Il Servo di Dio nacque a Galbeni (Romania) nel 1931 da genitori contadini. Dopo la scuola elementare nel paese natale (1938-1945), entro nel settembre 1945 nel nostro Seminario di Halaucesti frequentandovi per tre anni la scuola. Con l’inizio della persecuzione ufficiale della Chiesa Cattolica e la nazionalizzazione delle scuole, completo la scuola superiore nel liceo a Bacau, iscrivendosi successivamente alla facolta di medicina all’universita di Iasi, dove si laureo nel 1957. Esercito la professione di medico a Raducaneni, Tatareni, Bacau e finalmente all’ospedale di Onesti (dal 1962 alla morte). Nel 1972 si ammalo gravemente all’intestino, subendo ben tre interventi nel giro di pochi giorni. I medici erano del parere che in breve tempo sarebbe morto. Invece e vissuto ancora per 14 anni, e tutti consideravano la sua vita un miracolo. Fu allora che la sorella Varvara, suora clandestina, si stabili presso di lui. Dopo ininterrotti contatti con i nostri frati (specialmente P. Gheorghe Patrascu) decise di continuare la sua preparazione alla vita religiosa e al sacerdozio. Sotto la guida di P. Patrascu, ministro provinciale di Romania in incognito, clandestinamente fece il noviziato, emise la professione temporanea nel 1976 e quella solenne nel 1979 (poiche non venivano tenuti registri a causa della particolare situazione storica, non conosciamo la data precisa) e fu ordinato sacerdote il 14 settembre 1980 dal vescovo greco-cattolico Alexandru Todea a Slanic Moldova. Durante tutto questo tempo continuo il suo servizio in ospedale, senza far scoprire agli agenti della “Securitate” (polizia segreta) la sua professione religiosa e il suo stato sacerdotale. Nel proprio appartamento, dove aveva un piccolo oratorio, celebrava la Santa Messa tutti i giorni. Per la sua continua preghiera, i fedeli lo chiamavano “il medico che prega molto”, e per la sua bonta e per il suo servizio appassionato “il nostro padre medico”. Si occupava non solo della salute corporale ma anche dell’anima dei suoi malati, esortandoli a pregare, a confessarsi, a regolare la loro vita matrimoniale… Milito soprattutto contro l’aborto e difese la dignita della persona umana con i suoi inalienabili diritti. Contribui inoltre all’edificazione di alcune chiese malgrado l’ostilita del regime comunista allora al potere. Durante il pellegrinaggio a Roma per la beatificazione del cappuccino romeno fra Geremia da Valacchia, avvenuta il 30 ottobre 1983, (durante la messa lesse in veste di laico un’intenzione della preghiera dei fedeli con un’aggiunta improvvisata, che mise in allerta ascoltatori interessati), fu riconosciuto come sacerdote dalla polizia segreta e da allora cominciarono le persecuzioni (con arresti, interrogatori, tentativi di avvelenamento e di investimento d’auto), che terminarono con la morte sopravvenuta il 12 luglio 1986. Un anno dopo la sua morte, l’acqua del pozzo situato a fianco della casa del paese natio comincio ad avere profumo e gusto di rose. Galbeni divenne, in brevissimo tempo, meta di pellegrinaggio e l’evolversi degli avvenimenti suscitava una forte preoccupazione per la “Securitate”. Tuttavia ogni loro tentativo di fermare il flusso della gente falliva sempre. Circolavano voci di tanti miracoli di guarigione compiuti e la gente comincio a pregare con devozione e chiedere l’aiuto e la grazia di Martin. Il suo ricordo e vivo sia nella Provincia che presso i laici. Il processo di canonizzazione è iniziato il 14 aprile 2007.
Angelo Montonati – Nato a Varese il 25 ottobre 1931, giornalista professionista dal 1959. Ha cominciato nel quotidiano di Varese “La Prealpina” come cronista addetto alle pagine della Provincia, passando poi alla redazione milanese del quotidiano economico-finanziario “Il Sole” prima della fusione con “24 Ore”. Nel 1966 è a Roma come redattore e inviato alla Radio Vaticana, dove contribuisce al lancio del neonato Radiogiornale. Nel 1969 inizia, sempre a Roma, il servizio a “Famiglia Cristiana” come inviato e vaticanista. È questo da considerarsi il periodo aureo da professionista in un periodico che allora raggiungeva tirature altissime (circa un milione e mezzo di copie settimanali senza resa). Un giorno don Renato Perino, superiore generale della Società San Paolo, gli manda una lettera nella quale, esprimendogli la sua stima, lo coopta d’autorità nei Cooperatori Paolini. Dal 1980 al giugno 1981, tornato al Nord per assistere la mamma inferma, dirige il quotidiano cattolico di Como “L’Ordine”, tornando poi nel novembre 1981 tra i Periodici Paolini come caporedattore del mensile “Jesus”. Come esperto di informazione religiosa si è interessato delle vicende degli ultimi Pontefici (ha curato per Rizzoli un’antologia di pensieri tratti dagli scritti e discorsi di Giovanni Paolo II), e ha curato per un anno per RAI2 la presentazione del santo del giorno. È inoltre autore di una quarantina di volumi riguardanti santi, beati, servi di Dio, fondatori, fondatrici, protagonisti a vario titolo della vita ecclesiale, viaggi missionari, nonché commenti alle parabole evangeliche. Tra questi: Santa Francesca Romana, Beata Elisabetta Renzi, Beata Ulrica Nisch, Beata Maria Teresa Scherer, Sant’Egidio di Taranto, San Riccardo Pampuri, San Benedetto Menni, Beato Filippo Smaldone, San Daniele Comboni, Sant’Antonio Maria Zaccaria (con prefazione dell’allora cardinale Ratzinger), Beata Gaetana Sterni, Beato Domenico Lentini, San Giorgio Preca, il Beato Tommaso Reggio, la Venerabile Elisabetta Sanna, i Servi di Dio Giuseppe Lazzati, Don Carlo Cavina, Mons. Angelo Ramazzotti, Juliette Colbert Marchesa di Barolo, Luigia Tincani, Madre Ignazia Isacchi, Madre Margherita Lussana, suor Irene Stefani, i coniugi Lelia e Ulisse Amendolagine, suor Edvige Zivelonghi. Altri volumi riguardano Don Francesco Bono (un fondatore), mons. Roberto Ronca (vescovo e fondatore), il vescovo missionario mons. Luigi Santa, la storia della Comunità di Sant’Egidio, le interviste col Rettore Maggiore dei Salesiani don Egidio Viganò (Don Bosco ritorna), con i coniugi Billings (Due vite per la vita), con Padre Livio Fanzaga (Tra cielo e terra Radio Maria) e con il medico dott. Dario Spallone (Un comunista anomalo). E ancora: Continente Uomo (in occasione del centenario delle prime missioni salesiane in America Latina), Padre Coraggio (il comboniano padre Emilio Prandina), Due volte fratello (dedicato ai fratelli coadiutori comboniani), Pane, amore, o fantasie? (reportage in Brasile tra le aree urbane di massima povertà e tra gli indios del Mato Grosso) e un viaggio tra gli ospedali africani dei Fatebenefratelli (Morire in Africa, morire per l’Africa).Infine, L’anticamera del Regno, una originale interpretazione delle parabole evangeliche (con prefazione di mons. Gianfranco Ravasi) che è stata tradotta in diverse lingue, e una guida al pellegrino del Sacro Monte di Varese (con prefazione del Segretario di Paolo VI mons. Pasquale Macchi).Collabora tuttora ai Periodici Paolini (Famiglia Cristiana, Jesus, Club3 e Cooperatore Paolino), al mensile “Rogate” dei Padri Rogazionisti, al settimanale torinese “Il Nostro Tempo” e alla “Radio Vaticana”, mentre per “Radio Maria” dal 1996 cura ogni prima domenica del mese un programma di due ore sui santi, beati, servi di Dio, dal titolo “I Sempre Giovani”. Di 140 trasmissioni, Radio Maria ha già realizzato 7 CD.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.