Il cortile come memoria
Sabato 20 e Domenica 21 u.s. a Roma tutto il centro storico ha ospitato un’iniziativa interessantissima: l’apertura, a titolo di visita guidata, di 30 cortili dei palazzi storici, da Palazzo Attolico a Palazzo Torlonia.
In essi, la storia europea – perchè è in relazione all’Italia che l’Europa si è fatta grande, ed in particolare con la nostra Eterna Urbe, si offre come una rosa centifoglie varia nei suoi oggetti: costumi dei Borgia, con tutto il lusso che si può ben immaginare, ma anche con la fantasia che dall’Ottocento, gli abiti maschili hanno perso, e poi collezionismo, pezzi di sculture antiche, pittori moderni, porcellane e vetri preziosi, affreschi e mosaici. Nomi prestigiosi ed oscuri ma incantevoli artigiani: c’è da passare un giorno intero, lasciando da canto gli sfasci politici ed i dubbi economici dei palazzi del potere. Si ritorna pieni, sbalorditi, e pronti a riprendere le armi intellettuali che da sempre ci hanno distinto. Fare un cenno ad ognuna delle esposizioni sarebbe veramente impegnativo come tempo, pertanto ci si circoscrive al senso di gratitudine che può avere il nostro senso del bello, ed agli eleganti, luminosi cortili che, anche nelle architetture, rammentano il genio degli atri e dei peristili romani e quella forza artistica creativa infinita che la nostra terra possiede.
Marilù Giannone