75° Anniversario Relazioni Giappone – Santa Sede
LXXV° ANNIVERSARIO RELAZIONI DIPLOMATICHE
TRA GIAPPONE E SANTA SEDE
I rapporti diplomatici ufficiali fra Giappone e Santa Sede sono stati istituzionalizzati solo nel marzo del 1942, anche se le loro relazioni erano iniziate fin dal 1549, quando lo il sacerdote spagnolo della Compagnia di Gesù, Francesco Saverio, visitò l’Arcipelago e vantano quindi una storia di oltre 460 anni. Non si può non rilevare come tale ufficializzazione è avvenuta quando vigeva il patto tra le “Tre Potenze dell’Asse”: Italia, Germania e Giappone, noto anche come RO.BER.TO …. ROma–BERlino–TOkio.
Va altresì rilevato che i rapporti tra la Chiesa e l’Oriente costituiscono un argomento che ha sempre stimolato gli interessi storici e culturali di numerosi redattori di questa Agenzia Giornalistica ….. in particolare se poi riguardano “Il Paese del Sol Levante”, sia per motivi di affinità elettive verso i valori della Tradizione, sia per la condivisione di una certa visione del mondo.
Ritornando comunque al 75° anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra Vaticano e Giappone, riteniamo debbano essere evidenziate anche numerose altre iniziative artistiche e culturali che hanno preceduto le rappresentazioni teatrali svoltesi il 23 e 24 giugno, come illustrato nel precedente intervento “Vatican Kangin Noh”
Va ricordato infatti che, alla presenza del Cardinale Francesco Monterisi e del Nunzio Apostolico Joseph Chennoth, l’Orchestra Sinfonica Gioacchino Rossini di Pesaro ha tenuto un concerto alla Orchard Hall di Bunkamura a Tokyo per celebrare la ricorrenza. Il Concerto, iniziato con l’Inno a Pesaro di Ortolani, si è concluso con la Messa da Requiem di Mozart in ricordo delle vittime dello tsunami di sei anni fa. Saul Salucci, presidente dell’Orchestra, ha effettuato un tour di due settimane, con oltre una quarantina di elementi, iniziando a Kakegawa – città gemellata con Pesaro – e toccando altre città, da Hiroshima a Sapporo e ad Hamamatsu. La tournée è stata organizzata dal tenore Masahiro Shimba, già da più anni promotore di concerti di solidarietà per le persone colpite dello tsunami, sia in Giappone sia in Italia.
Va ancora evidenziato che lo scorso 31 gennaio Fumio Kishida, Ministro degli Esteri del Giappone, incontrando a Tokyo l’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per le relazioni con gli Stati, con l’occasione di tale 75° Anniversario, ha sottolineato come Giappone e Vaticano diano grande importanza al perseguimento della pace, al bando delle armi nucleari, allo sviluppo della cooperazione ed al rispetto dei diritti umani. Inoltre, come già richiesto in precedenza dal Premier Shinzo Abe, il Ministro Nipponico ha rinnovato l’invito a Papa Francesco per una sua visita in Giappone… ed in particolare ad Hiroshima, affermando come il Vaticano rappresenti anche la “voce della coscienza” della comunità internazionale.
Tra l’altro il Santo Padre sembrerebbe avere un grande desiderio di visitare il Giappone, come affermato dal Cardinale Monterisi, fin da quando era ancora un giovane gesuita a Buenos Aires (ma i suoi “superiori” di quel tempo disposero altrimenti)… ed ora tale desiderio potrebbe finalmente concretizzarsi, forse nel prossimo anno… e ciò anche perché nel corso del 2017 ad Osaka ha avuto luogo la cerimonia della beatificazione del “Primo Samurai” – Takayama Ukon – vissuto tra il ‘500 e il ‘600. Altra rilevante ed importante notizia riguarda ancora direttamente il Governo del Giappone che ha recentemente riproposto presso l’Unesco il riconoscimento dei siti cristiani di Nagasaki e Kumamoto come simboli del Patrimonio dell’Umanità.
Il “Ciliegio in fiore” ben si configura vicino sia a Piazza San Pietro, sia al Colosseo.