Skip to main content

Preti (e Pretori) d’assalto

Si dice che i proverbi siano la “Saggezza dei Popoli”   …. e, tra questi, è bene rammentare un proverbio che sentenzia come “quando un dito indica la luna, gli imbecilli guardano il dito e non la luna”. Questo è l’ esempio in cui va inquadrato “il caso di DON MASSIMO BIANCALANI” che ha postato su fb una foto con un  gruppetto  di Nativi Africani (Senegal e Paesi limitrofi) in piscina. Quasi tutti gli imbecilli hanno guardato con attenzione la festosa nuotata dei negretti, mentre quasi nessuno ha letto con attenzione la frase dello scellerato sacerdote, posizionata accanto alla foto che così enfatizzava il lieto avvenimento:  “E OGGI IN PISCINA! LORO SONO LA MIA PATRIA, I RAZZISTI E I FASCISTI SONO I MIEI NEMICI “.
Il  Parroco di Vicofaro d Pistoia, probabilmente, con tale affermazione non si è reso  conto di aver collezionato una serie di strafalcioni – non solo linguistici e concettuali – ma, come Sacerdote, di aver anche propagandato concetti di istigazione alla discriminazione politica e all’odio ideologico. A mio giudizio (*1), infatti, affermare: “I fascisti sono i miei nemici !” non credo sia molto in linea con l’ecumenismo cattolico che, a quanto pare, verrebbe applicato od interpretato sia dalla Chiesa, sia dai propri Pastori, a seconda le circostanze e le convenienze contingenti.

Tale affermazione  “I FASCISTI SONO MIEI NEMICI” mi richiama alla mente un’altra frase “UCCIDERE UN FASCISTA NON È REATO” che, durante i lugubri “anni di piombo”, ha a lungo campeggiato sulle mura dell’Ospedale Policlinico Umberto I in Roma in viale Regina Elena. Tale slogan – in caratteri cubitali, quasi ad altezza uomo – testimoniava la quotidiana istigazione alla violenza omicida da parte dei gruppettari rossi contro altri giovani, solo perché militanti in un altro versante della politica e solo perché idealmente o spiritualmente legati a coloro che scelsero di combattere nella così detta “parte sbagliata”.

Contro questo slogan infame, mai una tentata parziale rimozione, mai una protesta o un’interpellanza, né un’iniziativa da parte del Sindaco, del Consiglio Comunale, del Prefetto, del Questore, del Commissariato di Zona, dei Vigili Urbani, della Polizia Municipale, dei Parroci delle vicine Chiese, né di qualche Sacerdote di passaggio o di qualche altro sperduto “pastore di anime”. Mi piacerebbe sapere se tutti costoro fossero stati a quel tempo conniventi con i truci “autori” di tale scritta, o forse loro simpatizzanti, o semplicemente troppo distratti 

E certamente la frase di Don Massimo Biancalani potrebbe ricevere oggi l’approvazione da parte di Lady Laura Boldrini, così come il vecchio slogan dei gruppettari rossi degli anni di piombo avrà ricevuto il plauso dei partigiani dell’Anpi, oggi tanto ben voluti sempre dalla nostra ineffabile Fata Turchina la quale, querelando tutti coloro che – per motivi politici, ideologici, etici e morali – si permetteranno di offenderla, offrirà molte occasioni di lavoro a Preture forse pigre o troppo distratte.

Giuliano Marchetti 

(*1) Cattolico / Ghibellino …. e fieramente un “Cuore Nero”)

 

 


Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.