«Si ritrovano qui ogni giorno – racconta il proprietario – per studiare o scovare nuovi autori tra gli scaffali. Qui si confrontano, scherzano, s’innamorano. Crescono. Da 17 anni». Zalib è nata nel 2000 come libreria specializzata in letteratura per ragazzi e testi scolastici, ma da quasi tre anni è scaduto il contratto d’affitto con la proprietà dell’immobile, ovvero gli eredi Doria Pamphilj. «Nel frattempo è esploso Amazon – spiega Zavaroni – e vendere libri è sempre più faticoso. Servono almeno 25 mila euro per andare avanti. Fino all’ultimo ho cercato una soluzione – dice il libraio – per questo non avevo detto nulla ai ragazzi».
La reazione dei ragazzi è stata immediata e decisa, con sit in di protesta, una raccolta fondi (anche online) che ha già racimolato 8 mila euro, l’hashtag #SaveZalib che rimbalza sui social e una pagina Facebook dove seguire gli sviluppi della faccenda.
“E’ arrivato il momento di dare indietro a chi ha dato tanto per 17 anni. E’ arrivato il momento di salvare un luogo che ha accolto ragazzi ogni giorno, quattro mura che hanno ascoltato momenti di gioia, di tristezza, di rabbia, di amore di varie generazioni di ragazzi nel corso degli anni. Aiutiamo Marco a continuare a regalare una seconda casa a tanti ragazzi uniti da un senso di appartenenza ad una generazione che ha condiviso i migliori e peggiori momenti di questo quasi ventennio. Con un semplice click potete aiutarci a non far sparire una libreria per ragazzi nel cuore di Roma”. Firmato: I ragazzi di via della Gatta 1/b.
Il messaggio che i ragazzi hanno lanciato è chiaro e da due giorni proseguono le iniziative di solidarietà e di “riscatto” della libreria con una serie di eventi ed una raccolta fondi.
Qui a questo link è possibile contribuire alla raccolta fondi.
