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I 90 giorni più lunghi della Terza Repubblica

 CRONOLOGIA di un ITER  per un agognato cambiamento 

QUASI UNA RADIO-CRONACA, TUTTE LE TRATTATIVE MINUTO PER MINUTO 

Piccola doverosa premessa: nel corso di questa ricostruzione cronologia, vista la convulsa e frenetica alternanza di dichiarazioni e smentite, il lettore troverà possibili “flash back”, per usare un termine propriamente cinematografico, al fine di tornare su alcuni punti per comparare le fonti da cui abbiamo preso spunto.

Grazie e buona lettura, da effettuarsi con un pò di tempo a disposizione vista la mole di notizie raccolte.

Elezioni del 4 Marzo sarà la disfatta del PD, da qui inizierà l’era Martina. La coalizione di centrodestra ottiene il 37 per cento, trionfo della Lega che batte Forza Italia. Ma la vera sorpresa (forse preannunciata) è il M5s, primo partito, con oltre il 32 % dei consensi. Renzi annuncia che lascerà la segreteria del PD ma solo dopo la formazione del Governo. Fatica a nascere il nuovo esecutivo e così trascorrono quasi 90 giorni poi a pochissimi giorni dalle celebrazioni del 2 Giugno è fatta: l’Italia dopo lunga attesa ha un Premier ed un Governo.

Ripercorriamo i convulsi giorni della futura “Terza Repubblica”, quella del paventato cambiamento; con un’attenta ricerca abbiamo cercato di raccogliere più dati possibili a riguardo, ci perdonerete se capiterà la svista di qualche omissis.

Vediamo come il quotidiano Il Foglio, ha riassunto la “querelle”:  “Palazzo Grazioli, l’ex premier, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni hanno dato il mandato a Matteo Salvini a incontrare il M5S per cercare una soluzione per le presidenze di Camera e Senato. Tutti e tre escludono intese col Pd. Il leader della Lega chiama Di Maio: è un primo avvicinamento. Dall’intesa Lega e 5-Stelle escono i presidenti di camera e senato: Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Si apre la fase delle consultazioni. Di Maio prova a tenere socchiusa la porta al Pd: “Siamo aperti a tutti”. Ma arriva l’alt di Travaglio: “Se va con Lega gli servirà una scorta.

Ha così inizio il tam tam mediatico: Di Maio su La7 propone come candidato premier un “contratto di governo”: sì alla Lega e al Pd “derenzizzato”. Immediato il no dei democratici.  Il 10 aprile le prime consultazioni, ma non emergono intese e servirà un nuovo giro. Sempre più tesi i rapporti tra la Lega e il M5S sul ruolo di Berlusconi, che Di Maio vorrebbe fuori dai giochi. Il centrodestra invece serra le fila.

Parte il secondo giro di consultazioni. Le battute non concordate di Berlusconi contro i Cinquestelle alla fine dei colloqui allontanano una soluzione. Il Pd esce dal bunker e si dichiara pronto a incontrare chi sarà incaricato da Mattarella “per confrontarsi sui punti programmatici”. Tutti i protagonisti della partita sono all’inaugurazione del Vinitaly, che si fa crocevia della politica italiana. “Se Di Maio vuole il forno di Renzi si accomodi”, dice Salvini riprendendo una metafora del capo dei Cinquestelle che aveva detto: “Aspetto qualche giorno, poi uno due forni chiude”.

 Il 18 aprile Mattarella dà mandato esplorativo alla presidente del Senato Casellati ma il 20, l’esito delle sue consultazioni si risolve in un nulla di fatto.  Il 22 aprile il centrodestra vince le regionali in Molise. Il giorno dopo il presidente della Repubblica dà incarico esplorativo a Fico.  Di Maio scarica Salvini e apre al Pd. Martina si dice disponibile. “C’e’ dialogo, il mio mandato si chiude con esito positivo”, esulta Fico il 26 aprile. Ma per tirare le somme, Mattarella attende la Direzione del Pd.

29 aprile: trionfo della Lega in Friuli Venezia Giulia. Alla sera Renzi, da Fabio Fazio, rompe il silenzio che si era autoimposto e nega la fiducia a un esecutivo a guida cinque stelle. Martina lo attacca: “Così rischiamo l’estinzione”.

3 maggio: arriva l’attesa riunione della Direzione del Pd che ritrova l’unità su una mozione di Martina e accoglie anche le posizioni di Renzi. Si fa strada l’ipotesi di un governo di tregua o istituzionale, che non piace però né alla Lega né ai Cinquestelle. Dopo la breve parentesi “governativa” il Movimento rispolvera il lessico barricadero. “Traditori” del Popolo è la parola d’ordine. Il 4 maggio Grillo rilancia l’ipotesi di un referendum sull’euro. Per di Maio è solo una battuta.

Terzo giro di consultazioni. Il Presidente della Repubblica rompe gli indugi e annuncia l’eventualità di un Governo neutrale che dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre per andare subito dopo a elezioni. M5S e Lega restano contrari e chiedono elezioni subito, prima il 24 giugno, poi l’8 luglio, poi il 22 luglio, in piena estate.

Il 7 maggio, Di Maio annuncia un passo indietro sulla premiership. Il 9 maggio, toglie anche il veto su Berlusconi e dice che la colpa dello stallo è di Renzi. Berlusconi dà l’ok a un governo Lega-M5s, senza votare la fiducia. I due vincitori delle elezioni chiedono 24 ore a Mattarella. 

15 maggio: Huffington post rivela una prima bozza del programma di governo, stilato a Milano da Salvini e Di Maio. 21 maggio, i leader di Lega e M5s salgono al Colle da Mattarella e indicano Giuseppe ConteE come premier. Il presidente della Repubblica si consulta coi presidenti di Camera e Senato. 22 maggio. Sembrava quasi fatta ma l’accordo tra Lega e M5s sul candidato premier e sulla squadra di governo sembra di nuovo prendere il largo. La rincorsa verso l’incarico al candidato giallo-verde e a seguire la delicata architettura di pesi e contrappesi tra le due forze politiche inizia a scricchiolare sotto il peso di due macigni: il fardello di Paolo Savona, candidato al Tesoro (che Matteo Salvini vuole fortemente ma che lascia dubbioso il Colle) e il profilo del candidato premier portato da Luigi Di Maio, finito sotto la lente dei giornali di tutto il mondo per la vicenda del curriculum ritoccato.

23 maggio. Ci siamo. Alle 17.30 Mattarella convoca Conte al Quirinale e gli assegna l’incarico, che lui accetta con riserva. 25 maggio, Conte sale al Quirinale ma senza lista dei ministri. La trattativa per il governo Lega-M5s è in salita e i tempi si allungano ancora. I cinque stelle e la Lega blindano Savona, possibile ministro dell’Economia nonostante i richiami di Mattarella, che dice no ai “diktat”. “Sono davvero arrabbiato”, scrive Salvini su Facebook. Lo spread tocca quota 215.

La sera di domenica 27 maggio è la notte più lunga della Repubblica: Mattarella riceve Conte, che scioglie le riserve e rimette l’incarico di formare il governo. Il presidente della Repubblica spiega che il problema è l’aut aut della Lega sul nome di Savona, considerato inadatto per le sue posizioni sull’euro. Inizia la crisi istituzionale. Mattarella convoca l’ex commissario per la spending review, Carlo Cottarelli.” A questo primo tempo di un match serrato facciamo seguire un secondo tempo che entra più nel dettaglio e nello specifico, come riportato su:

https://www.tpi.it/2018/05/11/consultazioni-governo-2018-quirinale-diretta/

A questo punto è doveroso un tornare un pochino indietro, come a riavvolgere il nastro per “riascoltare” meglio alcuni passaggi ed approfondire alcuni dettagli, calcisticamente si chiamava “moviola”.

Venerdì 11 maggio – ore 08.20. Martina: “Pd presenterà norma su conflitto d’interessi”. “Non so quanto durerà questo tentativo di alleanza che è già pieno di contraddizioni. Noi una norma per regolare un nuovo conflitto di interesse la presenteremo di certo, discuteremo e presenteremo una norma che applica pienamente l’articolo 49 sulla trasparenza dei partiti e dei movimenti”. Lo ha detto il segretario reggente del Partito democratico, Maurizio Martina, intervistato questa mattina su Radio1.

Intanto prosegue la trattativa tra Movimento Cinque Stelle e Lega per la formazione del nuovo governo. “Sono preoccupato quando si compone l’ipotesi di un’alleanza di governo tutta giocata su una capacità di spesa insostenibile per lo Stato”, ha commentato Martina. “Non si possono mettere insieme Flat fax e reddito di cittadinanza perché insieme creano solo più deficit e debito. Scaricheranno le risposte di questo governo sulle generazioni future. Noi dobbiamo sfidarle, prepararci a costruire l’alternativa. Una opposizione che sta nel paese reale, che sfida questo nuovo governo con risposte socialmente più equilibrate. Sulle spalle abbiamo un lavoro enorme”, ha aggiunto il segretario reggente dem.

Giovedì 10 maggio – ore 13.14. Nuovo governo 2018. ore 13.03. Di Maio: “Lavoreremo prima sui temi”. “Con Matteo Salvini abbiamo deciso di lavorare subito, oggi pomeriggio, per stilare il contratto di governo”, ha detto Luigi Di Maio dopo l’incontro con Matteo Salvini di questa mattina. “Partiremo dai temi, questa è la terza repubblica, dove i politici fanno un passo indietro e i cittadini fanno un passo in avanti”, ha aggiunto, specificando di non voler partecipare al totonomi sui possibili premier e ministri. ore 12.22. Di Maio: “Finalmente possiamo occuparci del paese”.  “Ora passiamo il prima possibile a dare un governo all’Italia. Stamattina con Matteo Salvini abbiamo convenuto sul fatto che bisogna partire dai temi”, ha detto Luigi Di Maio in una diretta Facebook. ore 11.30 – Salvini-Di Maio: “Significativi passi avanti”.  Dalla riunione di questa mattina emergono “significativi passi avanti” verso il nuovo Governo. Lo scrivono Luigi Di Maio e Matteo Salvini con una nota congiunta. Nel pomeriggio nuova riunione M5s-Lega con i tecnici.

“Si è svolto questa mattina presto alla Camera l’incontro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Presenti anche Vincenzo Spadafora e Giancarlo Giorgetti. Clima positivo per definire il programma e le priorità di governo. Già oggi pomeriggio la prima riunione con i responsabili tecnici dei diversi settori MoVimento 5 stelle e Lega”. “Sulla composizione dell’esecutivo e del premier sono stati fatti significativi passi in avanti nell’ottica di una costruttiva collaborazione tra le parti con l’obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare presto una risposta e un governo politico al Paese”, conclude la nota. ore 11.27 – La scelta del Cavaliere: Perché Berlusconi ha deciso di aprire al governo M5S Lega

ore 10.51 – Terminato incontro Di Maio-Salvini. A breve, si apprende da fonti parlamentari, sarà diffusa una nota congiunta sull’incontro. ore 10.03 – Trattativa Di Maio-Salvini: ecco i punti dell’accordo. È in corso a Montecitorio un nuovo incontro tra Di Maio e Salvini dopo che ieri Silvio Berlusconi ha fatto un passo di lato per favorire la nascita di un accordo di governo. Qui abbiamo esaminato quali sono i nomi in lizza per la premiership e quali sono le altre condizioni per l’accordo di governo.

Mercoledì 9 maggio – ore 21.23 – Berlusconi: “Nessun veto a governo M5S-Lega, ma non voteremo fiducia”. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha sciolto le riserve sulla possibilità di un governo tra M5S e Lega, dicendo che questo non intaccherà l’alleanza del centrodestra. “Il Paese da mesi attende un governo”, ha scritto Berlusconi in una nota. “Continuo a credere che la soluzione della crisi più naturale, più logica, più coerente con il mandato degli elettori sarebbe quella di un governo di centrodestra, la coalizione che ha prevalso nelle elezioni, guidato da un esponente indicato dalla Lega, governo che avrebbe certamente trovato in parlamento i voti necessari per governare. Questa strada non è stata considerata praticabile dal capo dello Stato. Ne prendo atto”.

“Da parte nostra non abbiamo posto e non poniamo veti a nessuno”, prosegue il Cavaliere, “ma – di fronte alle prospettive che si delineano – non possiamo dare oggi il nostro consenso ad un governo che comprenda il Movimento Cinque Stelle, che ha dimostrato anche in queste settimane di non avere la maturità politica per assumersi questa responsabilità”. “Per quanto ci riguarda non è mai neppure cominciata una trattativa, nè di tipo politico, nè tantomeno su persone o su incarichi da attribuire”, sottolinea l’ex premier. “Se però un’altra forza politica della coalizione di centrodestra ritiene di assumersi la responsabilità di creare un governo con i Cinque stelle, prendiamo atto con rispetto della scelta. Non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali”, aggiunge. “In questo caso non potremo certamente votare la fiducia, ma valuteremo in modo sereno e senza pregiudizi l’operato del governo che eventualmente nascerà, sostenendo lealmente, come abbiamo sempre fatto, i provvedimenti che siano in linea con il programma del centrodestra e che riterremo utili per gli italiani”, conclude. “Se questo governo non potesse nascere, nessuno potrà usarci come alibi di fronte all’incapacità – o all’impossibilità oggettiva – di trovare accordi fra forze politiche molto diverse. Di più a noi non si può chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori. Tutto ciò non segna la fine dell’alleanza di centro-destra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori. Continuiamo a lavorare per tornare a vincere, ma soprattutto perché torni a vincere l’Italia”.

ore 20.40 – Mattarella concede altre 24 ore per la formazione di un governo – I leader del Movimento 5 Stelle e della Lega hanno chiesto a Sergio Mattarella 24 ore per cercare di dar vita ad un nuovo governo. Il presidente della repubblica ha ricevuto la richiesta di Di Maio e Salvini nella mattina e ha deciso di concedere ai partiti altre 24 ore. Scaduto il nuovo termine, Mattarella vuole avere un nome e i numeri delle due maggioranze per Camera e Senato, altrimenti affiderà a una personalità super partes l’incarico di dar vita a un esecutivo di servizio.

L’intesa per un governo tra M5S e Lega sembra quindi vicina, ma rimane ancora da definire chi ricoprirà la carica di premier. “L’alleanza di centrodestra non si rompe, attendiamo le parole di Berlusconi”, ha ribadito Salvini in giornata.  Intanto il leader di Forza Italia valuta “l’astensione benevola” per consentire la formazione del nuovo governo.

In mattinata, Matteo Salvini aveva ribadito di non essersi dato per vinto. “Fino all’ultimo minuto ci proverò, a costo di sembrare uno che pecca di ottimismo e di fiducia”, aveva dichiarato il leader della Lega. A poche ore di distanza, Luigi Di Maio aveva invece tolto il veto su Forza Italia, spiegando che Silvio Berlusconi è il meno responsabile di questo stallo politico. Quello dei 5 Stelle, dunque, “non è un veto su Berlusconi, ma la volontà di dialogare con la Lega”. “Noi vogliamo fare un governo che preveda due forze politiche e non quattro”, ha dichiarato Luigi Di Maio.

ore 16.54. Centinaio: nome terzo? Per Lega meglio un politico. “Per noi sarebbe meglio un politico, ma decide Salvini”. Così il capogruppo della Lega al Senato, Gianmarco Centinaio, parlando con i giornalisti in Transatlantico, replica alla domanda se al Carroccio andrebbe bene anche un tecnico come nome terzo per guidare un governo assieme ai 5 stelle. Per la Lega comunque la prima scelta sarebbe Giorgetti? “Decide Salvini”, insiste Centinaio, secondo il quale in ogni caso “l’importante è che ci sia un accordo politico tra Salvini e Berlusconi e che entrambi decidano che posizione devono tenere i gruppi”.

ore 15.09. Salvini: “Entro 24 ore avrò qualcosa da dire”. “Entro 24 ore conto di avere qualcosa da dire”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini ai giornalisti uscendo dal palazzo dei gruppi di Montecitorio. Alla domanda se oggi ha avuto un contatto con Silvio Berlusconi, Salvini ha risposto “no”.  “Dovete disdire le vacanze, il voto anticipato è molto probabile”, ha detto invece Salvini all’assemblea dei gruppi della Lega, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari. “Ora non dipende da noi, abbiamo dato la disponibilità e lavorato per formare un governo”, ha detto il segretario della Lega.

Salvini, spiegano diversi parlamentari della Lega, ha riferito che ci sono altre 24 ore di tempo per raggiungere un accordo. E avrebbe riferito di avere un nuovo incontro in programma con Di Maio.

Forza Italia divisa. Forza Italia è divisa al suo interno sulla necessità o no di assicurare un appoggio esterno ad un esecutivo M5s-Lega. Fiducia a Silvio Berlusconi, piena autonomia sulle scelte del presidente: è il messaggio che i capigruppo di FI rilanceranno oggi ai parlamentari.

La linea è che al momento non ci sono tutte le condizioni per fare retromarcia. Ma la trattativa – ammettono nel partito azzurro – prosegue ed è pressante. “Credo che Forza Italia debba avere una visione pragmatica, e anche benevola, rispetto ai tentativi di dare un governo a questo paese”, ha detto il governatore ligure e consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti in merito alla possibilità di un governo M5S-Lega.

ore 13.38. Incontro tra Salvini e Di Maio. M5s e Lega hanno informato la Presidenza della Repubblica che è in corso un confronto per pervenire a un possibile accordo di governo e che per sviluppare questo confronto hanno bisogno di 24 ore. La notizia arriva dall’ufficio stampa del Quirinale. Da Montecitorio arriva invece la notizia che questa mattina si è tenuto un incontro tra Salvini e Di Maio.

ore 12.36. Delrio: “Essere soli con Mattarella è un onore per il Pd”. Il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio, rispondendo ai cronisti al termine della cerimonia al Quirinale per il Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo, ha detto: “Essere ‘soli’ con il presidente della Repubblica è un onore, per noi. Sono gli altri che dovranno spiegare perché”. Delrio si riferisce al sostegno del Pd al governo neutro voluto dal capo dello Stato per sbloccare lo stallo dopo le elezioni dello scorso 4 marzo, dovuto al mancato accordo tra i partiti. “Ci pare che non rispondere positivamente al presidente della Repubblica sia una cosa irresponsabile, molto grave”. Allo stesso modo, Dlerio giudica “molto grave rimandare gli italiani a votare dopo pochi mesi”. “C’è il fallimento della politica dei vincitori ma, almeno, non si facciano fallire le istituzioni”, ha aggiunto. “In questo caso è in gioco una proposta istituzionale. Sulla politica si può scherzare, non sulle istituzioni”.

ore 12.28. Totoministri, i nomi più quotati dei ministri del governo neutrale di Mattarellla 

ore 10.05. Chi è Elisabetta Belloni, numero due della Farnesina e possibile premier nel nuovo governo – ore 09.15. Salvini: “Belloni non può essere il cambiamento”. Il leader della Lega Matteo Salvini ha confermato a “Circo massimo” su Radio Capital di voler tentare ancora di formare un esecutivo guidato dal centrodestra. “Confermo che fino all’ultimo minuto ci proverò, a costo di sembrare uno che pecca di ottimismo e di fiducia. Io sono pronto da domattina”, ha detto.

“La mia posizione di oggi è quella di due mesi fa: due mesi fa dicevo che avremmo lavorato per un governo che premiasse i vincitori. Ad oggi, ci sono ancora da parte di esponenti di centrodestra e M5S dei no incrociati”, ha aggiunto il segretario della Lega. “Non esiste un governo neutrale”, ha proseguito Salvini. “Non occorre un governo neutrale tranquillotto, occorre un governo politico con le idee chiare e capace di dire di ‘no’ in Europa. Io la Belloni non la conosco, sarà la migliore persona del mondo, ma se è un’esponente ministeriale che ha ottimi rapporti con Bruxelles la trovate in sintonia con gli elettori che hanno scelto il cambiamento? Non è un problema di persone, ma di impostazione”.

ore 07.30. Governo neutrale: Elisabetta Belloni possibile premier. È Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina, il nome più quotato per la carica di presidente del Consiglio nel governo neutrale che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha individuato come soluzione al mancato accordo tra i partiti dopo le elezioni del 4 marzo. Il capo dello Stato sembra orientato a concedere ancora qualche ora ai partiti per tentare un accordo. Ma già nel pomeriggio potrebbe affidare l’incarico per il nuovo governo. Mattarella valuta figure neutrali rispetto alle forze politiche, che abbiano grande esperienza amministrativa e standing internazionale. La carica di premier potrebbe andare  una donna.

Belloni, 59 anni, romana, ha iniziato la carriera diplomatica nel 1985 ed è la prima donna a ricoprire il delicato incarico di segretario generale del Ministero degli Esteri. Un nome alternativo è quello dell’economista Lucrezia Reichlin. La delega all’Economia potrebbe andare a Salvatore Rossi, attuale direttore generale della Banca d’Italia, mentre altri nomi che circolano per il governo del presidente sono quelli del prefetto Francesco Paolo Tronca, già commissario straordinario del comune di Roma, e di Carlo Cottarelli, già commissario alla spending review.

Martedì 8 maggio – ore 18.05. Gelmini (FI) risponde a Giorgetti: “Veto M5S su Forza Italia è inaccettabile”. Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha risposto a Giancarlo Giorgetti (Lega). Giorgetti aveva avvisato i forzisti che nel caso di un loro sostegno al governo neutrale voluto da Mattarella l’alleanza sarebbe finita. “Giorgetti si appella a Berlusconi per un gesto di responsabilità per permettere la nascita di un esecutivo?”, ha scritto Gelmini in un post Facebook, “Beh, visto che il capogruppo leghista a Montecitorio ha un così buon rapporto con Luigi Di Maio, chieda esplicitamente al leader del Movimento 5 stelle di mettere da parte l’inaccettabile veto nei confronti di Forza Italia per far nascere subito un governo politico”. “Da parte nostra, ed è sempre stato così, nessun pregiudizio nei confronti di nessuna forza politica”, aggiunge Gelmini.

ore 12.45. Giorgetti (Lega): “Se Berlusconi sostiene governo neutrale, alleanza finita”. Se Silvio Berlusconi deciderà di sostenere un governo neutrale, “credo che ci sarà un grosso problema” all’interno della coalizione di centrodestra. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, capogruppo della Lega alla Camera, incontrando i cronisti a Montecitorio. A chi gli ha chiesto se in questo caso la Lega considererà chiusa l’alleanza con Forza Italia, Giorgetti ha risposto: “Sì”.

Salvini: “Governo neutrale? Presa in giro”. “Un governo ‘neutrale’ per fare centinaia di nomine, e assegnare centinaia di poltrone in enti e consigli di amministrazione, senza nessun consenso popolare sarebbe davvero una presa in giro: o governo politico, con onori e oneri, o voto subito”. Lo ha dichiarato il segretario della Lega, Matteo Salvini, in una nota.

ore 11.13. Mattarella, governo neutrale e voto anticipato.

ore 9.19. Di Maio: “Salvini tolga i voti dal freezer”. In un’intervista a Rtl 102.5 il capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio ha definito il suo rapporto con Salvini: “Come su Facebook, una relazione complicata”. Di Maio ha parlato di “un rapporto complicato che aveva enormi potenzialità ma se non è libero non porta da nessuna parte. Se non toglie i voti dal freezer”. Ha paragonato i loro rapporti a quelli tra due fratelli: “Uno dei due fratelli è responsabile e uno è sempre in giro”. Chi è quello responsabile? “Lo decideranno gli italiani ma non sempre essere responsabili paga”, ha risposto Di Maio.

Il leader M5S ha detto anche che il Movimento punta ad abolire i vitalizi prima del ritorno alle urne. “Al programma M5s per le elezioni voglio aggiungere il risultato dell’abolizione dei vitalizi degli ex parlamentari a cui stanno lavorando il presidente della Camera, Roberto Fico, e il nostro questore Riccardo Fraccaro”, ha detto. “Se li aboliamo abbiamo segnato un primo punto che dimostra che a noi basta avere un ruolo amministrativo come quello di presidente della Camera per abolire i privilegi”.

“Adesso io spero che si torni al voto, non vedo alternative”, ha aggiunto Di Maio, che ieri ha incontrato Salvini per parlare della possibile data delle elezioni. “È probabile che si andrà a finire al 22 luglio“, ha detto. Quando gli è stato chiesto se è ancora possibile un governo M5s-Lega dopo il voto di luglio, Di Maio ha risposto: “è improbabile. Se il leader della Lega si ripresenterà in coalizione con Berlusconi saremo punto e a capo”.

Lunedì 7 maggio – ore 20.00. “Lucrezia premier? Finora non le hanno nemmeno telefonato”, parla Luciana Castellina, madre dell’economista Reichlin.

ore 19.26. Cinque Stelle e Lega dicono “no” a governo neutrale. La risposta delle principali forze politiche al discorso di Mattarella non si è fatta attendere.

Il capogruppo M5S al Senato Danilo Toninelli ha detto che “l’unica possibilità è tornare al voto”, mentre il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato: “O governo di centrodestra o voto in estate”. Contraria anche la leader di FdI Giorgia Meloni, che esclude “governi nati in laboratorio”.

ore 18.40 Il discorso di Matterella. Al termine dell’ultimo giro di consultazioni, il presidente Mattarella ha chiesto ai partiti di appoggiare un governo neutrale, che resti in carica fino a dicembre.

Se il governo fosse bocciato alle Camere, ha dichiarato il presidente, si andrà al voto subito, a luglio o in autunno. Ma in tal caso dovranno assumersi la responsabilità dell’impossibilità di presentare la manovra economica per il prossimo anno, e di evitare l’aumento dell’Iva.

Ecco cosa ha detto Mattarella“Nel corso delle scorse settimane ho svolto, anche con l’aiuto dei presidenti delle Camere, che ringrazio, un’operazione di verifica della sussistenza di una maggioranza di governo”.  Nel corso dei colloqui di oggi, il capo dello Stato ha chiesto ai partiti se fossero emerse nuove possibilità di intesa. I partiti hanno confermato che non ce ne sono. “Come appare evidente non può sorgere un governo sulla base di un accordo politico”, ha detto Mattarella. Il presidente ha detto di aver escluso, sin dall’inizio delle consultazioni, la possibilità di un governo di minoranza, perché questo avrebbe portato inevitabilmente al voto. Ha detto inoltre che il governo Gentiloni ha esaurito le sue funzioni e non può essere prorogato. “Ritengo che sia più rispettoso” della dinamica democratica che a “portare alle elezioni sia un governo non di parte”, ha detto. “È doveroso dar vita a un nuovo governo, non si può attendere oltre”, ha detto Mattarella. Continuo ad auspicare che si formi un governo nella pienezza delle sue funzioni, che possa rappresentare l’Italia nelle imminenti scadenze dell’Unione europea”, ha aggiunto. Mattarella ha pertanto chiesto ai partiti di consentire la nascita di un governo neutrale e di continuare intanto le trattative per la nascita di un governo politico. Se si trovasse l’accordo, ha specificato, il governo neutrale si dimetterebbe immediatamente per lasciare spazio al nuovo esecutivo. Laddove invece tra i partiti non si raggiungesse alcuna intesa per un governo politico nei prossimi mesi il governo neutrale dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre per andare subito dopo a elezioni. Mattarella si è detto contrario a un ritorno immediato alle urne: “Sarebbe la prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto. Scelgano i partiti con il loro libero comportamento e nella sede propria parlamentare. Cerchino una maggioranza politica per un governo neutrale entro l’anno oppure nuove elezioni subito, in autunno o nel mese di luglio”.

ore 17.50. Terminato incontro Mattarella-Fico. Il presidente della Camera Roberto Fico si è allontanato al termine del colloquio senza rilasciare dichiarazioni.

ore 17.30. Bonino: “Preoccupati per elezioni superanticipate”. “Abbiamo espresso anche la più viva preoccupazione sulla procedura democratica, o antidemocratica, in caso di elezioni superanticipate”, ha detto Emma Bonino di Più Europa. “Non vi sfuggirà che in questo caso, che il voto sia a luglio o ottobre, è chiaro che potranno presentarsi solo Pd, M5s e centrodestra: tutti gli altri sono esclusi per le procedure previste dalla legge”.

ore 16.55. Salvini, se andiamo al voto vinciamo da soli. “Se si andrà al voto, sono convinto che vinceremo da soli e poi finalmente passeremo dalle parole ai fatti”, ha detto Matteo Salvini in una diretta Facebook. Il segretario leghista ha promesso, in caso di vittoria di trasformare l’Italia in un Paese che “metta al centro il lavoro, gli italiani, la dignità e la sicurezza: se ci crediamo, insieme come squadra, ce la facciamo”.

ore 16.53. Il Colle non ha invitato Lega e M5S a inontrarsi.  Il Quirinale fa presente che non risponde a verità la circostanza che il presidente Mattarella abbia invitato la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle a incontrarsi, ne che abbia rivolto inviti di questo genere ad altri partiti.

ore 16.38. Gruppo autonomie Senato: “Nostri 8 voti per governo presidente”. “Abbiamo offerto i nostri 8 voti per un eventuale governo del presidente,  perché sarebbe irresponsabile votare di nuovo in estate col rischio di avere lo stesso risultato”. Lo ha detto Juliane Unterberger, presidente del gruppo Autonomie del Senato al termine delle consultazioni.

ore 16.19. Grasso: “Irrispettoso indicare la data del voto”. Lo ha detto il leader di Liberi e uguali Pietro Grasso al termine dell’incontro con il presidente Mattarella per le consultazioni.

ore 15.43. Di Maio rimarrà candidato premier M5S? Se si andrà al voto anticipato, Luigi Di Maio sarà di nuovo il candidato premier M5s? “Io mi auguro di sì…”. Il leader politico del Movimento ha risposto così ai cronisti a Montecitorio.

“Abbiamo ottenuto il 33 per cento alle ultime elezioni nonostante fossimo dati dai sondaggi al 29 per cento”, ha detto Di Maio ai giornalisti. “Oggi siamo dati a circa al 35 per cento. Possiamo arrivare al 40 per cento e governare da soli. Io altre opportunità o chance non ne vedo. Le abbiamo provate tutte con tutti”.

“C’è già una maggioranza parlamentare che almeno sulle elezioni è d’accordo”, ha aggiunto Di Maio in merito alla proposta di M5s e Lega per tornare a votare il prossimo 8 luglio

ore 15.38. Di Maio: “Salvini ha scelto Berlusconi e esecutivo voltagabbana”. “Oggi ancora una volta il centrodestra di Salvini, Berlusconi e Meloni si è presentato unito” per chiedere un mandato e andare in Parlamento a cercare i voti. Lo ha detto il capo politico di M5s Luigi Di Maio durante una diretta facebook.

“Rispetto a un governo del cambiamento Salvini ha scelto ancora una volta Berlusconi. Ma soprattutto da quello che dobbiamo dedurre è di formare non un governo del cambiamento di centrodestra, ma un governo dei voltagabbana, della compravendita dei parlamentari, dei traditori del mandato politico nella migliore delle ipotesi”, ha aggiunto Di Maio.

ore 14.50. Salvini: “Senza un governo politico subito al voto”. Il leader della Lega, secondo quanto riportano le agenzie, ha proposto l’8 luglio come giorno per il ritorno alle urne.

“Come Lega e personalmente sto provando a dare un governo a questo Paese ascoltando tutti, incontrando tutti cercando di togliere veti e litigi fra tutti”, ha detto Salvini ai giornalisti a Montecitorio, dove si è tenuto un incontro tra lui e Di Maio. “Se ci riesco ne sono felice e si parte con il lavoro, altrimenti l’unica opzione credibile è tornare al voto per chiedere la fiducia direttamente agli italiani. Governi tecnici alla Monti non sono possibili e per evitare che gli italiani perdano ancora 3-4 mesi di tempo sentendo parlare solo di legge elettorale, penso che la data dell’8 luglio sia quella più netta, più vicina, più efficace per dare finalmente un governo a questo Paese”.

“Noi ci siamo, e fino all’ultima ora mi spendo perché ci sia un incarico e perché io possa passare dalle parole ai fatti. Se tutti gli altri rimarranno fermi sui loro no e sulle loro posizioni l’unica via è tornare dagli italiani”, ha aggiunto.

ore 14.48. Governo di tregua e voto a luglio: ecco il piano di Mattarella

ore 14.40. Incontro in corso tra Salvini e Di Maio. Si sta svolgendo in questi minuti un incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini al gruppo della Camera della Lega. Secondo quanto riportato dalle agenzie, che citano fonti parlamentari, Di Maio e Salvini starebbero discutendo anche della possibile data delle prossime elezioni politiche.

ore 12.42. Martina (Pd): “Supporteremo iniziativa Mattarella”. Il segretario reggente del Pd Maurizio Martina dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto: “Supporteremo l’iniziativa del presidente Mattarella”. “È urgente superarlo lo stallo”, ha detto Martina. “Basta a questo gioco dell’oca, no agli incarichi al buio, no al trasformismo”.

Ecco il video completo dell’intervento:

ore 12.28 – Quirinale pronto al voto a luglio se governo di tregua non ha maggioranza. Il presidente Mattarella sarebbe pronto ad andare al voto già nel mese di luglio 2018 se il governo di tregua non dovesse avere la maggioranza al Parlamento. Il percorso verso le nuove elezioni, però, non potrebbe essere guidato dal governo Gentiloni. Innanzitutto perché non ha mai ottenuto la fiducia dai neo-eletti in parlamento, e poi perché non è ritenuto neutrale dal Colle. Gentiloni, infatti, sarebbe il candidato premier del Pd se si tornasse alle urne.

La strada verso la formazione del governo passa verso la disponibilità delle maggiori forze politiche, centrodestra e Movimento Cinque Stelle, a sostenere un esecutivo “elettorale” (composto cioè da politici dell’uno e dell’altro schieramento). Se questo fosse possibile, Mattarella darebbe il via libera. In caso contrario, aprirebbe la strada a un governo neutrale.

Missione principale di questo “governo a tempo” sarebbe quello di evitare l’aumento dell’Iva ed eventualmente preparare la finanziaria. La difficoltà, tuttavia, è trovare una figura autorevole, magari dal mondo dell’impresa o dell’università, che sia disponibile a lasciare per un incarico di appena 3 mesi al governo.

ore 11.54 – Salvini: “Disponibile a formare un governo di centrodestra”. Il leader della Lega ha annunciato che la coalizione di centrodestra ha dato la disponibilità al presidente della Repubblica Sergio Mattarella a formare un esecutivo di centrodestra e che conta di trovare i voti per una maggioranza parlamentare. “Sono disponibile a scendere in campo in prima persona”, ha detto Matteo Salvini in una breve dichiarazione alla stampa dopo il colloquio con Mattarella.

ore 11.38 – In tarda mattinata o nel primo pomeriggio sapremo se il presidente Mattarella parlerà ai giornalisti questa sera, al termine del giro di consultazioni.

ore 11.30 – Mattarella incontra il centrodestra. In corso l’incontro tra il presidente Mattarella e la delegazione del centrodestra, composta da Salvini, Meloni e Berlusconi.

ore 11.07 – Passanti a Di Maio: “Fallo con Salvini”. Secondo l’agenzia Agi, l’auto della delegazione di M5s (guidata da Luigi Di Maio) che usciva dal Quirinale è stata avvicinata da alcuni passanti che hanno urlato ripetutamente al capo politico del Movimento “con Salvini, fallo con Salvini!”, riferendosi alla formazione di un governo.

ore 10.59 – Terminato vertice centrodestra. Si è appena concluso il vertice del centrodestra a palazzo Grazioli. Salvini, Berlusconi e Meloni sono attesi al Colle per incontrare il presidente della Repubblica.

ore 10.45 – Di Maio: “Ecco le condizioni per un contratto con la Lega”.  Legge anticorruzione, reddito di cittadinanza e riforma della legge Fornero. Sono queste le tre condizioni che ha posto il leader M5S Luigi Di Maio dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  Di Maio ha escluso la fiducia del Movimento a un governo tecnico, e riguardo a un possibile incarico di governo alla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha dichiarato: “è bene che le cariche istituzionali elette continuino a fare le cariche istituzionali”.

Il leader M5S ha confermato inoltre la sua disponibilità a scegliere con la Lega un premier condiviso, purché si tratti comunque di un governo politico, composto da “ministri che abbiano una sensibilità politica”. “Io non sono mai stato un impedimento, la Lega lo sapeva”, ha detto il leader M5S. “O governo politico o si torna al voto”, ha ribadito Di Maio. L’obiettivo è “scongiurare un nuovo 2011”, per quanto, riconosce Di Maio, “ora le condizioni siano diverse e il presidente della Repubblica sia una persona diversa”.

Per quanto riguarda il veto posto su Berlusconi, Di Maio ha detto: “Noi vogliamo individuare un premier terzo con la Lega, quello che decidono di fare gli alleati del centrodestra al suo interno non ci riguarda”.

Ecco il video completo dell’intervento di Di Maio e delle domande:

ore 10.10 – Iniziato colloquio con M5S.  Comincia nello Studio alla Vetrata del Quirinale l’incontro tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la delegazione M5s. Luigi Di Maio ha fatto il proprio ingresso nel Palazzo alla guida di una utilitaria Renault. Insieme a lui nella delegazione dei grillini anche i capigruppo Danilo Toninelli e Giulia Grillo.

ore 10.05 – Ronzulli: “Forza Italia insisponibile ad appoggio esterno”. “Forza Italia non è disponibile a un appoggio esterno”, ha detto Licia Ronzulli, senatrice di FI, intervistata da ‘Circo massimo’ prima del vertice di centrodestra a Palazzo Grazioli. “Se FI non va al governo va all’opposizione, ma se questo accade significa che il centrodestra si è rotto. Matteo Salvini ha ribadito la sua fedeltà alla coalizione, ovvero a 12 milioni di elettori. Di Maio ha fatto l’ultimo tentativo di spaccare il centrodestra. Ma è stato respinto”.

ore 9.30 – Cominciato vertice centrodestra. A palazzo Grazioli è iniziato il nuovo vertice tra Salvini, Berlusconi e Meloni dopo che ieri sera non è stata trovata una linea comune per le consultazioni di oggi.

ore 07.40 – Oggi ultimo giro di consultazioni, centrodestra diviso: stamattina nuovo vertice last minute. Al via questa mattina alle 10.00 il terzo e ultimo giro di consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il centrodestra si presenta all’appuntamento segnato dalle divergenze interne. Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, i leader dei tre partiti che compongono la coalizione, si sono riuniti ieri sera a Palazzo Grazioli, senza trovare un accordo sulla linea da tenere dinnanzi al capo dello Stato.

Da un lato, Salvini respinge con forza l’ipotesi di un governo del presidente e ritiene che le uniche due soluzioni possibili siano o tornare al voto o dar vita a un esecutivo con il Movimento Cinque Stelle: quest’ultima ipotesi è tornata d’attualità soprattutto dopo che Luigi Di Maio si è detto disponibile a rinunciare alla presidenza del Consiglio.

M5S, però, rifiuta di includere nell’ipotetico accordo Forza Italia, accettando eventualmente solo un appoggio esterno degli azzurri. D’altro canto Berlusconi ha sempre rimarcato la propria distanza dai Cinque Stelle ed è contrario rispetto all’ipotesi di tornare al voto. Al leader di Forza Italia non sembra dispiacere l’ipotesi di un governo del presidente varato da Mattarella, ma è frenato dalle resistenze di Salvini. I leader dei tre partiti della coalizione hanno deciso di rivedersi  questa mattina presto, prima di salire al Colle. In ballo c’è la tenuta dell’alleanza”.

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Trascorrono altre ore ed infine ….. alle 17,29 di venerdì 1 giugno, dopo il giuramento, viene scattata la foto ufficiale del nuovo Governo presieduto dal Prof Giuseppe Conte con, al centro, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella   

Giuramento Governo

Presidente del Consiglio: Giuseppe Conte; # – Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Giancarlo Giorgetti; # – Ministro dell’Economia: Giovanni Tria # – Ministro degli Esteri: Enzo Moavero Milanesi # – Ministro degli Interni: Matteo Salvini vicepremier) # – Ministro dello Sviluppo Economico e Lavoro: Luigi Di Maio (vicepremier) # – Ministro ai Rapporti con il Parlamento: Riccardo Fraccaro # – Ministro degli Affari Europei: Paolo Savona # – Ministro della Difesa: Elisabetta Trenta # – Ministro della Giustizia: Alfonso Bonafede # – Ministro della Pubblica Amministrazione: Giulia Bongiorno # – Ministro della Salute: Giulia Grillo # – Ministro degli Affari Regionali: Erika Stefani # – Ministro del Sud: Barbara Lezzi # – Ministro dell’Ambiente: Sergio Costa # – Ministro ai Disabili e alla Famiglia: Lorenzo Fontana # – Ministro dell’Agricoltura e del Turismo: Gian Marco Centinaio # – Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: Danilo Toninelli # – Ministro dell’Istruzione: Marco Bussetti # – Ministro dei Beni Culturali: Alberto Bonisoli #

CRISTIAN ARNI
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