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Roma: arrivano le strisce blu a 3 euro

Roma è nel caos, tra mezzi pubblici che vanno a fuoco, spazzatura, buche ed una curiosa fauna composta di gabbiani e animali selvatici di vario tipo che si aggirano per le strade, mancava anche l’aumento della sosta sulle strisce blu che potrebbe arrivare a 3 euro. “Un aumento delle tariffe per le strisce blu della capitale sarà possibile solo se prima si incrementerà il servizio di trasporto pubblico e se si adotteranno misure per regolamentare il traffico e combattere la sosta selvaggia” afferma il Codacons con il suo presidente Carlo  Rienzi “pronto alle barricate contro il nuovo piano tariffario del Campidoglio. Non è in alcun modo possibile aumentare il costo delle strisce blu lasciando la mobilità capitolina nello stato pietoso in cui versa oggi. Un incremento delle tariffe può essere accettato se limitato (massimo 2 euro l’ora) e se accompagnato da misure per migliorare la viabilità”.

Per Federconsumatori la manovra non è altro che un modo per far cassa, a spese di chi è costretto a spostarsi con l’auto, venendo però presentata come un tentativo di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Peccato che a Roma il servizio di trasporto urbano sia pessimo. Ma per Stefàno, invece, l’obiettivo non è quello di fare cassa perchè questa pianificazione servirà a ridurre la congestione stradale grazie ad un rinforzo del sistema di trasporto pubblico con la fornitura di nuovi autobus che però non arriveranno prima del prossimo anno.

Il presidente della commissione Mobilità ha illustrato i nuovi meccanismi su Facebook: il territorio sarà diviso in 6 zone di tariffazione: zona 1-centro, zona 2-anello ferroviario, zona 3-fascia verde fino alla Palmiro Togliatti, zona 4-Eur e territorio entro il GRA, zona 5-territorio extra GRA, zona 6-Ostia e Acilia.

Una tariffa ordinaria che arriva a un massimo di 3 euro l’ora e la cancellazione dell’abbonamento mensile da 70 euro utilizzabile solo dalla terza zona in poi. Resterà la tariffa agevolata da 20 centesimi per 15 minuti, la tariffa giornaliera da 4 euro (8 ore) resterà in vigore invece solo dalla zona 3 a quella 6 sempre nelle aree a fascia blu presenti. La tariffa ordinaria varierà tra un massimo di 3 euro l’ora all’interno della ZTL Centro Storico ad un minimo di 0,5. Resteranno alcune esenzioni per i residenti autorizzati. Sarà introdotta inoltre una tariffazione agevolata presso le strutture sanitarie, così da favorire la rotazione ed eliminare fenomeni di abusivismo. Nelle zone più congestionate si va verso l’eliminazione delle esenzioni, anche per i residenti, la cosiddetta tariffazione pura è sarà valutata tale possibilità  in via Cola di Rienzo, via Appia nuova, viale Libia, viale Parioli, via Candia, viale Giulio Cesare, viale Trastevere, via Catania, viale Liegi.

Le reazioni ovviamente  arrivano un po’ da tutti i fronti e come spiega la deputata e leader di Forza Italia Giovani Annagrazia Calabria “L’aumento delle tariffe per le strisce blu a Roma è una follia. Il Comune si appresta a varare una stangata ingiustificabile che avrà ricadute economiche pesantissime per i cittadini. Con un’azienda dei trasporti pubblici in enormi difficoltà, servizi di trasporto scarsissimi e interi quartieri privi di collegamenti con la metropolitana, la lotta alla mobilità privata non risponde ad alcuna logica. La speranza è che l’Aula Giulio Cesare abbia un sussulto di ragionevolezza e blocchi questa ennesima, pessima prova di amministrazione targata 5 Stelle”.

Per Andrea De Priamo, vicepresidente dell’Assemblea Capitolina e consigliere comunale, “i grillini in Campidoglio continuano sulla mobilità a mettere in campo provvedimenti che dimostrano la loro incapacità di comprendere la reale situazione della Capitale. Come si fa infatti a pensare di triplicare il costo delle strisce blu in un momento di grave crisi del trasporto pubblico? L’esigenza reale mascherata con la propaganda è quella di fare cassa sulla pelle dei cittadini. Fdi si opporrà fermamente a questa proposta scellerata; la mobilità sostenibile si persegue con il potenziamento del trasporto pubblico e non con inaccettabili gabelle per i cittadini”.

Stefàno, però, insiste e scrive sempre sul famoso social: “Non si capisce perché il cittadino romano quando il sabato sera va ad Ariccia è ben disposto a pagare 2 euro l’ora di sosta (e lì sì che è una misura per fare “cassa”, perché ho ben poche alternative per andarci con i mezzi pubblici), mentre quando solo si osa teorizzare un aumento delle tariffe a Roma, tutti gridano allo scandalo, alla rapina e scendono in piazza, pronti a fare ricorsi al Tar e alla Corte di giustizia europea. A Milano, dove la Zona C è un decimo dell’area dell’anello ferroviario romano, tutti i ricorsi al Tar effettuati da residenti e commercianti sono stati vinti in conclusione dal Comune”.

Non pensando però che Milano è più piccola di Roma e che là i mezzi pubblici funzionano eccome.