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Per Feltri ancora molti “ultimi libri” in cantiere …. e la tomba può ancora attendere !

Nel “Futuro” di Feltri, la tomba resta ancora in forzata attesa

… in arrivo ci sono molti nuovi “ultimi libri”

Parole dell’autore, quelle del libro ma anche le previsioni circa il suo futuro, divertite e taglienti.

di  CRISTIAN ARNI *

Al Circolo Canottieri Aniene in Roma, il 3 ottobre,  è stato presentato il libro di Vittorio Feltri: Il borghese”, come già annunciato sulla Consul Press alcuni giorni prima dell’eventoMolte persone presenti tra cui volti noti e personaggi del jet set televisivo.

Il libro racconta è una serie di aneddoti dell’autore senza tracciarne necessariamente una biografia: dagli anni della giovinezza passata tra lavoro e biblioteca, agli esordi all’ “Eco di Bergamo”, dove si occupava di cinema, sport e cronaca, fino alla fondazione di “Libero”.

Feltri ripercorre cinquant’anni di storia italiana, tra fatti e misfatti del Bel Paese, attraversati da Nord a Sud dello stivale, raccontando sempre con uno stile personalissimo spesso irriverente, qui forse il suo segno distintivo.

IMG_5622In queste novantotto pagine, e non cento come sottolinea l’autore “Perché è una menata, mi ero rotto le balle, sono raccolti i successi professionali, gli incontri con le grandi firme del giornalismo, i protagonisti della politica tracciando pregi e difetti ritratti con toni divertiti e gustosi.

Non manca lei, “dea e tiranna”, l’amica e collega a cui è stato vicino fino alla fine della malattia, Oriana Fallaci, che faceva tremare la redazione di via Solferino, come non mancano le esibizioni canore di Eugenio Montale; come non ricordare la passione culinaria di Enzo Biagi, riconosciuto come un grande mangiatore di pasta, oppure Amintore Fanfani capace di cucinare come uno chef stellato”.

Con tono inaspettato, distante dall’immagine pubblica di abile “polemista” dall’aria burbera, viene fuori un Feltri sconosciuto, quasi un alter ego, che usa toni familiari come si rivolgesse ad amici.

Non mancano però, con un carattere non certo facile, i rapporti burrascosi con Indro Montanelli o con Giorgio Bocca che, racconta Feltri “Quando se ne andò salutò: il mio miglior nemico.”

Con stile diretto, implacabile in bilico tra cinismo ed ironia, Feltri non manca di stupire il lettore con tono divertente e divertito così come lo abbiamo visto nel corso della presentazione del libro, non risparmiandosi di giocare con po’ di humor nero: “Nel mio futuro c’è la tomba, ma anche nel vostro”, tra applausi e risate.

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* Con questo brillante pezzo viene definitivamente a cessare la collaborazione di Cristian Arni con la “Consul Press”