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Cari Fratelli Italiani

Cari Fratelli Italiani, attaccati da bombardamenti di TV e giornali di stile globalistico, cari lavoratori, madri, padri, figli, tenete alta e salda la memoria.

Ad alta voce, qui si dice e si rammenta quante volte, da Berlusconi in poi, è stato usato politicamente lo Spread dall’Europa per conto della cara sorella latina e germanica con gli affini, con le sole paure di essere oscurati dal genio italico e di tornare alla torbida sclerosi culturale ed economico-legale della fine dell’Impero Romano.

Con dolore, qui si conferma che l’Europa dei Popoli è stata voluta ed auspicata da tutti gli italiani, che sono stati traditi da avidi francogotici paperoni eredi di capopopolo del potere economico. Bisogna pensare: chi produce la moneta, Bruxelles o tutti quei milioni e milioni di persone che pensano, creano, producono, studiano e, sopra ogni cosa, si rispettano, si cercano cordialmente per quel vertice diabolicamente ignorato che  porta a salire e migliorare verso l’ Origine?

Con sorpresa, si ascoltano i suoni inarticolati di un ministro europeo che spara su sanzioni, sapendo che l’uso anomalo e politico della comunicazione economica è reato, e lo si prega di far ammenda, chiudendo le froge spalancate nella foia per il potere che ricorda le idee di Soros.

Con amaro disincanto, si nota che l’altra sorella, che così tanti geni ha avuto in ogni campo, e che hanno amato l’Italia, ha spesso sforato in surplus economico la regola concordata nell’Unione: perchè pretendere dalla Nazione Italia l’adesione a regole quando per prima essa non le rispetta, così come i deficit dell’altro Stato, che accusa e ricorda il Nazismo per coprire la voce dei morti di fame eredi dell’accordo di Versailles e le stesse leggi razziali che rimprovera al Bel Paese? E si sono dimenticati, i due bravi signori, che da sempre hanno invaso e saccheggiato, che hanno caricato su tutto il Continente i costi di una riunificazione, i costi di un deficit grave di un povero Paese?

Non basta: perchè cercare di comandare le mucche a produrre poco latte, come se fossero rubinetti, a limitare la dimensione dei  gioielli di Natura italiani, quando i suddetti non esitano, tutti, ad usare additivi ai loro prodotti, a mescolare cattivo e buono per un appiattimento letale: già, perchè la Morte è una livella ed essi livellano globalmente, fanno morire. Il Parmigiano è velenoso, il Prosciutto di Parma è venefico e così via: ma si scherza? E’ dalla notte dei tempi che si consumano ed è dall’Unione che si allarga l’obesità con tutto ciò che segue. E’ una volontà di impoverimento a  danno dell’Italia, per invidia o per volontà di potere. Perchè è comparsa, in secoli infiniti di assenza, solo oggi la xylella? Hanno invaso lo Stato con bandacce e squadracce contrabbandate per perseguitati, forse anche i campi.  Non parliamo infine dell’impoverimento delinquenziale della cultura: ah, già, i geni devono essere soltanto loro, allo Stivale lo scherno e le bucce: austerity estrema, così niente programmi di studio. Peccato che dai Lucumoni a Dulbecco il genio è italico.

Cari Fratelli Italiani, non dimenticate la vostra anima, chiudete le orecchie ai giornali ancora lascivi per un partito in decomposizione, alle frasi ripetute come un disco rotto dei babbuini sinistri e dei loro ipocriti slogans. E’ in atto una lotta per la libertà dello Stato Italiano, come quella del Risorgimento, è una rivoluzione incruenta, in nome dei valori umani anche europei, ma non per questo meno combattuta e dolorosa. Siete Italiani, guardate la Storia, non rivestite alla moda i vostri convincimenti, ma di onestà.

Hanno fatto guerra, violenze anche i cittadini Italiani, si dice, ma  era la guerra, e, soprattutto, tutti, TUTTI hanno fatto orrori peggio di questi. Lasciare l’atto di dolore alla Chiesa ed andare avanti senza complessi di inferiorità, per lo Stato ed i suoi figli, con il Governo, con coraggio: l’Italia è uno Stato fondatore, ma, soprattutto, uno Stato che è al centro della Storia dai primi vagiti dell’uomo: non deve finire schiavo.

Marilù Giannone