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Ad Udine, l’eccellenza di Modulblok … un mix tra Business e Welfare

Modulblok, non solo business ma anche welfare: cultura e sostegno allo sport sbarcano in azienda

L’azienda friulana, dopo la felice esperienza basata sull’umanesimo e che è diventata un libro, ha stretto ora una sinergia con i poli dello sci in Trentino

Udine, 11 gennaio 2019 – Non soltanto business, ma anche grande attenzione al mondo sociale. Modulblok, l’azienda friulana impegnata a livello internazionale nella progettazione e costruzione di soluzioni per magazzini personalizzate e performanti, dopo aver ideato un’innovativa forma di welfare aziendale incentrata sulla cultura, ora investe anche nello sport.

Possono le materie umanistiche migliorare la produttività in fabbrica? Può l’arricchimento culturale di una persona, al di là delle competenze sul lavoro, essere un “plus” per un’azienda? È da questi interrogativi che è partita l’esperienza che ha visto protagonisti Modulblok e l’Università di Trieste. Tutto ciò si è tradotto in un ciclo di sette incontri che ha coinvolto nel 2016, in orario extra lavorativo, un’ottantina di lavoratori (circa la metà del totale) fra i due stabilimenti di Pagnacco e Amaro, iniziativa diventata un libro e un modello peculiare di welfare aziendale.9788891769251 Le humanities in azienda – per una via umanistica alla formazione”: questo il titolo della pubblicazione scritta da Matteo Cornacchia, uno dei docenti universitari entrati in fabbrica e tra i principali “motori” dell’iniziativa: «Il volume è il coronamento di un percorso – racconta il professore -, partito dalla riflessione su quale spazio potessero avere le discipline umanistiche in azienda, finalizzato a “smontare” la credenza che la formazione possa essere soltanto di natura tecnica e utilitaristica». La pubblicazione guarda a insegnanti e studenti universitari, ma il quinto capitolo,Modul Life”, è stato declinato sotto forma di racconto narrativo che ha testimoniato l’esperienza vissuta con questi speciali “allievi” dell’impresa friulana. Matteo, docente di pedagogia all’ateneo giuliano, è stato affiancato dalla storica Tullia Catalan, dal linguista Fabio Romanini, dallo storico del teatro Paolo Quazzolo, dal filosofo Paolo Labinaze dalla studiosa di letteratura inglese Laura Pelaschiar.

«Abbiamo voluto dare una chiave di lettura diversa al concetto di welfare aziendale – commenta Sara Savio, marketing manager di Modulblok – e abbiamo capito appieno l’importanza del percorso mentre lo stavamo vivendo. L’alta adesione ci ha confortati, soprattutto perché l’iniziativa era fuori dall’orario di lavoro, e i docenti sono stati bravissimi nel coinvolgere i partecipanti in un dialogo che ha arricchito entrambe le parti. Scegliere nozioni umanistiche ci ha permesso di rompere gli schemi, mentre a chi ha seguito questa lezioni ha consentito di scoprire attitudini e interessi che forse gli allievi nemmeno immaginavano».

Gli interessi e il sostegno dell’azienda friulana, poi, guardano anche in altre direzioni. Proprio per questo, l’azienda ha appena stretto un accordo di collaborazione con la Agonistica Campiglio Val Rendena, associazione di sci in Trentino, con sede a Pinzolo, in provincia di TrentoIn virtù di questa sinergia, il marchio Modulblok  comparirà per i prossimi tre anni nei pressi degli impianti sciistici non soltanto di Pinzolo, ma anche di Madonna di Campiglio«Con questa collaborazione – commenta Mauro Savio, amministratore unico di Modulblok – abbiamo voluto non soltanto sfruttare un’occasione di marketing importante, ma anche offrire un sostegno concreto al mondo dell’associazionismo. Crediamo molto nei valori dello sport, in questo caso lo sci, perché tutte le discipline sono un collante unico tra le persone. E noi, in questa partita, vogliamo esserci».

Modulblok, azienda con 27 milioni di euro di fatturato, conta su 150 addetti tra le due sedi di Pagnacco e Amaro.

EUGENIO PARISI

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