Il Divo Giulio, le immagini di Andreotti in mostra a Roma

“A parte le guerre puniche, mi viene attribuito veramente di tutto”

Giulio Andreotti, l’uomo della Prima Repubblica, oggi avrebbe compiuto cento anni. l politico che più di tutti ha segnato e simboleggiato l’epoca della storia politica italiana nota come Prima Repubblica. Intorno alla sua persona nacque un mito sin da subito, segnando e simboleggiando un’epoca della storia politica italiana.

Nacque a Roma nel 1919, cresciuto con la madre, la zia ed i fratelli nella casa di Via dei Prefetti, elementari all’ Armellini e la Gianturco di via della Palombella. Poi il ginnasio al Visconti ed al Tasso ed infine giurisprudenza, anche se avrebbe voluto fare il medico; si iscrisse poi alla Federazione Universitaria Cattolica Italiana dove conobbe Aldo Moro.

Il passaggio decisivo per il suo futuro, fu però il curioso incontro con Alcide De Gasperi mentre era il bibliotecario della Biblioteca Vaticana. Andreotti andò lì per una ricerca sulla flotta papale, saputo il tema De Gasperi gli chiese: «Ma lei non ha nulla di meglio da fare?». Secondo Andreotti quell’incontro fu «una specie di scintilla», rimase affascinato dal carisma e dalla capacità di convinzione di De Gasperi e da quel momento entrò a far parte della sua cerchia ristretta insieme ad altri futuri membri di spicco della Democrazia Cristiana: Paolo Emilio Taviani, Guido Gonella, Giovanni Gronchi. Il resto è storia: sette volte presidente del Consiglio, ventisette volte ministro e parlamentare in tutte le legislature della Repubblica dal 1948 fino alla sua morte, avvenuta il 6 maggio 2013.

 “Il centenario. 1919-2019 Giulio Andreotti, immagini di una vita”, questo il titolo dell’esposizione voluta dai 4 figli Marilena, Lamberto, Serena e Stefano 

“Non sarà una celebrazione politica”, spiega Nicosia l’amico di famiglia curatore della mostra, “piuttosto il racconto del nostro Paese attraverso gli scatti di un Andreotti privato, oppure assieme ai grandi personaggi che hanno attraversato sia questo che il secolo scorso”.

Le foto ritraggono il senatore a vita con papi, governanti e potenti di tutto il mondo come John Kennedy a piazza Venezia, con Luigi Einaudi al Quirinale, con Charles de Gaulle a Roma. Ma a dire qualcosa di più, dell’Andreotti padre o marito, ci pensano anche le immagini prese dagli album di famiglia della casa di Corso Vittorio, dove lui abitò per decenni.

Trecentocinquanta le fotografie esposte che arrivano sia dall’archivio privato che dall’Istituto Luce, da Rai Teche, dall’università di Parma, dall’Ansa e dall’Osservatorio romano. Esposto c’è anche un disegno che per lui fece Fellini, suo grande amico.