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Farefuturo: l’Europa e le Banche. Un meeting per imprese, famiglie e per i casi NPL

Due proposte per sanare la “grande crisi”

Come risanare la grande crisi che si è aperta sul fronte del credito che pregiudica la ripresa dell’economia”: viene rilevato  dal sen. Adolfo Urso, di Fratelli d’Italia, presentando il meeting su “Le banche e l’Europa. Quale prospettive per il credito alle famiglie e alle imprese”, organizzato dalle Fondazioni Farefuturo e New Direction, che si svolgerà giovedì 11, alle ore 9.30 nella Sala Isma del Senato, con la partecipazione dei principali attori del sistema bancario che si confronteranno con parlamentari e rappresentanti del sistema delle imprese e dei risparmiatori. Parteciperanno, tra gli altri, Alberto Bagnai, presidente Commissione Finanze Senato, i sen. Andrea De Bertoldi e Franco Zaffini, Letizia Giogianni, presidente della Associazione risparmiatori truffati dalle banche, Gianluca Brancadoro, presidente Comitato sorveglianza Carige, August Dell’Erba, presidente FederCasse, Beniamino Quintieri, presidente Sace.
Nel corso del meeting saranno anche presentate due proposte di legge volte a “sanare” la crisi creditizia e sociale determinata dalla grande crisi, sia sul fronte dei NPL che delle case all’asta.
La prima proposta riguarda appunto i crediti deteriorati ceduti a terzi, per i quali si prevede la possibilità per il debitore di riscattare il proprio NPL con modalità concordata e ad un valore definito nella procedura già attivata dalla banca per la cessione del NPL.
La seconda proposta consente ai titolari di prima casa posta all’asta di potersi riappropriare del bene attraverso una procedura concordata con la banca. “Si tratta – ha spiegato Urso – di una soluzione pratica, di buon senso, che risolve un dramma sociale, con il consenso del sistema bancario”. In particolare, il provvedimento intende “favorire la rinegoziazione del contratto di mutuo immobiliare per acquisto di prima casa in corso di procedura esecutiva immobiliare per il recupero di un proprio credito ipotecario di primo grado qualora oggetto dell’esecuzione sia la prima casa di abitazione del debitore”.