2020, la Rai e SanRemo …….
Fabrizio Salini, Franco Micalizzi e lo SNAC
AVVICINANDOSI IL 2020, LA RAI “RIPENSA” SANREMO
Salini, per cambiare il festival, ascolta tutti ma non gli autori;
la protesta di Franco Micalizzi
Nei giorni scorsi l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha iniziato ad “attenzionare” l’Edizione 2020 del Festival di San Remo. Suo obiettivo è quello di un miglioramento qualitativo della manifestazione canora, ripensando, tra le altre tante questioni, i procedimenti di selezione dei cantanti e, quindi, anche i meccanismi di gara e della Giuria.
Vi sono poi particolari che ai più possono sembrare poco importanti, come la lunghezza dei brani, che concorrono però a rendere più equilibrata la stessa gara.
Si tratta dunque di mettere mano a tutta la filiera dell’universo musicale che alla fine produce il risultato del Festival Sanremese. Per far questo Salini ha convocato i cardini su cui si regge l’industria canora: alcuni Direttori Rai, Rappresentati delle industrie, Giornalisti della stampa musicale. C’erano un po’ tutti ma, cosa abbastanza curiosa, sembra non siano stati invitati i rappresentanti degli autori, uno dei “cardini” senza cui non potrebbero esistere gli spettacoli. La cosa ha suscitato il disappunto di Franco Micalizzi, presidente della Snac, Sindacato Nazionale Autori e Compositori, sigla storica degli autori italiani.
<< Devo confessare>> ci dice Micalizzi << che ci sorprende sgradevolmente apprendere che l ‘amministratore delegato della RAI Fabrizio Salini, nell’intento di iniziare ad ascoltare il mondo musicale italiano in vista dell’organizzazione del prossimo Sanremo, non sia stato neanche sfiorato dall’idea che fosse, non dico opportuno ma doveroso, convocare anche i rappresentanti dei Sindacati degli Autori Italiani (nel mio caso mi riferisco allo SNAC). Tutto questo ci conferma, purtroppo, la poca attenzione della RAI al mondo dei creativi, senza però i quali non esisterebbe alcun tipo di spettacolo. Considerato anche che nell’elenco dei convocati alla riunione c’è davvero di tutto, compresi i sondaggisti, un rappresentante degli Artisti Italiani, i rappresentanti dei Manager, gli organizzatori di eventi… Oltrettutto senza capire che in assenza della figura dell’AUTORE non esisterebbero né Sanremo, né fiction, né Cinema, insomma: nulla da mettere in scena.
Ciò premesso, desidero far sentire la nostra viva protesta e soprattutto, a nome dei nostri iscritti, vorremmo sapere chi ha dettato le scelte della convocazione e con quali criteri>>.
om ENRICO PANICCIA