Tradizioni a confronto: Antico segno del cavallo
Giugno
Italia-Cina: due Tradizioni a confronto
sono stato creato per servire
“Il caleidoscopio della mente. Irradio la luce, il colore e il moto perpetuo. Penso, vedo, sono mosso da fluido elettrico. Costante solo nella mia incostanza. Non sono inceppato da vincoli mondani né oppresso da mete vincolanti. Corro sfrenatamente sui sentieri vergini. Il mio spirito è invitto, la mia anima eternamente libera. Io sono il Cavallo”.
Nella tradizione Orientale, il mese di giugno è simboleggiato da un animale elegante e fiero, pronto a correre libero. Il Cavallo è portatore di continue novità e ampia vastità di comunicazione e non a caso nella tradizione Occidentale corrisponde al segno zodiacale dei Gemelli. Le caratteristiche di versatilità e agilità mentali si riscontrano anche nella tradizione dell’antica Grecia che identifica Hermes nel Dio del commercio e rappresenta anche l’eloquenza e i ladri ed era raffigurato con le ali ai piedi.
Nei popoli mediterranei il cavallo richiama la sessualità ed è simbolo di fertilità mentre nell’antica Roma i cavalli che erano destinati alla guerra erano consacrati al Dio Marte perché proteggesse la popolazione da devastazioni e flagelli.
Nella tradizione Orientale, c’è il Cavallo- drago, e il Cavallo saggio. Il primo ha coda di un pesce e il manto è caratterizzato da sfumature argentee ed è alato. Emette dalle narici fulmini perché vengano inceneriti gli uomini ingiusti. L’altro insegna all’uomo quale sia la via migliore da percorrere per ottenere l’immortalità e appare solo nel sogno.
Il suo arrivo è preceduto da un intenso profumo di rose. Una curiosità: il cavallo non era conosciuto, perché assente come esemplare in natura, nel Continente americano e in quello oceanico. Furono infatti importati dagli Europei durante i loro lunghi viaggi esplorativi e di conquista.
om Enrico Paniccia