Italia, in calo i Suicidi
Suicidi in calo
Nel mondo avvengono circa 880 mila suicidi annui, in Italia circa 4 mila; anche se sono in calo, in Italia è come se sparisse un piccolo paese ogni anno!
Il 10 Settembre è la giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, voluta dall’OMS e rilanciata dal 2003 a Stoccolma, in Svezia, paese con molte vittime.
In Italia diminuiscono i sucidi. Da anni scendono sempre più in basso rispetto alla media di 4000 annui, media che dura da decenni. Anche nel mondo stanno diminuendo, circa 880 mila all’anno, mediamente diminuiscono quasi omogeneamente, eccetto in Zimbambwe, dove la percentuale è in aumento. In Cina diminuiscono nettamente. La Groenlandia con il suo clima registra sempre il tasso più alto, in percentuale.
Considerando la diminuzione dei suicidi su un aumento della popolazione mondiale, si tratta di una sensibile diminuzione. In Italia si ha un calo più basso rispetto la media mondiale.
La percentuale più alta da trent’anni a questa parte è da sopra i 30 anni ai settanta anni.Giovani e giovanissimi rare volte decidono di uccidersi. Un terzo delle morti suicide sono donne. Non è affatto vero che i problemi economici causano i suicidi, forse per qualcuno ma non sono la causa principale, i suicidi li commettono anche i ricchi. Nemmeno le malattie mentali li provocano, il numero di suicidi affetti da malattie mentali sono mediamente meno del 20%.
Le motivazioni per cui si commettono atti del genere sono svariate e variano da persona a persona, da caso a caso. Anche se sono in diminuzione ciò che potrebbe abbassarli ulteriormente sono i miti da sfatare sul suicidio e le precauzioni che può prendere chiunque verso soggetti intenzionati a commettere tali atti, perché molti suicidi si possono evitare.
Il 70% dei suicidi parla continuamente della morte, del suicidio o fa esempi sulla propria morte. Questo è un campanello d’allarme. Parlare del suicidio con soggetti del genere non è una istigazione a tale atto, anzi al contrario, molte volte il dialogo diretto tende a risolvere il problema. Non è affatto impossibile convincere qualcuno a non suicidarsi, alcuni vogliono essere aiutati a non farlo e sono pronti a scuotersi se nessuno li ascolta.
I segnali sono vari, crisi di depressione, dalla mancanza d’igiene e trascuratezza, la caratteristica di questi individui è disfarsi di cose care.
Nuove droghe mortali, crisi economiche, aumento di malattie mentali come depressione e ansia, sono parte delle nuove cause, ma dal momento che il numero dei suicidi diminuisce, non sono le cause scatenanti, anche se forse sono ciò che non permette all’ Italia di seguire la media mondiale.
Ciò che dovrebbe cambiare, oltre i falsi luoghi comuni, è l’empatia nei confronti di chi possa commettere tale atto. Quasi tutti i suicidi si possono evitare. Nella maggioranza dei casi sono azioni previste da familiari, amici e parenti della vittima. La disinformazione e troppi luoghi comuni sbagliati sono complici alla mancanza d’aiuto. Una informazione dettagliata potrebbe cambiare tali scenari, anche se essendo in calo non sono una priorità. Sui siti delle associazioni AISP e OMS sono presenti misure precauzionale per evitarli: sarebbe un diritto-dovere civico dei cittadini fermarli.
om Enrico Paniccia