In Vaticano, tabù sugli abusi sessuali nei confronti delle suore
Nella foto di apertura, il Papa visita a sorpresa le suore di clausura del Monastero di Vallegloria
Gli abusi, sia sessuali che di potere, commessi contro le suore all’interno della Chiesa cattolica costituiscono una questione spinosa non ancora doverosamente affrontata dal Vaticano, al contrario di quella riguardante gli abusi sessuali di minori che negli ultimi decenni ha scatenato una delle sue maggiori crisi.
Il supplemento mensile femminile de L’Osservatore Romano riguarda proprio le condizioni di vita dei religiosi nella Chiesa con un panorama devastante di abusi e sfruttamento del lavoro.
Vi sono casi da esaurimento per il lavoro e da stress post-traumatico, un problema che fino ad ora era stato un tabù. In un’intervista, il Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, il cardinale João Braz de Aviz, ammette l’esistenza di casi di abuso di religiosi da parte di sacerdoti e delle relative indagini, attualmente in corso. Se le vittime di questo tipo di crimine sono le religiose, le denunce sono gestite dagli stessi Istituti, a differenza degli abusi su minori, su laici o seminaristi, trattati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Quando si tratta di suore, mancano norme precise su come procedere e protocolli di prevenzione aggiornati.
Iniziano a emergere casi di abusi sessuali nei confronti delle suore, un fenomeno che è rimasto per moltissimo tempo nascosto. Sull’ argomento papa Francesco ha chiesto “trasparenza totale” nei casi di violenza sessuale contro le suore. Braz de Aviz ha dichiarato: “Quando l’autorità viene interpretata come potere e non come servizio, può portare a situazioni dolorose….. Siamo di fronte a persone ferite con le quali dobbiamo ricostruire un rapporto di fiducia”.
La rivista vaticana Women, World, Church in passato ha denunciato abusi e sfruttamenti sulle suore, affrontando anche il problema dello stress post-traumatico che colpisce un gran numero di religiosi. La questione è stata discussa durante l’ultima riunione dell’Unione Internazionale dei Superiori Generali (UISG), con la decisione di istituire una commissione internazionale per studiare il fenomeno nei prossimi tre anni e proporre misure per risolverlo.
Sono allo studio “linee guida” per definire doveri e diritti nei luoghi di lavoro ed ogni religioso dovrà assumere una sorta di codice di condotta. Si dovrà investire nel benessere delle suore e concedere loro due settimane di ferie, una retribuzione, una situazione abitativa dignitosa, l’accesso a internet.
L’abuso sessuale all’interno delle congregazioni religiose non è un fenomeno nuovo o recente. Cominciarono a essere denunciati negli anni novanta e, già nel 1995, la religiosa Maura O’Donohue presentò un rapporto di un panorama desolante, specialmente in Africa, con casi di novizi violentati da sacerdoti.
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Riprendendo il titolo di una ben nota fiction televisiva,
sarebbe proprio il caso di implorare: …. Che Dio ci aiuti !
MATTEO PLATANIA