un caffè amaro per Matteo Salvini, in Emilia-Romagna nella giornata post elettorale
Lunedì mattina caffè amaro per Matteo Salvini,
dopo i risultati nell’Emilia Romagna
una analisi di ANDREA TORRACCA
Nella regione emiliana viene riconfermato il Governatore uscente Stefano Bonaccini in forza PD, con il 51,40%, premiato sia da una grande affluenza, che risulta essere doppia rispetto alle precedenti regionali superando il 60%, sia da una spinta di piazza dettata dalle Sardine.
Nella coalizione per Bonaccini si vede un PD che con il 34,69% ritorna ad essere il primo partito in Emilia Romagna, davanti alla lista civica dello stesso candidato presidente con il 5,76 %. In coda troviamo ER coraggiosa, Europa verde e più Europa.
La giá senatrice leghista Lucia Borgonzoni si arresta nonostante la martellante campagna a tappeto di Matteo Salvini al 43,66% , la lega stessa in questa tornata elettorale prende meno voti rispetto alle precedenti Europee attestandosi al 31,95%.
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Nella coalizione di centro destra fá il pieno di voti Fratelli d’Italia che con il suo 8,59% raddoppia quasi la performance delle Europee, confermando un trend in continua crescita e aumentando così il suo peso politico nella coalizione, peso politico che non esiterà a rimarcare nella futura scelta per i presidenti delle prossime tornate regionali, una su tutte, la candidatura di Fitto in Puglia.
Meno fortuna per il governatore della regione Liguria Giovanni Toti assieme ad Adinolfi con il suo Popolo della Famiglia, i quali non sono risultati di grande ausilio per la coalizione fermandosi allo 0,29 % poco più di 6000 preferenze, forse una competizione troppo importante per il neo partito del governatore ligure, nato da una roboante scissione con Forza Italia.
Forse però il dato più preoccupante è proprio quello di Forza Italia, dove non risulta di sfondamento la candidatura del capolista Vittorio Sgarbi che non vede raggiungere nemmeno il 3% fermandosi al bassissimo 2,56 % , sancendo così la fine di Forza Italia in una regione così importante come l’Emilia Romagna .
Un dato veramente negativo che dovrà portare ad una acuta riflessione, all’interno dell’ormai profondamente diviso ed claudicante partito del Cavaliere, risultato talmente negativo da eclissare totalmente il buon risultato con vittoria ed elezione a presidente di regione Calabria della candidata Jole Santelli in dote Forzista.
Altro debole risultato lo ottengono i 5 stelle che nella regione emiliana , non arrivano al 5% attestandosi ad un timido 4,73 %.
Di totalmente altro tono le elezioni della Calabria dove la candidata del centro destra Jole Santelli vince, anzi stravince con un distacco di oltre 20 punti percentuale dall’avversario Filippo Calippo in coalizione PD.
La non scontata vittoria del PD in Emilia Romagna, non lascerà invariate le prossime scelte politiche del governo dove un logoramento evidente dei 5 Stelle, rende ancora più fragile la posizione del premier Conte e di una serie di emendamenti non graditi al PD come soprattutto la riforma giustizia di Bonafede.
Ci sará un rimpasto? Staremo a vedere …..
Andrea Torracca