Le Idi di Marzo. Il Divo Cesare XV marzo XLIV a.C.
La Possente Calma dei Romani
sia OGGI la Nostra
Il 15 Marzo del 44 a.C. il Divo Cesare veniva assassinato da Cassio e Bruto, condannati da Dante nell’Inferno a essere divorati da Lucifero. Nelle tre bocche dello “Imperator del doloroso regno” sono maciullati i traditori dei Benefattori. Bruto e Cassio nelle bocche laterali, in quella centrale invece si trova Giuda, traditore di Cristo (Inf. XXXIV, 61-67). Ricordiamo il Padre dell’Impero con le parole dell’Inno a Roma, scritto da Fausto Salvatori e musicato da Giacomo Puccini nel 1919, per la Vittoria della Grande Guerra e l’Unità d’Italia.
Sia un messaggio di Unione, di Forza e di Coraggio.
La Nostra Italia si solleverà e solleverà il Mondo con la sua Bellezza,
Cesare è nel nostro sangue, nel nostro DNA, ci indicherà la Via della Grandezza.
CORONAVIRTUS VS CORONAVIRUS
“Non dobbiamo aver paura
che della paura.”(Cesare)
INNO A ROMA
Roma divina, a te sul Campidoglio,
dove eterno verdeggia il sacro alloro,
a te, nostra fortezza e nostro orgoglio,
ascende il coro.
Salve Dea Roma! Ti sfavilla in fronte
il Sol che nasce sulla nuova storia;
fulgida in arme, all’ultimo orizzonte
sta la Vittoria.
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.
Per tutto il cielo è un volo di bandiere
e la face del mondo oggi è latina:
il tricolore canta sul cantiere,
su l’officina.
Madre che doni ai popoli la legge
eterna e pura come il sol che nasce,
benedici l’aratro antico e il gregge
folto che pasce!
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.
Omnia vincit amor et nos cedamus amori (Virgilio)
L’Amore trionfa su tutto e noi cediamo all’Amore
Massimo Fulvio Finucci e Clarissa Emilia Bafaro