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8 Agosto 2020, per Enrico Toti …
Ad Recordationem et Memoriam

TRIBUTO a ENRICO TOTI 
 COMMEMORAZIONE IN ROMA AL VERANO

RADUNO E CORTEO CON LABARI E MEDAGLIERI ALLA TOMBA DELL’EROE 

Nella foto in evidenza, la riproduzione di una copertina della “Domenica del Corriere”  

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Anche quest’ann0 la cerimonia viene organizzata in onore di Enrico Toti  dalla  Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. 
Al lato della cerimonia stessa, si desidera ricordare come questo Eroe – spesso dimenticato nonostante il suo eccezionale  comportamento, sia nella vita quotidiana, sia sul campo di combattimento – debba essere particolarmente ammirato per una  sua specifica umanità, ben in linea con il suo spirito di Uomo e di Guerriero. 
Al riguardo si riporta qui di seguito una breve osservazione, estrapolata da una sua lettera inviata a casa nel 1916: “Quante volte di notte i nostri proiettori sono serviti unicamente per far luce ai nemici usciti per soccorrere i feriti e seppellire i morti; potevamo annientarli, eppure un senso di pietà ci spingeva ad aiutarli”  

Dopo la cerimonia presso il monumento di Enrico Toti, un omaggio floreale sarà deposto anche sulla Tomba di Francesco De Pinedo, adiacente a quella del nostro Eroe, in memoria dei tanti Bersaglieri che nella I^ Guerra Mondiale confluirono nell’Arma Azzurra, tra cui il  Col. Enrico Guglielmotti.
Al termine seguirà il Rancio Cremisi presso la “Casa dell’Aviatore” in viale dell’Università, n.4

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NOTE A MARGINE  SUL “CONCETTO DI EROI”  
Bertolt Brecht
aveva dichiarato “Beato un popolo che non ha bisogno di eroi”…. e su questa ipotesi saranno ben convergenti (oltre a tutte le sgangherate associazioni pseudo pacifiste, democratiche, globaliste e radical chic) anche le varie Streghe d’Italia, tra cui Virginia Raggi, Michela Murgia, Monica Cirinnà, Emma Bonino, Laura Boldrini ed Elena Boschi (quest’ultima entrata a pieno merito in tale congrega satanica, per aver recentemente dichiarato come il coronavirus sia stato esportato in Africa dagli italiani con gli aerei (… e non viceversa importato in Italia tramite i barconi africani e le varie Ong).     
Al contrario è da credere invece che sia: “Infelice e triste un Popolo che non abbia bisogno di Eroi”, come ben puntualizzato da Marcello Veneziani, in un suo editoriale pubblicato su “Il Borghese” (n.30 del 1998) in contrapposizione a Brecht: “Gli eroi riannodano le generazioni, la memoria storica, la voglia di avvenire e il culto del passato. Ma riannodano anche i legami tra terra e cielo …… (omissis)….. Beato un popolo che riconosce di aver bisogno di eroi. E li onora come Dio comanda” ____________G.M. 

 

 

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