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Nuova vita all’Archivio di Arnaldo Mussolini a Mercato Saraceno (Forlì-Cesena)

UN RICONOSCIMENTO PER L’ARCHIVIO
DI ARNALDO MUSSOLINI

di FRANCO D’EMILIO 

Nei primi mesi del prossimo anno, al termine di un impegnativo restauro dei documenti interessati, sarà restituita al suo attuale proprietario la busta n. 1 dell’Archivio “Arnaldo Mussolini”, custodito a Villa Bondanini nel Comune di Mercato Saraceno (FC): si tratta di una significativa raccolta documentaria, per questo, in tempi recenti, riconosciuta dallo Stato di interesse storico nazionale.

 

Il Mi.B.A.C.  – Ministero per i beni e le attività culturali ha provveduto a finanziare il restauro urgente delle carte all’interno della busta n. 1, complessivamente n. 141 documenti, tutti storicamente davvero interessanti sia sul piano dei rapporti tra i due fratelli, Benito e Arnaldo, sia della conoscenza di taluni avvenimenti, quale, ad esempio, l’impresa di Fiume, tra il 12 settembre 1919 e il 27 dicembre 1920, che tanto influì sul nazionalismo italiano, quindi sulla nascita dei Fasci di Combattimento nel ‘19 e sulla successiva fondazione del Partito Nazionale Fascista nel ’21.

Dedica di Gabriele  D’Annunzio ad Arnaldo Mussolini

 

4 aprile 1930: lettera del cardinale Pacelli, futuro Pio XII all’editore Cantagalli di Siena.

Alcune di queste carte risultavano danneggiate dall’umidità e da agenti biologici, eppure un sapiente restauro, affidato ad una ditta specializzata in questa attività di recupero, assicurerà sicuramente nuova vita a tali documenti, dunque alla loro futura consultazione da parte degli studiosi. Anzi l’Amministrazione del Ministero ha fatto saggiamente ancora di più: renderà disponibile per la consultazione una copia digitalizzata delle carte, al fine di preservare così gli originali, e procederà ad una più opportuna, razionale inventariazione delle carte stesse

Un simile intervento di restauro e classificazione delle carte richiede tempi lunghi, grande professionalità dei restauratori e, infine, soprattutto un’attenta regia da parte dei funzionari, responsabili della cura amministrativa e scientifica dell’operazione: in primo luogo, la Dr.ssa Elisabetta Arioti, Soprintendente ai Beni Archivistici e Bibliografici dell’Emilia-Romagna, quindi la Dr.ssa Rita Capitani e il Dr. Mauro Maggiorani, entrambi funzionari scientifici presso il medesimo Ufficio. Presto si procederà all’affidamento dei lavori per una seconda tranche di restauro, già finanziata, dei complessivi n. 102 documenti all’interno delle buste n. 2 e 3 del medesimo archivio.

Mi pare davvero un buon esempio di attenta ed efficiente amministrazione pubblica.

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Franco D'Emilio

Storico, narratore, una lunga carriera da funzionario tecnico scientifico nell'Amministrazione del Ministero per i beni e le atiività culturali

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