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Il Governo ai tempi del Covid

 

Il rosso governo sfumato di giallo  
è giunto a una situazione di stallo; 
è un governo variegato e composito 
che ha commesso più di uno sproposito,
formato com’è da improvvisatori e giocolieri 
provenienti dai più svariati mestieri.

 

C’è il bibitaro degli Esteri e c’è il d. j. della Giustizia, 
per l’Italia la coppia è una vera disgrazia. 
L’assicuratore Toninelli delle Infrastrutture 
vedeva nei progetti solo fregature; 
e che dire della Azzolina 
con la sua aria da brava maestrina, 
essa è della scuola la rovina, 
si è incaponita con i banchi a rotelle 
così nelle classi se ne vedranno delle belle.

L’agricoltura nelle mani della bracciante 
viene incrementata dal laborioso migrante  
che, uscito grazie a lei dalla clandestinità, 
è libero di fare danni qua e là.

Gli italiani non dormiranno sonni tranquilli 
se i soldi europei li gestisce il commesso di bottega Battelli 
che, forte del suo infimo diploma scolastico, 
apparecchia per tutti un futuro fantastico; 
forse farebbe bene a suonare con la sua rock band 
piuttosto che giocare col Recovery fund.

Un governo di nani e ballerine 
che sa imporre solo mascherine, 
sarà presto giudicato dalla Storia 
e certamente non si coprirà di gloria.

 

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