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La misteriosa possessione di Philip Kindred Dick

La vita tormentata del più grande scrittore di fantascienza, considerato l’ultimo dei filosofi.
Gli eventi inspiegabili accaduti negli ultimi otto anni della sua vita, quando dichiarò di essere posseduto da un’intelligenza aliena che definiva angelica.

Determinate prove per quanto siano forti possono minare talmente tanto la sfera del razionale che seppure avessero molti elementi che confermerebbero la realtà potrebbero essere accantonati, nel nome della razionalità e del progresso scientifico. Il caso delle possessioni, non riconosciute dalla psichiatria. Qualche psichiatra potrebbe riconoscerle in parte, scomodando ciò che nell’immaginario collettivo e popolare è riconosciuto come spiriti di morti, ma solo in parte fornendo spiegazione scientifiche. Nessuna tesi psichiatrica ha mai riconosciuti demoni che possiedono corpi fisici.

Eppure le possessioni riguardano gli ultimi otto anni di vita del più grande scrittore di fantascienza, Philip Kindred Dick; colui che ha ispirato film come Atto di Forza, Blade Runner, Blade Runner 2049, I guardiani del destino, Impostor, Minority Report, Next, Paycheck, A Scaner Darkly-Un oscuro scrutare, Screamers-Urla dallo spazio, Screamers 2-L’evoluzione, Total Recall-Atto di forza e la serie tv L’uomo nell’alto castello. I suoi scritti che hanno ispirato oltre cento film e tutte le sue opere hanno avuto in Francia spettacoli teatrali. Oltre il prestigioso premio Victor Hugo, altri premi letterari vinti sia in vita che dopo la morte. Autore di culto della fantascienza distopica e tra i fondatori del sottogenere del cyberpunk, colui che descrisse la moda punk vent’anni prima della sua comparsa.  

Gli ultimi 8 anni della sua vita sono caratterizzata da una possessione, non di natura spiritica o demoniaca, secondo lui da una possessione di un essere alieno che definisce angelo.

Analizzando la vita del noto scrittore di fantascienza e in maniera particolare le sue ossessioni e paranoie, apparirebbe una personalità schizoide e disturbata, non solo in riferimento a vari ricoveri in ospedali psichiatrici. Ma non per limitarsi ed essere riduttivi si possono considerare patologie mentali quelli che sono stati  eventi inspiegabili che hanno caratterizzato più volte la vita di Philip Dick, fino alla sua morte nel Marzo del 1982.

L’elemento che suscitò un particolare interesse era la sua dichiarazione di essere posseduto da un superalieno che lui definì un angelo, essere che stava riorganizzando la sua stessa vita. Philip Dick è stato considerato molto di più di un semplice scrittore di fantascienza, soprattutto nell’anno della sua morte, quando per via del film Blade Runner, film tratto al suo romanzo “ Ma gli androidi sognano pecore elettriche ? “, tutte le opere delle scrittore iniziarono a essere conosciute a livello mondiale e furono apprezzate talmente tanto, soprattutto in Francia e Italia, da considerarlo meglio di Asimov e definirlo l’ultimo dei filosofi.

Più di qualsiasi altro autore le sue opere avevano elementi di metafisica e religione, e questa era anche una caratteristica sua personale, dovuta al modo in cui aveva vissuto, sin dalla sua infanzia non molto felice, che caratterizzarono la sua personalità ipersensibile. In molti individui l’infanzia caratterizza il resto della vita.

La sorella gemella morì appena lui nacque, vicenda che porterà con sé per tutta la vita. Una colpa che diede alla madre, una presenza che sentirà sempre intorno a lui, quello della sorella gemella.

I genitori, separati già da quando lui era bambino, l’avevano abbandonato con la sola madre, magra e debole con lunghi periodi di malattia dovuti alla sindrome di Bright. Il trasferimento avvenuto a nove anni a Berkeley, lo cambiò tantissimo, soprattutto il luogo, una delle città più rinomate degli Stati Uniti per essere stata particolarmente attiva negli anni delle rivoluzione ed emancipazione degli anni ’60. A 15 anni era indipendente, lavorava per una televisione locale e un negozio di dischi. Cercò di andarsene più volte di casa, qualche volta anche in un centro sociale bohemienne di Berkeley, frequentato da molti omosessuali, con forti opposizioni della madre.

Tali comportamenti e il rapporto con la madre si ripercossero nella vita di relazione di coppia. La sua vita sessuale iniziò tardi, con una donna grassa e bassa di dieci anni più grande di lui che lo plagiò mentalmente fin quando lui si ribellò pochi mesi dopo il matrimonio, incidente che dopo un anno e un numero alto di delusioni di altre donne, lo portarono a 5 matrimoni e una crisi di agorafobia che gli fece piantare l’università. Anche per via dell’addestramento universitario militare obbligatorio a ufficiale di leva del 1950, il ROTC, mentre era in vigore la guerra in Corea.

Si identificò nei più deboli, caratteristica comportamentale principale dei protagonisti dei suoi romanzi. L’ipersensibilità di Dick sulla sofferenza e morte di animali ed esseri umani era forte. Lui stesso rabbrividiva ai racconti della prima guerra mondiale del padre sulla Marna, a un filmato della seconda guerra mondiale di un giapponese carbonizzato visto più volte con orrore, e al topo morto nella sua casa in una trappola per topi non messa da lui, fu costretto a ucciderlo per non farlo soffrire, un tormento che si portò dietro per tutta la vita.

Nel 1963 vinse il premio Hugo con il romanzo “L’uomo dell’alto castello “, anche conosciuto come la “ Svastica sul sole “. Utilizzando il sistema di divinazione I Ching, procedendo con segmenti arriverà a credere e scrivere che la seconda guerra mondiale sia stata vinta dall’Asse e che gli Stati Uniti siano stati divisi in due, la parte Occidentale alla Germania e la parte Orientale al Giappone. Realtà e realtà parallela si confonderanno talmente tanto sia nel romanzo che nell’immaginario di Dick da portarlo a credere intensamente a questa visione.

In Blade Runner, viene esaltata la perfezione degli androidi, presente anche nel suo libro, con la debolezza della rivolta androide, per il fatto che gli umani li avessero condannati a una vita breve di pochi anni. Generalmente gli androidi appaiono più umani degli umani, nelle sue opere, dove invece appaiono più forti degli umani hanno incapacità forti, elementi di incapacità di rapportarsi con la realtà e con il mondo, difetti   che appartenevano a Philip Dick e che lui scriveva nella caratteristiche dei protagonisti.

Tentati suicidi, divorzi, crisi emotive e di coppia continue, crisi economiche sempre presenti lo indussero ad anni di anfetamine e stimolanti farmaceutici che lo trasformarono a uno scrittore enormemente prolifico, farmaci che lo mettevano in condizione di completare in tre giorni minimo o in una settimana interi romanzi e che a fine serata assumeva tranquillanti per dormire, lo confinarono per una vita intera in un limbo di tormenti e sofferenze.  

Il 2 Marzo del 1974, dopo le sue ossessioni di controllo su di lui da parte del governo Reagan e dei sovietici che sempre secondo le sue versioni i sovietici tramite satelliti controllavano le coscienza sul suolo Statunitense, fu la data dell’incontro con il divino. Ingerì 49 tavolette di digitalina, con sonnifero e mezza bottiglia di vino, si tagliò i polsi in una macchina con il gas acceso dentro un garage chiuso. Misteriosamente non morì, ma ebbe un incontro con questa coscienza aliena o angelica che fu confermato il 16 Marzo, dove lo sentì anche dentro di sé.

Parole che sembrano di un pazzo, ma Dick si ritrova un pazzo con doti strane dopo quella data.

Compresa la straordinaria dote di prendere da un mazzetto spesso di lettere destinate a lui e alla sua compagna l’unica lettera più oscura con parole come morte, decomposizione,rovina e decadimento sottolineate. Di averlo detto alla sua compagna prima ancora di aprire la lettera. Il fatto di avere portato il figlio di 4 anni all’ospedale, apparentemente normale senza difetti e di farlo controllare più volte dai medici, finché non gli trovarono un difetto congenito senza sintomi, un’ernia addominale. Cosa che lui disse e dichiarò che fu l’entità che lo possedeva a rivelarglielo.

Quello che lui scrisse nella Trilogia di Valis, sigla che sta per “ Vast Active Living Intelligence System”, ovvero Grande Sistema di Intelligenze Viventi e Attive, praticamente era lui ad averlo dentro di sé, oltre a scriverlo. Sosteneva che l’entità gli stesse riordinando la vita. Gli disse che doveva smettere di bere vino, consigliandogli la birra, cosa che le analisi confermarono dopo, per la presenza di acidi urici nell’urina. Molte volte la televisione e la radio erano accese senza spine, eventi che sconvolsero la moglie e Dick, e  spesso lo scrittore prevedeva la data di morte di alcuni cantanti che sentiva in radio.

L’intelligenza influiva sulle persone e riuscì a migliorare l’economia dello scrittore, facendogli arrivare molti arretrati economici che aspettava. Secondo Dick possedeva delle grandi conoscenze in ingegneria, medicina, cosmologia e filosofia. Era molto antica e parlava ebraico, greco antico e sanscrito.

Questi fenomeni sono prove delle sue teorie, magari sono prove non necessariamente forti o tangibili, ma rimangono comunque sia prove. Da una parte, dall’altra c’è la situazione di un soggetto che conosceva talmente bene le droghe che le acquistava liberamente in farmacia, quei farmaci che non necessitavano di richieste mediche e che se assunti nel modo in cui lui faceva erano droghe a tutte gli effetti, una persona ipersensibile, con squilibri e sconforto che ha tentato più volte il suicidio ed è passato molte volte per la depressione e varie crisi e ricoveri in ospedali psichiatrici.  

Elementi inspiegabili, situazioni altrettanto inspiegabili sono accadute nella vita dello scrittore dal giorno in cui si è considerato posseduto. Fino alla sua morte che guarda caso è avvenuto proprio il 2 Marzo del 1982, dopo otto anni precisi.

Non ci sono prove necessariamente eclatanti, ma allo stesso tempo è innegabile che siano accadute situazioni straordinarie.

Philip Dick è stato uno di pochi a definirsi posseduto da un angelo, un angelo che poi definiva alieno. Da un’entità benefica che stava portando ordine nella sua vita, che lo rese più ricco, enormemente popolare nella’anno della sua morte. Che forse lo salvò pure dalla morte, visto che sebbene Dick lo credesse su ciò che riguardava il suo fisico aspettava sempre un lasso di tempo breve per controlli medici, periodo che un infarto cardiaco come quello che ebbe il 2 Marzo del 1982 non poteva aspettare.

Rimane pur sempre la spiegazione della sua presunta possessione. Cosa è stata precisamente ? Indifferentemente se fosse avvenuta oppure no è stata sicuramente questa entità o questi eventi straordinari  a farlo conoscere in tutto il mondo. L’autore delle Esegesi, un testo di natura spirituale che secondo alcuni potrebbe essere il libro di una nuova religione che nascerà in futuro e se sarà così la sua dichiarazione di essere posseduto da un essere alieno o angelico assumerà una importanza cruciale … nel tempo.

 

                                                                                                                                                      om Enrico Paniccia

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