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B.P.E.R. una Banca con affinità elettive per la Cultura del Bel-Paese

“BPER-BANCA sostiene la Cultura”

E’ il titolo di un intervento apparso su “Prima Comunicazione” del mese di agosto e, al riguardo, si desidera formulare i migliori auspici a queste ed altre lodevoli e meritorie iniziative nel nostro Bel-Paese, che vanta il primato mondiale per siti Patrimonio dell’Unesco.
Il Gruppo Bper-Banca, nato nel 1992, ha un “Passato Regio”, in quanto sorge nel 1867 come Banca Popolare del Modenese; l’istituto, attualmente presieduto da Piero Ferrari ed amministrato da Alessandro Vandelli, interpreta la cultura come motore di sviluppo, con un efficace  segnale di vicinanza alle persone e presenza sul territorio.

“Il nostro sostegno a numerose realtà culturali è, ora più che mai, il risultato di una precisa scelta di responsabilità sociale d’impresa”, conferma Eugenio Tangerini, responsabile delle relazioni esterne di Bper Banca. “Pensiamo, infatti, che sia importante credere nel valore e nel ruolo sociale delle iniziative che investono in cultura, stimolando il senso civico di appartenenza ai territori e alle proprie radici, tanto più necessario nel contesto difficile che il Paese sta attraversando”.
La sponsorizzazione di eventi culturali, diversi e trasversali, viene raccontata in un progetto della creative community KleinRusso: una serie di video che – grazie al claim “LaBancaCheSaLeggere”, declinato per ogni area di eventi come: “LaBancaCheSaAscoltare” per la musica, “LaBancaCheSaInterpretare” per il teatro – fanno emergere come Bper Banca interpreta la realtà circostante e restituisce valore in termini di relazione con il proprio territorio.

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NOTE A MARGINE – Tali iniziative degne di lode (e che forse si ricollegano ad un nobile mecenatismo rinascimentale) riescono in un certo senso a controbilanciare una generica e diffusa astiosità che a volte le stesse Banche si meritano per determinati comportamenti vessatori e predatori riservati ad artigiani, imprenditori e professionisti, specie se in stato di difficoltà, con gli stessi metodi iniqui utilizzati dal “braccio armato” dell’ Erario e dei Tribunali.
La Consul Pressche da sempre è impegnata a sostenere la “Centralità dell’Uomo” in tutte le fasi della creatività, del lavoro, della produzione e della ricerca – vuole altresì rivendicare, nell’ambito di uno Stato o di una Comunità (ove esistano valori etici, ideali e morali), il “Ruolo Sociale dell’ Impresa”e quindi anche della Banca, non più strumento di una finanza apolide e senza anima, secondo i canoni di una economia neo-liberista, ossequiante solo delle “Leggi di Mercato” e della globalizzazione. 

D’altra parte, non sarebbero sufficienti gli spazi di qualsiasi biblioteca per custodire tutti i testi e la documentazione sulle malefatte e scandali riguardanti i banchieri, gli istituti bancari e la stessa BankItalia. Al riguardo mi ricordo il mio esordio su questo argomento con un intervento dal titolo:A.B.I. Associazione Banche Inquisite -12.2003, pubblicato nel dicembre 2003 sulla Consul Press (a quel tempo solo in edizione cartacea) e poi ripreso dal quotidiano “Rinascita” e da alcuni media.
Sempre in “Tema di Banche” la Consul Press ha dedicato notevole attenzione ospitando interventi di elevato livello del Prof. Giacinto Auriti, Antonio Pantano, Francesco Petrino, di Roberto Di Napoli, Enea Franza Jr., Marco Saba, …ecc.ecc.

Per ritornare un attimo a sorridere, si potrebbero citare due aforismi, di cui uno ben noto targato Bertolt Brecht sulla analogia che “rapinare una banca non sarebbe un maggior reato che fondarne una nuova” ed un altro parimenti valido rielaborato dalla Consul Press, per asserire che “La Banca può esserti Amica …solo se Tu sei un amico dei suoi Amici!”, nonché invitare alla lettura di un articolo pubblicato sulla Consul Press nello scorso mese di giugno: “L’illusione di un Fisco Equo  … e di una Banca Amica”

____________Giuliano Marchetti

 

 

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