GIORNOXGIORNO 14 settembre 2020
XIV SETTEMBRE
Dopo una chiusura forzata di più di un quadrimestre, oggi muove i primi passi l’anno scolastico 2020 – 2021 in alcune regioni, non in tutte. C’è confusione, c’è insicurezza, il virus sta rialzando la testa e l’età media dei contagiati si è abbassata.
Per molti bambini oggi sarà il loro primo giorno di scuola, non quello che avevano atteso, non un giorno di festa ma un giorno di timore, di ansia per i genitori e la cerimonia di benvenuto, se ci sarà, sarà in tono minore.
Ci sarà il maestro o la maestra che prenderà per mano i più timorosi o quella che si avvicinerà a un piccolo o a una piccolina per asciugare qualche lacrimone? I banchi devono essere monoposto e non ci potrà essere il compagno di banco, un nuovo amico con cui condividere gioie e dolori, dubbi e certezze, nelle aule tutti dovranno rispettare la distanza di sicurezza e i piccolini si sentiranno sempre più soli e più tristi.
I più grandi rivedranno i compagni di classe lasciati in un giorno di febbraio, ma anche loro si dovranno adattare al cambiamento, alle nuove regole e saranno molto critici, troveranno i banchi monoposto? E la mascherina la dovranno portare da casa o verrà distribuita all’ingresso, man mano che entrano?
I nonni, quelli che hanno superato i mesi infuocati di marzo, aprile e maggio oggi sono in ansia per i loro nipoti. Anche altri nonni si troveranno nelle mie stesse condizioni, di nipoti ne ho due, una nipote al liceo in Toscana e un nipote alle medie nel Lazio, quello con meno problemi è il maschio, la sua scuola è a poche centinaia di metri da casa e non ha bisogno di uno scuolabus ma solo di buone gambe.
La femmina vive in una città di provincia, nel suo comune non c’è il liceo, deve prendere una corriera che fa il servizio di linea con il capoluogo vicino, è una preoccupazione, ci saranno corse aggiuntive o un autobus, dove non si possono rispettare le distanze di sicurezza, potrà facilitare eventuali contagi?
Abbiamo mandato il nostro futuro in prima linea? I piccoli del 2014-15 sono i ragazzi del ’99 di questo secolo? Proteggiamoli e, nel più breve tempo possibile, assicuriamo la loro sicurezza per i trasporti urbani ed extraurbani, per i banchi monoposto, per le mascherine, per i muovi e vecchi locali, per il personale insegnante e non insegnante che non può e non deve mancare.
Coraggio ragazzi, auguri a tutti voi per questo primo giorno di scuola che rimarrà nella vostra memoria, i nonni vi sono vicini.