L’Ozonoterapia contro il covid protagonista su “The Innovation” e al “World Intelligent Medicine Congress 2020”
MEDICI & RICERCATORI ITALIANI
sempre in “POSIZIONI di PRIMO PIANO”
Acquisisce sempre più rilevanza scientifica il protocollo sull’utilizzo dell’ozonoterapia contro il Covid, presentato a febbraio dal Dott. Antonio Galoforo e il suo team. Nel frattempo il medico e ricercatore di Brescia è stato l’unico esponente d’Europa al World Intelligent Medicine Congress di Pechino.
Era il 16 febbraio scorso, quando il Dott. Antonio Galoforo con il suo team, in una video conferenza a cui parteciparono dirigenti del Ministero della Salute cinese, primari di alcuni ospedali di Pechino e dirigenti di centri di ricerca, coinvolti dal Prof. Chen Qun, Segretario Generale di “China Life Science Society” di Pechino, illustrarono per la prima volta le evidenze scientifiche sull’utilizzo dell’ozono per far fronte al Coronavirus, che allora era diffuso soprattutto a Wuhan, nella provincia dell’Hubei.
È proprio in quel confronto Italia-Cina che il Dott. Galoforo e la sua squadra di ricercatori presentarono il primo protocollo in Italia sull’utilizzo dell’ozono per contrastare quella che stava diventando nel mondo una vera e propria emergenza. Nel nostro Paese i primi due casi sono datati 30 gennaio, mentre è il 21 febbraio la data del primo focolaio in Lombardia.
Ora la rivista scientifica statunitense “The Innovation” riprende gli studi sulla ozonoterapia come prevenzione e cura per il Coronavirus, sottolineando che l’autoemoterapia ozonizzata è stata approvata come terapia dal comitato di revisione istituzionale dell’Ospedale Haihe della
Università di Tianjin proprio il 16 febbraio 2020.
Lo studio pubblicato, che coinvolge anche il Dott. Galoforo insieme al Prof. Dong Ming della Tianjin University, riguarda l’utilizzo dell’ozonoterapia per il trattamento dei primi quattro pazienti, incluso un malato in condizioni critiche: tutti guariti.
“The Innovation” sottolinea anche i vantaggi dell’ozono per far fronte al Coronavirus: è economico, così come sono economiche le attrezzature necessarie alla terapia. Questo gas, infatti, è sicuro, ecologico, non lascia residui e non ha controindicazioni, non presenta antibiotico resistenza, nessuna reazione allergica e nessun effetto collaterale.
Il Dott. Galoforo e il protocollo continuano a ricevere conferme dal mondo scientifico. Infatti è stato l’unico medico europeo a partecipare a novembre 2020, in diretta streaming, al World Intelligent Medicine Congress di Pechino. Un congresso che ha visto diversi protagonisti collegati da diverse parti del mondo, soprattutto Cina e Stati Uniti, e che ha affrontato questioni centrali nella medicina, nella ricerca, nella biotecnologia, nell’intelligenza artificiale.
Nel corso del suo intervento, dal titolo “Potenzialità dell’Autoemoterapia Ozonizzata per la cura dei pazienti Covid-19”, il Dott. Galoforo ha trattato diversi temi, percorrendo la storia dell’ozono e i meccanismi biologici che stanno alla base di questo gas, tra i quali l’attività antimicrobica, di regolazione del sistema immunitario, nonché le attività antinfiammatorie e antiossidanti, considerando anche i processi di rigenerazione e di ossigenazione dei tessuti; infine ha descritto il protocollo e i test clinici che sono già stati effettuati.
L’ozonoterapia può essere facilmente integrata con altre cure senza controindicazioni. Un intervento decisivo e completo a cui hanno contribuito anche i ricercatori Catia Scassellati e Cristian Bonvicini.
L’ozonoterapia ottiene quindi un’ulteriore evidenza scientifica circa il suo impiego contro il Coronavirus. Un percorso partito a gennaio 2020, quando si è tenuto a Milano il primo vero e proprio confronto tra esponenti governativi cinesi e il Dott. Galoforo, per verificare la possibilità di debellare il Coronavirus con l’utilizzo dell’ossigeno-ozonoterapia. Altri incontri significativi Italia-Cina sono avvenuti a febbraio, tra cui quello determinante durante il quale è stato presentato il protocollo. Il 24 febbraio è stata la volta della pubblicazione dello studio del Dott. Galoforo sul sito della SIOOT, Società Scientifica Ossigeno Ozonoterapia. Un elaborato che è stato tra i primi a livello internazionale, in merito all’utilizzo dell’ozono come arma per combattere questo virus, così come è successo in passato per Sars ed Ebola.
Nel nostro paese stanno aumentando i consensi e i centri ospedalieri che si affidano allo speciale trattamento del virus con il protocollo, messo a punto per la prima volta al mondo dal Dott. Galoforo, membro del direttivo di SIOOT. A giugno la Società Scientifica Ossigeno Ozonoterapia ha illustrato alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati i risultati dell’ossigeno ozono terapia su 100 pazienti Covid trattati in 15 diversi ospedali italiani. Pure all’estero, in particolare in Argentina, Stati Uniti, Israele, Belgio e Brasile, questa terapia è già ritenuta una certezza scientifica.
Segnali importanti e decisivi quindi, una luce in fondo a un tunnel che ci ha costretti a rivoluzionare le nostre abitudini, la nostra socialità, la nostra vita. Il Coronavirus, una malattia tanto subdola quanto crudele può essere sconfitta anche grazie all’ozonoterapia facilmente integrabile con le terapie standard.
La scienza ha già espresso la propria sentenza in merito all’efficacia: i pazienti guariscono e senza effetti collaterali. Abbiamo a portata di mano la soluzione per indebolire e interrompere definitivamente una pandemia che oggi è ancora parte integrante della nostra quotidianità. È giunto il momento di ascoltare questi segnali: il Coronavirus si può battere, l’ozonoterapia è un’arma in più.