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Micheal Jackson

Micheal Jackson, dieci anni senza il re del pop

Dieci anni fa, il 25 giugno 2009, la morte di Micheal Jackson sorprese il mondo. Stroncato da un attacco cardiaco, nella sua villa di Holmby Hill, sita a Los Angeles, scomparve all’età di 50 anni.  Ne avrebbe compiuti 51 il 29 agosto. Il re del pop stava lavorando al progetto “This is it” (questo è quanto), una serie di concerti che erano previsti nella capitale britannica nel mese di luglio ed era già tutto sold out. In un’intervista aveva annunciato che questi concerti sarebbero stati gli ultimi della sua carriera.

Micheal Jackson usciva da un periodo nero: processo per abuso di minore solamente quattro anni prima. Nonostante queste accuse, il suo pubblico non gli ha mai voltato le spalle, riempiendo sempre gli stadi e arene in cui si esibiva. Un’infanzia tutt’altro semplice quella del re del pop. Da piccolo, assieme ai suoi fratelli, entra nei Jackson 5, ma fin da subito, dato il suo enorme talento tanto nel cantare che nel ballare ed inventare nuovi passi di danza, quali il Moon Walk, inizia una carriera da solista. Il padre lo costringeva sempre a dare il massimo, obbligando, di  fatto, ad una vita all’insegna di contratti discografici. Insomma una vita da adulto. Suo padre molte volte è stato descritto come il “cattivo” della storia, ma lui voleva solamente il meglio per il figlio. Non voleva che vivesse una vita in miniera come lui.

Micheal Jackson soffriva di vitiligine, malattia causa lo schiarimento di alcune zone della pelle. Quando la maggior parte del suo corpo era coperto da queste “chiazze”, decise di farsi un intervento chirurgico per rendere la sua pelle omogenea. Immediatamente tra la gente e i diffamatori si diffuse l’idea che il re del pop non volesse trasformarsi un “bianco”, rinnegando le sue origini afroamericane. Micheal Jackson per fermare queste dicerie sul suo conto aveva dichiarato che era fiero di essere afroamericano. 

This is it è uscito nelle sale cinematografiche ad ottobre. Racconta la preparazione dell’ultimo concerto live del re del pop. Si tratta di un vero e proprio docu-film, dove il protagonista non è, come si potrebbe pensare, Micheal Jackson, bensì il corpo di ballo, i fonici e tutti gli addetti ai lavori.

 

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