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Maria Mirella Frappietri scrittrice

Intervista a Maria Mirella Frappietri, scrittrice massafrese

RITRATTO DI UNA SCRITTICE DEL PROFONDO SUD,
CHE DA OLTRE 40 ANNI VIVE A NOVARA  

in una conversazione con  FRANCESCO LECCESE  

Maria Mirella Frappietri è scrittrice e infermiera, originaria di Massafra, in Puglia. Vive a Novara dal lontano 1978, quando lasciò la sua terra per stare al fianco del marito, il quale aveva trovato lavoro in una piccola azienda al Nord. Qui si specializza e diventa ostetrica. Nel frattempo, dà alla luce due figli, Michele e Marco.
Prosegue così la sua vita, lavorando in ospedale e scrivendo ‘emozioni’ (è così che chiama le sue poesie).
Oggi, all’età di sessantasette anni, ha conservato entrambe le sue passioni: quella per l’infermieristica e quella per la scrittura. Ha alle spalle centinaia di componimenti e molti li ricorda a memoria. In quei versi c’è tutta la sua vita.

L’ACQUA

L’acqua o la vita?
Piove… finalmente.
L’acqua, da noi, manca dalla notte dei tempi,
eppure quante gocce hanno solcato la terra,
le strade sono piene di vetri, cocci e
bimbi che giocano allegramente,
ma chissà fino a quando.
L’acqua, alimento indispensabile
A noi vecchi, giovani, piccoli ci viene negata.
Eppure c’è gente che ne fa uso a proprio piacere,
mentre noi stiamo a misurarla come l’oro,
sì, perché in quel momento
stiamo andando alla ricerca dei granellini di oro…
L’acqua o la vita?
L’acqua è vita!

Lei vive e lavora a Novara da tanti anni, si potrebbe dire da una vita, ma in realtà è originaria di un’altra terra. Ci racconta cosa l’ha portata a lasciare Massafra per approdare in Piemonte?
Sono venuta a Novara “per amore”. Con la consapevolezza di lasciare la mia terra, Massafra, e la mia famiglia, quindi i miei due fratelli, le mie due sorelle, mio papà e la mia mamma. La mia vita è proseguita, io poi sono diventata ostetrica, ho studiato ancora due anni e quindi ho svolto il lavoro che volevo fare da bambina. E sono felice.

Dopo tutti questi anni, si sente più novarese o massafrese?
Io mi sento un po’ una cittadina del mondo, perché ho anche avuto delle parentesi all’estero. Sono stata in Egitto per quasi tre anni, poi sono stata anche un po’ in Belgio. Mi sento massafrese per quanto riguarda le mie radici, ovviamente. E novarese, anche se non ho conosciuto tantissime persone. Ho conosciuto le mie pazienti – con alcune ancora adesso ci sentiamo – poi alcune colleghe… ci sono degli affetti soprattutto, perché sono nati i miei figli Michele (nell’82) poi Marco (‘86).

Maria Mirella Frappietri, artista e scrittrice, si definisce una ‘acchiappa-emozioni’ e ama descrivere i suoi componimenti ‘emozioni’. Come mai ha scelto questa parola e in cosa consiste il lavoro di acchiappa-emozioni?
Io mi definisco una acchiappa emozioni. Una cronista e un’osservatrice della vita. Perché scrivo compulsivamente. Io alcune volte mi sorprendo perché da una parola che ascolto, mi piace, e io la elaboro. Oppure vedo un film che mi dà qualcosa a livello psichico, mi fa riflettere e io a mia volta rifletto.

NEL GIORNO DELL’ALLEGRIA

Nel giorno dell’allegria
ci saranno fiori appesi
qua e là…
Le mani si intrecceranno.
Ah se ci penso…
L’allegria la berrò tutta,
la sorseggerò
come si beve l’acqua limpida e fresca.
Nel giorno dell’allegria
i bambini potranno giocare
per le strade del mondo.

Per quanto riguarda la produzione vernacolare, come è approdata a questa scelta?
Io penso che il dialetto sia la lingua del cuore, dell’anima, soprattutto per una donna come me di una certa età. I primi componimenti nascevano in dialetto, spontaneamente. Io scrivevo perché mi piaceva. Tra l’altro in questi giorni ne ho ritrovate alcune molto interessanti dal punto di vista intimo.

Una domanda che spesso viene posta agli artisti: da dove trae ispirazione? Nei suoi versi ci sono dei riferimenti a qualche scrittore in particolare?
Devo essere sincera, sono ispirata non so neanche io da cosa, ma sono nata così. Perché anche nei temi della scuola elementare non era fantasia. Ecco, una cosa importante: la fantasia forse non mi appartiene. Vado sul concreto. Lo dico adesso perché ho quest’età e mi rendo conto di quello che io ho fatto in passato, perché ho migliaia e migliaia di cose scritte.
I riferimenti beh, non sono una grande letterata nel senso che non ho fatto studi ben precisi di letteratura. Mi sono impegnata più nel campo infermieristico. E poi soprattutto leggevo. Prendo spunti. Mi piace Pier Paolo Pasolini, Moravia. Ho scritto un’emozione per Pier Paolo Pasolini e per Alfonso Gatto.

Poeta
(a Pier Paolo Pasolini)

La memoria senza tempo
va e viene
come l’altalena che diverte i bambini,
ma io non mi diverto…
Senza tempo
sono i loro pensieri,
senza lamento è il mio tormento.
E… qualcosa che sfugge adesso rimane…
Ed il poeta che morì
non parlò mai.
Ed il poeta che parlò
non morì mai.
Sì, tu sarai sempre
uno in mezzo a noi.
Con te, in fondo, è morta una parte di noi,
testimone di un tempo senza tempo…
Non piangete gente, pensate un po’
riflettete un po’.
                                                                     Massafra, 25 novembre 1975

 

 

Ha dei progetti per il futuro, qualcosa che può o che vuole svelarci in anticipo?
Sì, proprio oggi ho deciso. Devo mettere in ordine più di cento emozioni che ho già fotocopiato e devo affidarle a due case editrici. Sono disposta a pagare e non so se mi tornerà indietro qualcosa. A me piace regalare. Molte volte mettevo i miei libri nelle buche delle lettere a Novara. Non sono folle, ma sono una persona che apprezza adesso quello che ha e quella che è. Come dice qualcuno, per volare bisogna avere due ali. Le mie ali nel passato sono state tarpate e posso dire che mi manca ancora un’altra ala, però si può, alla mia età, anche cercare di volare da soli. Perché c’è la possibilità. Di questo ringrazio Dio e soprattutto il mio papà, anche se lui non c’è più. Ritrovare le sue lettere mi ha dato una forza incredibile. Perché lui già più di quarant’anni fa mi scriveva: «Alla poetessa Mirella Frappietri». Io però non avevo preso in considerazione questa sua frase scritta… l’ho scoperto troppo tardi il fatto di avere avuto un dono.

TU PROPRIO TU

Se fossi cieca ti riconoscerei
attraverso i miei polpastrelli
Tu proprio tu
mi stai togliendo le spine
dal mio corpo riempiendolo
di baci, è proprio vero
quando non speri più
ti accade qualcosa,
una parola interpretata
come io desideravo, senza
ordine, ma disordinatamente
proprio come io scrivo le
mie emozioni.
Tu proprio tu, accade
quando deve accadere.

*****  ***  ***** 

NOTE A MARGINE  –
E’ interessante notare come Maria Mirella Frappietri – scrittrice, poeta ed artista, terra d’origine in Massafra – abbia pubblicato gran parte dei suoi libri o, più precisamente, delle sue emozioni con un Editore della Puglia e precisamente con Antonio Dellisanti Editore, Casa editrice ri-fondata dal giornalista Antonio Dellisanti nel 2000. La famiglia Delli Santi, già tipografia-editrice in Puglia dal 1885,  opera nel campo della promozione del libro e della lettura su tutto il territorio nazionale ed all’estero, fregiandosi meritatamente e a buon diritto del marchio di «Artigiani ed operatori culturali del libro e della lettura»

___________G.M.

 

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