Dichiarazioni Redditi 2021, “pazzia da effetto Covid”
…..affermazione di Marco Cuchel – Presidente ANC
NELL’ ANNO FISCALE DEL COVID,
IL MODELLO È UNA MONTAGNA DA SCALARE
a cura della Sezione Comunicazione ANC
Roma, 27 aprile 2021 // “Se il primo esempio delle promesse semplificazioni del nuovo corso della pubblica amministrazione, in particolare dell’amministrazione finanziaria, è rappresentato dai modelli dichiarativi 2021, saremmo tentati di invocare il ritorno al passato”.
È questo il commento a caldo del Presidente ANC Marco Cuchel, di fronte alla mole di pagine, istruzioni e codici di cui si compongono le dichiarazioni “pandemiche”. Le pagine sono aumentate e ora sono ben 366, il solo quadro RU conta 64 pagine di istruzioni e oltre 100 codici tributo da verificare e selezionare. “Non vi è alcun motivo” prosegue Cuchel “di dover richiedere l’inserimento in dichiarazione dei redditi delle informazioni relative ai crediti d’imposta o bonus previsti in tempo Covid, in quanto comunque risultano tracciati dai modelli F24”.
Inoltre, a fronte dell’assurdità della richiesta ai contribuenti di inserire in dichiarazione i contributi a fondo perduto ottenuti, in primo luogo perché non vanno ad influire sull’imponibile e poi questi dati sono tutti già in possesso dell’amministrazione finanziaria, ANC chiede un tempestivo intervento di opportuna modifica dei modelli.
È bene ricordare che, al contribuente non possono, in ogni caso, essere richiesti documenti e informazioni già in possesso della Pubblica Amministrazione “c. 2, art. 18, L. 241/1990 Legge Bassanini, successivamente ripreso anche nel c. 4, art. 6, L. 212/2000, Statuto del Contribuente, pertanto è legittimo aspettarsi che, in mancanza della tempestiva rettifica della modulistica, il contribuente possa legittimamente omettere l’indicazione di tali dati. Ma il vizio di richiedere inutili adempimenti e informazioni non si ferma qui: nonostante le quattro nuove cause di esclusione dagli Isa per altrettante tipologie di contribuenti, l’amministrazione finanziaria anche a questi soggetti richiede comunque la compilazione e l’invio del modello.
“ANC” ricorda il Presidente “ha chiesto già, lo scorso gennaio, una tregua dagli Isa per gli anni 2020-2021 che riguardi tutti i contribuenti di questo biennio tragico, nel quale gli attori economici hanno bisogno di tutto, tranne che di ulteriori complicazioni. Si potrebbe prevedere, eventualmente, l’adempimento come facoltativo per poter usufruire, da chi lo ritiene opportuno, del sistema premiale”.
Lucia Ghirotti – Resp. Segreteria di Presidenza ANC
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In particolare – ed in tale ambito – più volte è stata evidenziata dalla Consul Press, anche con interventi diretti, sia il ruolo e la funzione di tale comparto professionale, sia le disfunzioni derivanti da una mancata semplificazione delle normative e dei conseguenti adempimenti. E riteniamo sia superfluo elencare le negative ripercussioni che, per una ottusa burocratizzazione, ricadono sull’intero sistema, composto dagli addetti ai lavori, dal mondo delle imprese e delle associazioni, nonché da tutti i contribuenti e cittadini.
Esiste ancora l’illusione di un “Sistema Tributario” buono, equo e saggio ? ………A dubitarne si fa forse peccato, ma spesso ci si azzecca.
________________________Giuliano Marchetti