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Il bispresidente Sergio Mattarella

Chi lascia la via vecchia per la nuova 
sa quello che lascia ma non quello che trova; 
mai una massima è stata così attuale 
come nella scelta presidenziale.

Tra mille problemi e mille affanni 
sono scaduti i fatidici  sette anni 
del mandato di Mattarella 
che voleva andarsene alla chetichella.

La cosa era diventata una faccenda 
non solo triste ma anche tremenda
per il Parlamento pieno di furbacchioni 
che non vogliono sentire ragioni 
di andarsene a casa anzitempo 
a fare nulla e a perdere tempo 
nella piazza del piccolo paese 
che avevano lasciato con grandi pretese 
alla volta di Roma capitale 
per cominciare una carriera eccezionale 
dentro al grande palazzo istituzionale.

Andando il Presidente in pensione 
perderebbero le amate poltrone 
e si sbriciolerebbe tra le mani 
il peculio accumulato dall’oggi al domani.

E allora…che ti inventa il Parlamento truffaldino 
colorato come un arlecchino? 
Siccome lì nessuno è fesso, 
il Parlamento lotta per salvare sé stesso, 
rinomina  pertanto il presidente uscente, 
così non può cambiare proprio niente. 
Di Mattarella è finito il settennato (uno) 
viva di Mattarella il settennato (due).

LIDIA D’ANGELO
Vignetta di Salvatore Battaglia
pubblicata su Telenicosia.it 

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