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A passeggio tra la Fioritura di Castelluccio e i Monti Sibillini

A Castelluccio di Norcia, in Umbria, siamo ora in piena fioritura: uno tra gli spettacoli naturali più belli al mondo quello della Fiorita!

Alle pendici del Monte Vettore, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in particolare tra Pian Grande e Pian Perduto, tra fine maggio e metà luglio, migliaia di fiori spontanei sbocciano in una tavolozza di colori tra il verde, il viola, il rosso, l’ocra e il giallo.

La fioritura dell’altopiano è legata al ciclo di coltivazione della ben nota Lenticchia di Castelluccio di Norcia; ma accanto alla fioritura dei campi coltivati, esplode quella delle piantine spontanee che “ infestano “ la piana.

Fioriscono infatti le lenticchie, i papaveri, i narcisi, le genzianelle, le violette, i trifogli, le margherite…

Lo scenario varia con l’incedere delle diverse fioriture per cui si può assistere allo spettacolo, appunto, tra fine maggio e metà luglio.

La Lenticchia di Castelluccio ha una storia antichissima; nelle tombe neolitiche lì presenti sono stati ritrovati semi databili intorno al 3000 a.C. Conserva tuttora dimensioni molto piccole e viene seminata non appena il manto nevoso è disciolto. La lenticchia di Norcia è oggi un prodotto ricercatissimo che ha meritato il marchio IGP.

I sentieri che si aprono all’interno delle vallate in fiore possono essere percorsi in bicicletta o anche a cavallo.

Una curiosità suggestiva un po’ come lo è tutta la piana: Castelluccio è diventata la tappa finale del Sentiero Europeo E1, inaugurato nel 1972, che partiva da Capo Nord in Norvegia e arrivava fino a Capo Passero in Sicilia, passando attraverso l’Europa.

Negli anni il percorso è diventato inagibile e la parte restante ancora percorribile parte ora da  Grövelsijön in Svezia e termina proprio a Castelluccio, in Umbria.

I Piani di Castelluccio si aprono alla base del versante occidentale della catena dei Monti Sibillini. Il territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nato solo nel 1993, comprende la catena montuosa nel cuore della penisola, che con il monte Vettore raggiunge i 2476 m., e i due versanti orientale e occidentale. Quello orientale è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi e ambienti, dalle strette gole dei fiumi e torrenti a fondovalle (come le Gole dell’Infernaccio), alle faggete salendo sopra la dorsale appenninica. Il versante occidentale degrada invece dolcemente verso l’Umbria e i famosi Piani, appunto.

La visione della Fiorita dà anche l’occasione per una visita al Borgo Medievale di Castelluccio di Norcia, anche se le diverse scosse sismiche del Centro Italia nel 2016 lo hanno pesantemente danneggiato.

La zona è comunque molto interessante dal punto di vista escursionistico: oltre ai percorsi in mountain bike, la Piana di Castelluccio è molto apprezzata per la pratica del volo libero, in particolare del parapendio.

Le scuole di volo del paese sono infatti meta di appassionati e principianti che vengono da ogni parte d’Europa.

Sulla Piana è tra l’altro visibile un bosco di conifere piantate a forma di Italia, nel 1961 in memoria del primo centenario dell’unità nazionale.

A proposito di escursionismo non si può tralasciare l’ascesa al Monte Vettore, uno dei più alti dell’appennino centrale, che vede la possibilità di raggiungere anche il Lago di Pilato, di origine glaciale, habitat di una colonia particolare di crostacei presenti solo qui.

Ma per avere una superba vista aerea sui Piani di Castelluccio, bisogna raggiungere la cresta della Cima del Redentore, la più alta dell’Umbria.

La fioritura di Castelluccio è senza dubbio un’occasione da non lasciarsi sfuggire per trascorrere qualche giorno immersi nella natura da ammirare del Parco Nazionale dei Monti Sibillini ma anche per scoprirne il percorso gastronomico.

Oltre alle famose lenticchie, merita un assaggio il prosciutto del Maiale Brado di Norcia, la ricotta salata, il Ciasculo, il pane di mais, il Pecorino a latte crudo, la Mela Rosa e lo Zafferano dei Monti Sibillini. Senza tralasciare la prestigiosa cioccolata Vetusta Nursia.

Veronica Tulli

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