“Effetto Virtuale”, Emanuela Maria Marrone
Tentativo per un Post-Apocalittico sui generis
Emanuela Maria Marrone in questo libro vuole narrare un suo genere di postapocalittico.
L’umanità è stata condannata a vivere dentro casa , tema suggestivo dopo due lock-down per il covid : la protagonista del romanzo Carina , in un futuro prossimo non meglio precisato , non si arrende allo stato delle cose ma tenta una fuga col suo corteggiatore Sylar.
Sappiamo che Carina , la protagonista , è una maestra che deve insegnare da dentro casa sua attraverso degli ologrammi perché nessuno può uscire da casa a causa di un gelo che non permette il più piccolo movimento e si trova ad insegnare a dei bambini che non sanno cosa siano gli spazi reali.
La protagonista ci racconta che quando era morta una sua amica non era riuscita a penetrare questo muro di gelo che sempre si frappone col mondo esterno . Il suo grande rammarico è l’incomprensione coi genitori che ricorda quando ancora con loro girava per la città di Firenze ed erano ancora felici al di fuori delle loro case.
Il consumismo in un mondo “congelato” non si è fermato : un’esistenza in un mondo virtuale va comunque vestita con capi alla moda ..
Il cibo ha praticamente sempre lo stesso sapore , in quanto è comunque una replica del cibo vero ma non si può non uscire con gli amici per andare a bere o mangiare seppure in uno spazio virtuale.
Da queste premesse abbiamo poi la parte finale del libro:
Sylar , l’eroe che salva la protagonista dalla sua prigione ghiacciata , deve prima farle assaggiare i veri prodotti della terra , dargli le sue impressioni sulla realtà prima della apocalissi climatica e solo allora potrà salvarla , solo allora potrà Carina uscire dal guscio in cui si è messa in un certo senso da sola.
Questo romanzo risulta abbastanza piacevole se non per il fatto che la parte in cui lei vive effettivamente una vita libera , uscendo dagli schemi che gli avevano o che si era autoimposta , risulta abbastanza breve … Nell’ ultimo quarto del libro Carina e Sylar riescono a ribaltare le sorti del mondo lanciando un messaggio di contropropaganda … forse l’entrata nel mondo reale e il finale potevano essere spiegati meglio.
©Francesco Spuntarelli