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La Terapia del Sorriso è un aiuto concreto per i bambini malati, soprattutto nei reparti oncologici

Tra i benefici maggiori rilevati nei pazienti che negli ospedali pediatrici incontrano i “Nasi Rossi” della Fondazione Dottor Sorriso ci sono: aumento delle difese immunitarie, riduzione dei tempi di degenza e innalzamento della soglia del dolore.

La Fondazione da quasi 30 anni opera, in stretta collaborazione con il personale medico, all’interno delle strutture sanitarie e degli istituti per disabilità per rendere più serena e meno traumatica la degenza dei piccoli pazienti. Per potenziare le attività è nata la campagna solidale “La Magia di un sorriso“: fino al 29 aprile con un sms o una chiamata da rete fissa al 45597 sarà possibile contribuire a migliorare lo stato d’animo dei bambini ricoverati in ospedale e dei loro genitori.

La campagna solidale, in particolare, sosterrà i dottori del sorriso che operano nei reparti oncologici o lungodegenti e in un Hospice pediatrico, strutture dove le cure richiedono degenze più impegnative e lunghe. E dove «la presenza costante degli operatori è uno degli elementi chiave per l’efficacia della Terapia del sorriso, permettendo di instaurare con i bambini un rapporto confidenziale, di amicizia e di complicità», spiega la direttrice Cristina Bianchi.

La Fondazione Dottor Sorriso è attualmente presente in 33 reparti pediatrici di 21 strutture ospedaliere, in un hospice pediatrico e in cinque istituti per disabilità distribuiti in 12 Province italiane e ogni anno sostiene, tra bambini e familiari, oltre 100mila persone. La Terapia del sorriso, infatti, oltre ad aiutare i piccoli pazienti, ha effetti positivi anche su tutti gli altri protagonisti del percorso di cura di un bimbo: dal personale medico e paramedico ai parenti e amici del paziente, che esercitano anche una grande influenza sul piccolo e sull’ambiente che lo circonda.

«I nostri dottori del sorriso» – afferma la Bianchi – «con un gioco o una magia donano allegria e serenità ai bambini in un momento molto delicato come la degenza ospedaliera, alleviando le preoccupazioni dei genitori e consentendo al personale medico di operare con più serenità. Non si tratta di una semplice attività di gioco o intrattenimento, ma di una vera e propria attività professionale che integra le cure tradizionali, contribuendo a ricostruire, attraverso il sorriso, le difese del bambino di fronte al trauma del ricovero in ospedale».

I dottori del sorriso sono, infatti, operatori formati per rapportarsi con i bambini in ospedale attraverso un training specifico che riguarda da un lato le tecniche artistiche di improvvisazione e di divertimento, dall’altro gli aspetti legati alla psicologia infantile, alla cura e all’igiene medica. A integrazione del percorso formativo vengono supportati da psicologi e medici per tutta la loro storia professionale e lavorano in stretto contatto con tutte le figure mediche coinvolte nella cura del bambino. Oltre a sostenere i più piccoli in corsia, li aiutano anche nei difficili momenti che precedono e seguono un intervento chirurgico, accompagnandoli in sala operatoria e assistendoli nel delicato momento del risveglio dopo l’anestesia.

Uno studio della Mayo Foundation for Medical Education and Research ha rivelato che ridere riduce drasticamente gli ormoni dello stress: il cortisolo del 39%, l’epinefrina del 70% e la dopamina del 38%. Gli effetti positivi della risata si estendono anche i bambini costretti ad affrontare situazioni complesse come la malattia, contesti in cui i benefici della Terapia del Sorriso sono oggi pienamente riconosciuti. Secondo una ricerca del medico e psicoterapeuta dell’Università di Bologna, Mario Farnè, e il saggio “Is Laugther the best medicine?” con la Terapia del Sorriso si registra un aumento fino al 94% delle difese immunitarie, che determina un miglioramento delle condizioni cliniche e un incremento fino al 90% del livello delle endorfine, con conseguente innalzamento della soglia del dolore nel paziente.

Già nel 2001, la Fondazione Dottor Sorriso ha rilevato gli effetti positivi della presenza dei dottori del sorriso su 343 bambini ricoverati nei reparti di pediatria di tre ospedali lombardi. Dati confermati da due ricerche più recenti condotte all’ospedale San Camillo di Roma, dalle quali emerge che con la Terapia del Sorriso si assiste a una riduzione dei tempi di degenza di almeno 1/3 e fino alla metà rispetto ai non coinvolti e una diminuzione fino al 20% nella somministrazione di analgesici; i bambini assistiti dai dottori del sorriso migliorano in 3,76 giorni, mentre quelli del gruppo di controllo in 5,36.

Con la “terapia del sorriso” gli ospedali diventano, quindi, a misura di bambino e la guarigione è più a portata di mano.

Gli ospedali in cui operano i dottori del sorriso

Como: Ospedale “Sant’Anna”

Milano: Clinica Pediatrica “De Marchi”; Istituto nazionale dei Tumori; Istituto ortopedico Gaetano Pini; Ospedale “Niguarda Ca’ Granda”; Ospedale San Carlo di Borromeo; Ospedale “San Paolo”; Ospedale “San Raffaele”; Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi”; Ospedale Civile di Legnano

Provincia di Monza-Brianza: Ospedale di Desio e Vimercate

Provincia di Varese: Ospedale “S. Antonio Abate” di Gallarate; Ospedale “Luigi Galmarini” di Tradate

Genova: Istituto Giannina Gaslini

Torino: Ospedale Regina Margherita

Modena: Policlinico di Modena

Roma: Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”

Provincia di Foggia: Casa Sollievo della Sofferenza “Padre Pio” di San Giovanni Rotondo

Bari: Policlinico di Bari – Ospedale “Giovanni XXIII”

Napoli: Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Presenti anche in quattro istituti di riabilitazione e un hospice pediatrico

Milano: Istituto di Riabilitazione “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone; Centro IRCCS “S. Maria Nascente” – Fondazione Don Gnocchi di Legnano, Casa Sollievo Bimbi presso Vidas.

Lecco: Istituto di Riabilitazione “Eugenio Medea” – Associazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini

Varese: Cooperativa sociale IL SEME

                                                                                                                                                            Giorgia Iacuele

Nasi rossi, Terapia del sorriso