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A Lamezia e a Latina due Convegni su
“Il Capitale Uomo e le Risorse Umane”

A LATINA LUNEDI’ 23 OTTOBRE – CONVEGNO SULLA “PARTECIPAZIONE

A SEGUITO PRECEDENTE SEMINARIO IN LAMEZIA DEL 15 OTTOBRE
PER UN NUOVO “PATTO CHIESA – IMPRESE”,
CON L’INTERVENTO DEL SEN. RICCARDO PEDRIZZI PER L’UCID 

 “Ripartire dal rapporto retribuzioni-territori e dalla partecipazione dei lavoratori”

“Tras-formare il Capitale Umano per sbloccare il potenziale del Paese. Istituzioni, Chiesa e Imprese alla prova di un nuovo patto per il il lavoro dignitoso e lo sviluppo sostenibile”.
Questo il tema della due-giorni di Lamezia Terme, su iniziativa della Fondazione Antonio Emanuele Augurusa, Ucid nazionale, Ucid Movimento Giovani, Ucid Calabria e C.E.I. – Conferenza Episcopale Italiana, con il Patrocinio della Regione Calabria, Provincia di Catanzaro e Comune di Lamezia Terme.

Nel corso dei lavori è stata prevista la sottoscrizione di un documento tra Istituzioni, enti ecclesiali, imprese, organizzazioni sindacali, terzo settore e comunità accademica per un impegno comune a sostenere e promuovere condizioni lavorative dignitose per lo sviluppo della famiglia, dell’ambiente e della sostenibilità intergenerazionale e per istituire piattaforme di coordinamento e confronto nazionale e territoriale per individuare soluzioni condivise volte a facilitare l’incontro tra domanda e offerta del lavoro”.
All’evento – ove hanno partecipato anche il Cardinale Matteo Maria Zuppi, i Ministri e Rettori degli Atenei Calabresi, i Sindaci dei Comuni capoluogo del territorio – il Sen, Riccardo Pedrizzi, Presidente CTS – UCID  (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) ha svolto un intervento incentrato sull’analisi delle attuali dinamiche salariali, come qui di seguito sinte4tizzato:

“Oggi in Europa soltanto la Grecia, in termini di crescita e di produttività, risulta in una condizione peggiore dell’Italia. E’ cruciale, dunque, che gli aumenti salariali a copertura dell’inflazione siano accompagnati da guadagni di produttività sufficienti ad evitare un’erosione della redditività di impresa a danno della propensione ad investire o a un innalzamento del costo del lavoro che andrebbe ad alimentare le pressioni inflazionistiche, come ha sottolineato recentemente anche Ignazio Visco, Governatore di  BankItalia, seguendo la tesi, la riflessione e le sempre attuali argomentazioni ripetutamente proposte dal suo predecessore Antonio Fazio.
Per un recupero del potere d’acquisto occorre una crescita più sostenuta della produttività.
Ecco perché in certe condizioni la diminuzione del costo del lavoro proporzionalmente al costo della vita può essere molto favorevole all’occupazione soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, perché tale politica è in grado di aumentare la produttività e quindi di favorire la bilancia dei pagamenti aumentando esportazioni e, di conseguenza, investimenti e occupazione, anche in funzione del recupero di competitività del Centro-Sud d’Italia con quella del Centro-Nord. Certo non si possono più riproporre le vecchie “gabbie salariali” ma si può prevedere una differenziazione significativa dei salari che tenga in considerazione il costo della vita e la produttività”.
“A questa politica poi occorrerebbe aggiungere significativi incentivi per coinvolgere sempre più i lavoratori nella gestione dell’impresa, anche per realizzare quanto previsto dell’Articolo 46 della nostra Carta Costituzionale: la partecipazione, oltretutto, è un sistema previsto e suggerito sempre dalla Dottrina Sociale della Chiesa e dalla migliore tradizione giuslavoristica nazionale”.

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Le tematiche esaminate nel seminario svoltosi a Lamezia saranno ulteriormente approfondite nel prossimo Convegno a Latina per lunedì 23 ottobre, come segnalato nella locandina qui di seguito illustrata e del quale la Consul Press cercherà di pubblicare una esauriente sintesi.

CEI, CISL, UCID